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venerdì 23 giugno 2017

Rubrica nati oggi : Richard Bach e Fabio Volo

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Oggi nella rubrica "Nati oggi", ospito due grandi scrittori, differenti sia per età sia per stile, nati lo stesso giorno ma a distanza di molti anni.
Festeggiamo Richard David Bach nato il 23 giugno 1936 e Fabio Volo nato il 23 giugno 1972 entrambi viventi. Due scrittori vissuti in epoca differente, che hanno vissuto esperienze differenti, ma entrambi importanti per la nostra editoria.
 Conosciamoli meglio.

Richard David Bach
 
 
Bach  fu pilota riservista per l'U.S. Air Force, scrittore di manuali tecnici per la Douglas Aircraft Company e anche pilota acrobatico prima di dedicarsi alla narrativa.

La sua passione per l'aviazione influenza , gran parte della sua produzione letteraria, dalle prime opere dov'è citata direttamente a quelle più recenti, dove il volo diventa una complessa "metafora" della vita.

Dopo anni di collaborazione con varie riviste inglesi - soprattutto periodici specializzati in aviazione, come lo statunitense Flying - raggiunse la popolarità con il suo primo romanzo, Il gabbiano Jonathan Livingston, pubblicato negli Stati Uniti nel 1970 e successivamente tradotto in decine di lingue.

L'opera, corredata nell'edizione originale dalle fotografie di Russel Munson, è essenzialmente una fiaba a contenuto morale che narra la storia di un gabbiano, metafora dell'uomo, che persegue per tutta la vita un ideale di perfezione che lo porterà dapprima all'isolamento e quindi allo studio e al sacrificio, fino ad apprendere il segreto della bontà e dell'amore, che cercherà di insegnare ai propri simili.

Praticamente ignorato dalla critica, il romanzo ebbe una diffusione tra il pubblico tanto da essere considerato una sorta di culto spirituale.

 "Papà descriveva il volo come la sua religione - racconta oggi James Bach -. E' un aviatore molto appassionato. Sarebbe terribile se, dopo il suo recupero, non potesse più volare. Quell'uomo ha bisogno di volare".
Un'altra sua opera da ricordare è "Illusioni: Le avventure di un messia riluttante" e altre opere letterarie minori.
 Attualmente vive e lavora a Seattle.
 
Jonathan Livingston è un gabbiano che abbandona la massa dei comuni gabbiani, per i quali volare non è che un semplice e goffo mezzo per procurarsi il cibo, e impara a eseguire il volo come atto di perizia e intelligenza, fonte di perfezione e di gioia. Diventa così un simbolo, la guida ideale di chi ha la forza di ubbidire alla propria legge interiore; di chi prova un piacere particolare nel far bene le cose a cui si dedica. E con Jonathan il lettore viene trascinato in un'entusiasmante avventura di volo, di aria pura, di libertà.    
Se ancora non lo avete letto, vi consiglio di farlo; è un libro di crescita personale e spirituale.
 
 
 
                                           Fabio Volo
 
 
Fabio Volo, nome d'arte di Fabio Bonetti Ã¨ nato il  23 giugno 1972; è un attore, scrittore, conduttore radiofonico, conduttore televisivo e sceneggiatore italiano . Presente nei vari campi dei media italiani, ha raggiunto la notorietà dapprima in radio e in televisione e successivamente nel mondo del cinema e nel campo letterario: nel 2011 i suoi romanzi sono arrivati a vendere oltre 5 milioni di copie nella sola Italia e sono stati tradotti anche per l'estero.
I suoi romanzi conosciuti in Italia e all'estero sono:
- Esco a fare due passi, A. Mondadori, 2001

- È una vita che ti aspetto, A. Mondadori, 2003

- Un posto nel mondo, A. Mondadori, 2006

- Il giorno in più, A. Mondadori, 2007

- Il tempo che vorrei, A. Mondadori, 2009

- Le prime luci del mattino, A. Mondadori, 2011

- La strada verso casa, A. Mondadori, 2013

- È tutta vita, A. Mondadori, 2015


 
Vi riporto la trama della sua ultima uscita," E' tutta vita", che io ancora non holetto sia per mancanza di tempo, sia per genere non di mio gradimento. Se qualcuno vorrebbe condividere con me il piacere della letture di Volo, commentate sotto il post, ne sarei lieta, chissà , magari mi farete venire voglia di intraprendere le sue letture!
 
 
 
 
Stavano così bene insieme, cosa è successo alla loro vita? Cosa è successo ai due chiusi in una camera d'albergo con il cartello "non disturbare" sulla porta? Dove sono finite la passione, la complicità? Il romanzo è un'immersione nella vita quotidiana di una coppia, nell'evoluzione di un amore. Racconta la crisi che si scatena alla nascita di un figlio e, ancora di più, racconta di quando qualcosa rompe l'incantesimo tra due innamorati. E suggerisce, lascia intravedere una risposta, una via d'uscita. È come se i protagonisti dei suoi romanzi più amati, "Il giorno in più" o "Il tempo che vorrei", si ritrovassero ad affrontare quello che viene dopo l'innamoramento, la responsabilità e la complessità dello stare insieme per davvero. Volo sorprende per la capacità di fotografare e dare un nome ai sentimenti, perfino quelli meno nobili e non per questo meno comuni. Si tratta di un romanzo diretto, sincero, spudorato. Leggendolo capita di ridere e commuoversi, come quando qualcosa ci riguarda da vicino.
 
 
Per non dilungarmi troppo e risultare noiosa e petulante, termino qui ,anche se non si finisce mai di parlare di libri e autori.
 Rinnovo i miei auguri a entrambi, con la speranza che continuino a regalarci ancora per molti anni delle forti emozioni.
 
Buona lettura dalla vostra affezionata Emanuela!!!



 
 

 
 

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