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domenica 18 giugno 2017

Recensione: Il valzer degli alberi e del cielo

Recensione


 
 

Titolo: Il valzer degli alberi e del cielo- l'ultimo amore di Van Gogh
Autore: Jean-Michel Guenassia
Genere: Narrativa moderna e contemporanea         
Prezzo: € 16,90
Editore: Salani Editore
Collana: Romanzo
Data uscita:18/04/2017
Pagine: 356
Voto: 5   ( da 1 a 5)

                                            Sinossi

Chi di noi non conosce  Vincent Van Gogh e le sue stupende opere?
 Ma sicuramente non conosciamo il Van Gogh uomo con tutte le sue debolezze e le sue fragilità. Leggendo il libro approfondiremo l’artista, ma conosceremo per la prima volta l’uomo attraverso gli occhi e i racconti di Marguerit Van Gogh, “la moglie” di Van Gogh prima di morire.

                                       Recensione:
Marguerit è figlia del dottor Gachet  e vive con il padre e il fratello  ad Auvers-sur-Oise;  è una ragazza intraprendente , allegra ed intelligente. Nell’estate del 1890, un uomo trasandato suona alla porta di Marguerit in cerca di aiuto. Quell’uomo è Vincent Van Gogh che chiede di essere curato dal dottore a causa di un malessere. Da quel giorno le loro vite cambiano.
Marguerit che ama dipingere, resta subito affascinata ed incantata da Vincent e dal suo modo spontaneo di dipingere; è come se lui dipingesse non quello che vedono i suoi occhi, ma quello che immagina con la sua mente, molto spesso infatti, Marguerit lo ha visto guardare verso un orizzonte e trovare invece sulla sua tela altri soggetti dipinti. S’innamora quasi subito di lui, nonostante sia burbero, introverso e solitario. Anche Vincent s’innamora di lei, anche se non si rende conto di ciò; iniziano una storia d’amore clandestina sia per la giovane età di lei, sia per la salute cagionevole di lui. Ma per Vincent, non c’è spazio per l’amore, per una famiglia e per dei figli. Così quando si rende conto che il sentimento diventa sempre più profondo e importante, cerca di allontanarsi . La storia viene scoperta dal padre di lei che la riempie di botte e la rinchiude in casa senza acqua e cibo. Marguerit scappa da casa e corre da Vincent  per restare sempre con lui:

e oggi rinuncio all’inutile e all’insignificante, non chiedo niente, né  casa, né gioielli, né agi, né figli, e nella vita non voglio far altro che rimanere al suo fianco e aiutarlo, incoraggiarlo in quella via, dipingere finchè morte non ci separi, amarlo ed essere amata da lui”.

Ma con amara sorpresa,  lui le annuncia la sua partenza e la saluta senza rancore. Dopo tutto ciò che Marguerit aveva subito dal padre la decisione di troncare il rapporto, la fa impazzire e minaccia di uccidersi puntando la pistola del padre alle tempie. A quel punto l’amore soffocato di Vincent fuoriesce e tenta di bloccarla ed impedirle di uccidersi ma nell’impatto e nella lotta disperata di disarmarla, parte un colpo che ferisce mortalmente Vincent.
Lui  in silenzio nonostante il dolore e la ferita aperta alla pancia, ritorna alla pensione dove alloggiava e chiama il medico, il padre di Marguerit; ma denuncia se stesso assumendosi la colpa di volersi uccidere per noia. Il dottore lo avrebbe potuto salvare con un intervento chirurgico; ma non intervienne; lo fece morire dissanguato.
Marguerit non si è mai sposata e non si è mai più innamorata, ma ha vissuto fino a tarda età con il rimorso di aver ucciso il suo primo, unico  grande amore. Ha continuato a dipingere apponendo la  firma di Van Gogh; in questo modo ha fatto rivivere per tutta la sua vita la grande arte del suo amore e ha ridato dignità alla sua anima e alla sua memoria, riscattandolo da quell'infamia del suicidio.

                                Approfondimento
Scrivendo questo libro, l’autore Jean- Michel Guenassia, ha dato voce all’unica persona che ha conosciuto veramente Vincent Van Gogh, facendo rivelare una verità da sempre sospettata ma mai confermata. In molti hanno sempre pensato che in realtà Van Gogh non si sia suicidato perché molti fatti non coincidevano come ad esempio la scomparsa del cavalletto su cui stava dipingendo  in quel momento e della sua ultima tela. Come poteva un uomo che ha tentato il suicidio far sparire tutto ciò che era intorno a lui? Altro punto che non coincide, è la traiettoria dello sparo non conforme ad un suicidio, ma era chiaro sin da subito che non si era potuto sparare da solo; ed inoltre, altro aspetto non meno importante, è il ritrovamento di molti falsi di Van Gogh, tanti quadri a lui attribuiti ed analizzati che sono risultati essere “falsi”, ossia dipinti da una mano diversa da quella di Vincent. Ma sono solo supposizione che tali restano.
 Insomma il mistero intorno alla vita di Van Gogh, continua ad essere tale, ma la testimonianza di Marguerit che ha deciso di togliersi un peso dall’anima e dalla coscienza prima di morire, è fondamentale, in quanto apre una nuova versione intorno alla vita  e alla morte del pittore. 

Libro letto in pochissimo tempo per la profondità dei sentimenti con cui è stato scritto. Pagine molto spesso troppo reali: bastava chiudere gli occhi alla fine del capitolo per trasformare le pagine in visione e vedere realmente Vincent che dipingeva sperduto nelle campagne. Pagine emozionanti quando racconatavano la tenerezza di Vincent nei confronti del “suo piccolo girasole” così come la chiamava lui. Il lettore sarà partecipe di una bellissima storia d’amore terminata in tragedia.

Ottimo libro. Omaggi all’autore. Vi auguro una Buona lettura e aspetto le vostre considerazioni.

Emanuela…




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