Autore: Edoardo Albinati
Editore: Rizzoli
Collana: Scala italiani
Anno edizione: 2016
Pagine: 1294 p.,
Vincitore premio Strega 2016
Voto: 2.5 (da 1 a 5)
Sinossi:
Roma, anni settanta : un quartiere residenziale, una scuola privata. Vivono persone rispettabili ed appartenenti alla clase sociale elite. Ma improvvisamente la loro quiete cambia quando alcuni ex alunni sono autori e complici del crimine più clamoroso della storia: il delitto del Circeo. Edoardo Albinati era un loro compagno di classe e dopo 40 anni circa , vuole raccontare la sua verità.
Recensione:
Albinati negli anni settanta, viveva in un quartiere residenziale per persone agiate e frequentava la scuola cattolica privata. Tutti noi quando pensiamo alla scuola cattolica, pensiamo ad una scuola con regole, limitazioni, castighi e studio cattolico religioso. Ma in questo periodo, tutto è diverso. La scuola cattolica era tutta una parvenza per soli ricchi, era un modo per dimostrare di permettersi una scuola agiata e dei vizi. Ma i compagni di liceo di Albinati, erano tutti un pò su di giri, erano viziati annoiati che trasgredivano solo per passare un pò il tempo e per attirare le attenzioni dei genitori molto spesso occupati. E' il periodo dell'emancipazione femminile, della parità sessuale; perciò ai ragazzi viene a mancare il sostegno della madre molto spesso fuori di casa. In questo ambiente benestante ma disattento, crescono gli autori del delitto più efferato del tempo. Delitto troppo facilmente dimenticato dai suoi abitanti e da tutti coloro che li avevano conosciuti. Da quella scuola, la maggior parte dei ragazzi hanno avuto problemi con lo Stato; hanno commesso delitti o sono finiti in ospedali psichiatrici.
Approfondimento:
Non è stato facile scrivere una recensione su questo libro, in quanto è difficile racchiudere in poche parole tristi eventi. Mi è sembrato quasi di sminuire la sofferenza e le atrocità delle povere vittime.
La scuola cattolica,non è un romanzo, ma un pezzo di vita
vissuta dallo scrittore quando era pressochè adolescente. Un pezzo di vita ricordato e macchiato dalla violenza e dal terrore. C'era addirittura chi ha raccontato di aver sentito delle urla di donne e poi...solo silenzio.
La sola colpa di Albinati è quella di aver frequentato la stessa scuola cattolica di
Roma degli assassini. Tale tristissimo
evento, si è sviluppato all' interno di una falsa società governata dalle apparenze ,dai
falsi valori emanati dai preti, e dalla ricchezza delle famiglie. Una società in cui l'uomo era considerato e cresciuto superiore alla donna ; una società in cui il
corpo della donna era solo oggetto sessuale.
Ma il tragico evento,ha scosso le coscienze e ha fatto
precipitare le maschere di menzogna .
Ma nonostante il tristissimo epilogo raccontato solo superficialmente, ho trovato la lettura del libro noiosa e pesante. A volte non riuscivo a trovare un collegamento logico e perdevo facilmente il filo del discorso. Mi aspettavo molto di più da questo romanzo letto, spinta dalla curiosità di essere stato il vincitore del Premio Strega. Secondo me è stato sopravvalutato e hanno attribuito al libro un merito che non li spettava.
Se dovessi consigliarlo, non lo consiglierei affatto, ma ovviamente la lettura è soggettiva ed il mio parere resta comunque solo mio. Se qualcuno di voi lo ha già letto o lo farà in futuro, mi piacerebbe conoscere il vostro parere. Scrivetemi pure un commento sotto la mia recensione.
Comunque...buona lettura!
Emanuela
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