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domenica 1 ottobre 2017

Recensione: Prendiluna di Stefano Benni





Titolo: Prendiluna

Autore: Stefano Benni

Editore: Feltrinelli

Pagine: 212

Pubblicazione: 11 Maggio 2017



                                                          Gradimento





“Proprio come pensavo. Un Giusto non è mai del tutto buono,
 ognuno di noi ha commesso un delitto”

            La citazione con cui ho voluto iniziare questa recensione
 riassume il senso generale del libro. “Un Giusto non è mai del
 tutto buono…” sono le parole dette dalla protagonista, Prendiluna
 da cui prende il titolo l’ultima creazione di Stefano Benni, al primo
 personaggio a cui regala un gatto.
Una frase perfettamente adatta a tutti i personaggi a cui affiderà
 lungo tutta la storia del libro i suoi gatti.

            Prendiluna è stato pubblicato dall’autore Stefano Benni
  quest’anno, precisamente l'11 Maggio come scritto nella scheda
 tecnica ed è  il primo libro che ho letto di suo.
Ho comprato il libro perchè attratta dalla copertina in cui vengono
 raffigurati i gatti, uno dei miei animali preferiti, e non per il nome
 dell’autore che onestamente non ho mai sentito nominare.

            Il racconto incomincia con un sogno di Prendiluna, una
 simpatica vecchietta soprannominata così perché da piccola
 ammaliata dalla bellezza della luna piena che cercò di afferrare
 più di una volta.
 
"La vecchia guardava la luna, e viceversa.
 
Era seduta nella veranda, e le sembrò che l’astro puntasse un
 
 raggio splendente sul prato, come per illuminare un palcoscenico.
 
Sentì un crepitio, simile a quello degli stecchi che bruciano nel
 
fuoco. Poi un tic tac. Le ricordava qualcosa..."
 

Prendiluna, in una notte di luna piena, sogna il suo vecchio gatto
 Ariel che le affida una missione: dovrà consegnare ogni singolo dei
 suoi Diecimici ad un Giusto, cioè una persona giusta, una persona
 buona. Se riuscirà in questa missione nel tempo stabilito, il mondo
 sarà salvo altrimenti sarà la sua fine. La nostra protagonista però
 dovrà viaggiare alla ricerca di persone normali, non persone
 famose… persone che vivono la quotidianità tutti i giorni con tutto
 quello che di bello e brutto può portare.
 
"I suoi Diecimici erano :
 
Hanta il Rosso, gatto cacciatore e sessuomane
 
Nasone, filosofo e abile a mimetizzarsi
 
Sylvia gatta poetessa e acrobata
 
Dolores gattina seduttiva dagli occhi grigi
 
Gonzalo gattone irascibile e guerriero
 
Emily gatta bianca, solitaria e sofferente di mal d’auto
 
Cronopio grasso e dormiglione, figlio di Sancho
 
Raymond giocoso e rompiballe
 
Jorge gatto esoterico e telepatico, della stirpe di Durendal
 
Prufrock gatto mangione, sopravvissuto a molte catastrofi".

 

Ed è quello che fece infatti. Nella sua semplicità di persona
abituata a vivere da sola nella sua casetta assieme ai suoi gatti, decide di avventurarsi nel mondo, un mondo che in parte non sente più suo perché troppo diverso dagli anni in cui faceva l’insegnante di italiano. Prendiluna parte con la sua valigia e i suoi gatti chiusi in essa e attraversa la città, alla ricerca dei suoi vecchi allievi e colleghi prediletti che lei considera dei giusti.

Sulla sua strada incrocerà  vari personaggi, iniziando dall’autista
 del bus che la trasporta in città, da cui impara ad essere sempre
ottimista e a cui in cambio regala il primo gatto; il suo vecchio
 collega Aiaice che odia il mondo e la sua ex moglie;  i suoi ex
 alunni, come Clotilde famosa nel mondo dei sexy shop o
 Fiordaliso che delusa dalla vita decide di andare ad abitare assieme ad altri reietti della società in una zona in disuso della metropolitana.

            Quello che Prendiluna non sa, però, è che non è stata
 l’unica a fare quel sogno e due suoi ex allievi Dolcino in cerca di
 Dio per vendicarsi della morte della sua Margherita e Michele un
 arcangelo impazzito, hanno fatto lo stesso sogno e dopo essere
scappati cercano di unirsi a Prendiluna per tutta la storia facendo i
 conti con il loro passato e il loro futuro.

            In tutto questo però, non voglio dimenticare la misteriosa
 setta degli Annibaliani, sanguinosa setta dal passato
 raccapricciante a cui fa capo un misterioso personaggio come
 Chiomadoro, il cui scopo è impedire il successo di Prendiluna e dei
 suoi aiutanti.

 Risultati immagini per immagini mici

            Durante la lettura ho cambiato spesso idea sullo stile
 dell’autore e della narrazione del libro. Quello che ho trovato
 molto interessante è stata l’idea dei sogni Matrioska. Sogni che
 secondo l’autore sono uno incastrato dentro l’altro e che non
 fanno mai capire al povero sognatore quale sia la realtà. Questa
 idea è stata a mio avviso, usata dallo stesso autore per scrivere il
 finale del libro, un finale che lascia ampio margine al lettore di
 capire se tutta la storia letta fino a quel momento sia stata reale o
 frutto di sogni Matrioska.
 
Risultati immagini per immagini matrioska
Nel complesso ho apprezzato il libro per varie sfaccettature tra cui la presenza di Suor Scolastica, una vecchia suora dI 107 anni in carrozzella, adepta della setta degli Annibaliani, che cerca la redenzione a tutti i suoi peccati e che cerca aiuto più di una volta ad un altro personaggio strano il Professore Lucano Cervo che passa i suoi ultimi giorni ad insegnare agli insetti come dominare il mondo.

Avevate già capito tra i tanti personaggi che quello che abbia
 preferito sia stata Suor Scolastica?  Perchè vi chiedereste voi?
 Semplice : essa viene descritta con uno stile divertente e ironico,
 soprattutto in alcune sequenze.

 In definitiva, consiglierei questo libro?
Se siete interessati a questa risposta, la risposta è no.
No, perché ho trovato noiosa e alquanto discutibili alcune parti
 che narrata non ho capito molto bene.
No, perché è la classica storia che antepone il bene e il male e a cui non viene dato il giusto equilibrio tra le due parti, come cerca di far spiegare spesso l’autore ai suoi personaggi.
No, infine, perché lo stile dello scrittore non mi ha colpito.

Spero che i fan dell’autore non prendano troppo sul personale la
 mia opinione e le mie affermazioni, in quanto ricordo a
 tutti quanto  la lettura sia stupendamente soggettiva.
Buona lettura comunque a chi si accingerà in questa avventura.
 
 
RECENSIONE SCRITTA DA VALENTINA FONTAN
 

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