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martedì 1 agosto 2017

RUBRICA NATI OGGI 1 AGOSTO: HERMAN MELVILLE




Nella Rubrica "NATI OGGI", ospito un grande scrittore statunitense: 

HERMAN MELVILLE--> Nato il 1 Agosto 1819


Conosciamolo meglio!!





HERMAN MELVILLE

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E' uno scrittore, poeta e critico letterario statunitense.

Studia a New York e matura la passione per l'avventura ascoltando i racconti del padre Allan, ricco commerciante dal carattere espansivo, dedito a numerosi viaggi.
Nell'estate del 1830, l'attività del padre fallisce: lui è costretto a lasciare gli studi, e a dedicarsi all'attivita' lavorativa, prima al servizio di uno zio, in una bottega, poi del fratello, ed infine come maestro in una scuola.

La mancanza di una prospettiva lavorativa stabile, unita al desiderio di viaggiare, spingono il futuro scrittore ad imbarcarsi come mozzo su una nave ancorata al porto di New York, in partenza per Liverpool. E' il mese di giugno del 1839: Melville attraversa l'oceano e giunge a Londra. Tornerà poi in patria con la stessa nave. 
Questo viaggio ispirerà 
il suo romanzo "Redburn: il suo primo viaggio" .

All'inizio dell'anno 1841 si arruola di nuovo come marinaio, diretto verso l'Oceano Pacifico. 
Una volta raggiunte le Isole Marchesi, Melville diserta; 
il racconto di "Taipi" e la sua continuazione "Omoo"
 testimoniano questa vicenda.

Il 4 agosto 1847 a Boston, Herman Melville sposa Elizabeth Shaw, evento che pone termine alle avventure marinaresche dello scrittore. La coppia si stabilisce a New York.
Nel febbraio del 1850, inizia a scrivere "Moby Dick",
 l'opera che lo proietterà nella storia della letteratura americana e mondiale.




MOBY DICK

E' un capolavoro del 1851, poi rilanciato nel 1921 grazie a una biografia di Raymond Weaver; oggi questo romanzo è ritenuto uno dei massimi capolavori dell'Ottocento. 

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Ishmael, narratore e testimone, si imbarca sulla baleniera "Pequod", il cui capitano è Achab. Il capitano ha giurato vendetta a Moby Dick, una immensa balena bianca che, in un viaggio precedente, gli aveva troncato una gamba. Inizia un inseguimento per i mari di tre quarti del mondo. Lunghe attese, discussioni, riflessioni filosofiche, accompagnano l'inseguimento. L'unico amico di Ishmael morirà prima della fine della vicenda. E' Queequeg, un indiano che si era costruito una bara intarsiata con strani geroglifici. Moby Dick viene infine avvistata e arpionata. Trascinerà nell'abisso lo stesso Achab, crocefisso sul suo dorso dalle corde degli arpioni. Ishmael è l'unico che sopravvive, usando, come zattera, la bara di Queequeg.




RIPORTIAMO QUI, QUALCUNA DELLE SUE CITAZIONI:
" E' solamente quando vengono presi nel rapido, fulmineo giro della morte, che i mortali diventano consci dei muti, sottili, onnipresenti pericoli della vita.
 (libro Moby Dick) “

" È meglio fallire nell'originalità che avere successo nell'imitazione.“




Ancora tanti auguri Herman! 








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