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sabato 17 giugno 2017

Recensione: Imparerò il tuo nome

RECENSIONE

 

 Titolo: Imparerò il tuo nome
Autore: Elda Lanza
Editore: Ponte Alle Grazie
Collana: Scrittori
Prezzo: €16,00 cartaceo; €9,99 e-book
Pagine: 244
Genere:Romanzo-Narrativa moderna italiana
Data Pubblicazione: 2017
 Valutazione: 4.5   (da 1 a 5)




                                                                Sinossi :
 
A tutti succede nella propria vita, di trovarsi di fronte ad un bivio e
 
di dover decidere. Ma, non è facile, soprattutto, quando si tratta di
decidere della propria vita;  decidere se essere o non essere.
Che fare? Decidiamo di essere felici ed essere noi  stessi, oppure 
 indossare una maschera ed essere come la società ci vuole ?
Il dilemma accaduto anche alla giovane protagonista dell'ultimo
romanzo di Elda.
                                                     Recensione :
La protagonista del romanzo, è una giovane trentenne in carriera con un passato difficile. Viene abbandonata dalla madre in tenera età e viene cresciuta dalla nonna paterna e dal padre anche se non lo vedrà spesso a causa del suo lavoro. Ma ad un certo punto, anche il padre, decide di rifarsi una vita con un’altra donna. Questo ennesimo abbandono, crea in lei una grande confusione mentale e psicologica.
“ Continuo ad essere una donna a metà?”
Seguendo il consiglio di una collega, si rivolge ad un’analista e riesce  finalmente a dare una risposta alla sua in-affettività; s'innamora di Malina, la sua analista e scopre finalmente la sua omosessualità tnto repressa nel corso della sua giovane età.La gioia è immensa; anche lei è capace di amare anche se in maniera diversa da come la società si aspetta. Vive una grande storia d’amore anche se segreta e celata per non essere giudicate a livello lavorativo. La protagonista è una giornalista amante della fotografia, mentre Malina come analista, deve proteggere la sua professionalità. La società purtroppo non è pronta a considerare l'omosessualità come una forma di amore. Vive quindi una vita di scandalo; una vita che va oltre la sua moralità quando accetta un incontro con altre donne. Ma è felice, perchè finalmente ha ritrovato se stessa seppur attraverso lo scandalo. Ma si sa, la felicità dura poco; le cose belle hanno breve durata. Questo succede anche alle due ragazze, in quanto Malina si ammala gravemente e muore dopo una lunga e sofferta malattia.
 Lei resta nuovamente sola; ripiomba nel suo silenzio e nella sua
angoscia a causa dell'ennesimo abbandono da parte delle persone
 che lei ama.
Perché sono qui? Io faccio sempre quello che vogliono gli altri.
 Sono sempre quello che gli altri vogliono che io sia. E’ per questo
 che tutti mi lasciano? Malina, dove sei?”
Da questo momento, il suo equilibrio affettivo cede; la sua vita, è caratterizzata da amori e storie sbagliate; i suoi amori passano da storie etero a storie omo.
 
 Non riconosce più se stessa: chi è? Dove va? E’ innamorata di
 
Greg, il fotografo o di Lerna, una giovane ragazza a cui ha dato
 
accoglienza e aiuto?
Devo scegliere, non tra loro due. Devo scegliere me stessa. Devo
scegliere la parte di me che riconosco e che voglio salvare”.
Cosa sceglierà?
Approfondimento:
 
 Imparerò il tuo nome, è un romanzo di narrativa contemporanea, considerato uno young adult, per il tema trattato e per le parti di sesso presenti nel racconto; ma è anche altamente psicologico. L’autrice, in queste pagine, ha voluto sottolineare un problema che dilaga sempre più tra i giovani: il timore di accettare e confessare la propria omosessualità, per paura di essere giudicati e insultati.
La protagonista del romanzo, che l’autrice non chiama mai per nome, e questo non è un caso, ma è la parte centrale del romanzo, è una persona con una doppia personalità: forte e sicura di sé in ufficio, debole e fragile nella sua intimità. Nessuno la chiama per nome, perché non c’è nessuno che la ami e la rispetti, e conosca il suo vero io. Allora aspetta, che prima o poi qualcuno riuscirà a chiamarla con il proprio nome. M a quando quel momento arriverà, sarà lei ad essere cambiata e a non accontentarsi più di essere chiamata per nome.
La lettura del libro è scorrevole, il linguaggio utilizzato, a volte
 sembra cascare nella volgarità, può offendere la sensibilità del
 lettore o non, a seconda di chi legge.
Leggendo il romanzo, sono riuscita ad immedesimarmi nella protagonista ed ho  cercato di interpretare il suo atteggiamento, con tatto e leggerezza per raccontare a voi la sua storia in modo naturale e spontaneo, cercando di non offendere la sensibilità dell’animo di ciascuno. Nonostante il linguaggio a tratti volgare, il messaggio principale della storia è giunta fino a me e spero giungerà anche a voi che avete letto la mia recensione e che vi appresterete a leggere il romanzo: l'omosessualità non è una malattia contagiosa; l'omosessualità non deve essere repressa e nascosta. L'omosessualità è amore, vita ed ognuno di noi deve essere felice nella propria vita e non lo deve essere per gli altri.
 
Omaggi all'autrice Elda Lanza, giornalista e conduttrice televisiva che ha trattato in un romanzo argomenti sociali e morali assai importanti: l’omofobia, l’omosessualità e la maternità nelle coppie omosessuali. Tematiche ancora difficili da affrontare nonostante viviamo in una società globalizzata e altamente tecnologica, società bigotta e con gli occhi bendati che non è in grado di educare i propri figli.
Emanuela  Cassone
 



 

 

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