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mercoledì 11 settembre 2019

Recensione libro: "Matrimonio siriano, un nuovo viaggio" di Laura Tangherlini edito Rubbettino

Recensione libro

"Matrimonio siriano, un nuovo viaggio" di Laura Tangherlini

Rubbettino







Scheda tecnica


TitoloMatrimonio siriano, un nuovo viaggio
Autore: Laura Tangherlini
EditoreRubbettino
Genere: Reportage giornalismo
Pagine: 330
Pubblicazione: 2 Luglio 2019
Formato: Kindle, copertina flessibile
Come si sopravvive da profughi siriani? Come e dove si è accolti? da cosa si scappa? Quanto restano forti, dopo otto anni di conflitto, la nostalgia e il ricordo? il ritorno è davvero una possibilità? la guerra è davvero finita? Ci sono buoni e cattivi? le risposte a queste domande dalle voci delle vere vittime, di chi scappa e di chi ha paura a tornare. Il loro dramma in un libro di inchiesta, denuncia e amore. "Matrimonio siriano, un nuovo viaggio" Nasce dai viaggi benefici di due neo-sposi e dal bisogno di verità e giustizia di una giornalista. Comincia quando Laura tangherlini, assieme al marito cantautore Marco rò, ha voluto organizzare in chiave completamente benefica per i profughi siriani le sue nozze in Umbria, incontrando e aiutando poi quegli stessi profughi in Libano e Turchia. E termina in Giordania, dove l'autrice torna, da sola, per continuare il suo progetto di ascolto e soprattutto di aiuto concreto verso quel popolo di cui si era innamorata nel 2009, soggiornando a Damasco per studio. Al dito ormai la fede e sulle spalle chili di aiuti propri e inviati da tanti conoscenti e telespettatori che negli anni hanno seguito e sostenuto questo molteplice viaggio d'amore, colorato da momenti di festa, racconti dolorosi, incontri musicali, personali iniziative benefiche e il duro lavoro di alcune ONG tra cui terre des hommes, un ponte per, avsi, intersos, vento di terra, uisp, ai.Bi. Amici dei bambini, Kids for Paradise, Amal for education. Una nuova finestra di verità aperta su un mondo che i nostri media ci fanno ignorare. Prefazione di Gian Antonio stella. Introduzione di corradino mineo.

"Matrimonio siriano, un nuovo viaggio"scritto dalla giornalista Laura Tangherlini è un reportage, una testimonianza sulle condizioni dei profughi siriani nei centri di accoglienza, ed è il proseguo del viaggio iniziato con il libro precedente Matrimonio siriano. In questo libro, Laura, ritorna in Libano, per consegnare ai bimbi e alle famiglie rifugiate, il ricavato dai loro regali di nozze, per capire meglio, leggete la mia recensione precedente. Siamo abituati a leggere i reportage di guerra di vari giornalisti presenti nelle zone calde, quindi sembrerebbe scontato un libro come “Matrimonio siriano, un nuovo viaggio”. Ma non è così e ve lo assicuro, in quanto Laura non racconta la guerra, non parla di politica e fazioni opposte;  ma racconta le conseguenze della guerra sui civili e innocenti; racconta l’esodo e la transumanza della popolazione, costretta a lasciare le proprie case, lavoro, scuola per poter vivere e regalare ai propri figli un futuro senza guerre e mutilazioni. Laura racconta l’aspetto umano dei profughi e lancia a tutti noi un monito, affinché apriamo il nostro cuore e la nostra anima ai tanti profughi che giungono fino a noi. Laura racconta il dramma della Siria, terra stupenda ricca di un grande patrimonio culturale e letterario, soffocata dal potere e da politiche totalitaristiche. E si fa testimone e rappresentante della voce dei profughi che narrano il loro dramma, le loro paure e le loro speranze; i racconti, variano a secondo dell’età degli intervistati ma tutti sono concordi nel voler ritornare nella loro terra.
“Se le cose si dovessero sistemare, torneremo in Siria anche subito. Quando la guerra sarà finita, saremo i primi a ritornare a casa nostra perché ci manca il nostro paese e perché qui stiamo vivendo veramente male”.
Ogni capitolo del libro viene anticipato da una poesia di Nizar Qabbani, il poeta siriano più famoso tra i poeti arabi nei tempi moderni, che attraverso i suoi versi, urla il dolore della sua gente. Versi che vi emozioneranno e vi accompagneranno lungo tutto il capitolo rappresentato da un disegno. 
Laura è un po’ come la nostra cara Oriana Fallaci, scomparsa prematuramente, ma con una piccola differenza: mette da parte la propria rabbia e il proprio rancore ( che traspare solo sporadicamente), per dar spazio alle voci dei veri protagonisti : i profughi siriani che oltre al danno, subiscono anche la “beffa” come si suol dire, nell’essere beffeggiati, umiliati e maltrattati dal popolo che li accoglie. L’emigrazione e il fenomeno dei profughi è un problema sociale e mondiale che riguarda tutti, nessuno escluso, in quanto non ci sono né vincitori e né vinti, ma solo vittime; vittime i profughi costretti ad abbandonare la propria terra, vittima il popolo che accoglie in quanto deve supplire ad una sovrabbondanza di abitanti che li porta ad assumere atteggiamenti sbagliati:
“Alcuni maestri picchiano i bambini se non capiscono qualcosa…lo stesso termine siriano viene utilizzato come un epiteto dispregiativo"
L'empatia ha abbandonato l'uomo? E noi cosa possiamo fare di concreto? Laura risponde alle nostre domande e cerca di sensibilizzare tutti noi a trovare delle soluzioni seppur a livello umano, ma la prima risposta resta quella : L’istruzione... promuovere l’istruzione, perché solo grazie ad essa si potrebbe migliore la situazione, così come disse Malala Yousafzai, Premio Nobel per la pace nel suo intervento: "Un bambino, un insegnante, un libro e una penna possono cambiare il mondo" .
Ciò che colpisce il lettore che si accinge a leggere il libro di Laura Tangherlini, è proprio la semplicità del linguaggio utilizzato, sobrio, misurato e moderato nel raccontare le esigenze del popolo siriano nel limite del sufficiente, senza strafare o esagerare, ma lasciando parlare le emozioni.
“ Non sono parole, sono per l’ennesima volta macigni- e di nuovo mi sento una sciocca fortunata giornalista che,pur con le migliori intenzioni e tutta me stessa, prova solo a raccontare, senza aver vissuto in prima persona quello che Mohammed e altri come lui hanno da raccontare”
…e io come lettrice, sono ben lieta di leggere ciò che Mohammed racconta attraverso la tua penna, cara Laura; senza di te la voce di Mohammed sarebbe solo un urlo silenzioso.
Lettura consigliata a tutti, leggete ed aprite mente e cuore. 


Troverete la recensione del libro precedente di Laura "Matrimonio siriano" al seguente link: 


Per leggere l'intervista a Laura Tangherlini che il mio blog ha avuto piacere di fare, cliccate su questo link:

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