Lettori fissi

martedì 27 febbraio 2018

Due chiacchiere con l'Autore

Io conosco Laura Tangherlini. Una professionista del TG, conduttrice a RAI News24, scrittrice, studiosa di lingua e cultura araba. Caratterialmente una donna tenace, sicura (anche se lei a volte dice di no) sicuramente una persona che bada alla sostanza e dice ciò che pensa. Il suo libro "Matrimonio siriano" rappresenta perfettamente, secondo me, la "sostanza" di Laura, per questo ho voluto fare con lei due chiacchiere da condividere con i lettori de "Il mio mondo di libri"


Al di là della biografia che abbiamo letto nel libro, chi è Laura Tangherlini?

Laura è una sognatrice, una persona testarda e tenace, che sempre cerca e a fatica trova rispettati nella vita quotidiana i valori della giustizia e della coerenza. Una moglie innamorata, una giornalista vecchio stile, una viaggi-dipendente, una amante dei cani e del mio in particolare. Una persona a volte generosa ed altre estremamente tirchia, una bambina che fa del suo meglio per essere adulta. Una amica e compagna complicata e a volte insopportabile!

Il tuo libro, “Matrimonio siriano” mi ha colpito particolarmente come penso abbia fatto a tutti coloro che lo hanno letto. Ma prima di entrare nel merito del contenuto, voglio sottolineare due aspetti che mi son piaciuti: I tuoi ringraziamenti – praticamente a tutti, compreso coloro che tu hai aiutato, i Siriani - e la promozione che stai facendo in tutta Italia del tuo libro nonostante i tuoi diritti vadano tutti in beneficienza.

Era doveroso ringraziare tutti coloro che hanno reso possibile la realizzazione di questo progetto, come è doveroso ora ringraziare tutti coloro che senza conoscermi se non per passaparola o perché mi vedono in onda in conduzione mi stanno contattando per offrirsi nell'aiutarmi ad organizzare presentazioni di Matrimonio siriano in tutta Italia. E questo progetto benefico non poteva fermarsi ai nostri regali di nozze, ma doveva andare oltre anche perché è lo stesso dramma siriano che sta andando sempre più oltre. Quindi è il minimo che io spenda così tanto tempo ed energie ad organizzare presentazioni ed eventi in modo da poter vendere più copie possibile ed avere così io altri soldi da destinare in ulteriore beneficenza a progetti per i siriani. 

Tornando al discorso dei ringraziamenti ho letto delle ONG che ti hanno supportato abbastanza. Le Istituzioni internazionali come si sono comportate e come le vedi attive tra i rifugiati siriani?

Le ong fanno del loro meglio in un contesto molto difficile, cercando di sopperire ai governi. Certo nella miriade di ong bisogna distinguere, non tutte sono serie. Io tendo a fidarmi maggiormente di quelle più piccoline, perché in minor misura ostacolate da burocrazie elefantiache. Anche sulle agenzie umanitarie dell' Onu ci sono luci ed ombre stando alle testimonianze che ho raccolto. Certo è che in questi anni il grosso dell'aiuto alla popolazione siriana, sfollati e sopratutto profughi, è arrivata proprio dalle ong. Quelle con cui ho avuto a che fare nei miei viaggi in questi anni e di cui parlo nei miei libri ad esempio, vedi Tdh e Gvc, ma anche altre che cito, fanno un ottimo lavoro. Terre des Hommes ha deciso, e voglio ringraziarli, di supportarmi una volta che avevo concluso questo mio progetto.

In questi giorni sono ripresi i bombardamenti in Siria. Quando finirà?

La fine mi sembra molto lontana purtroppo. Le tregue da anni continuano ad essere carta straccia. Ripensando anche alle parole di una delle bimbe orfane che intervisto nel libro e nel documentario, verrebbe da rispondere: finirà quando saranno tutti morti e non ci sarà più nessuno a camminare che strada. Ovvio che si fermeranno prima, ma non per rispetto delle vite umane. Si fermeranno quando tutti i Paesi che stanno continuando a combattere e allearsi sulla pelle dei siriani avranno ottenuto i loro scopi. E quando tutto questo, inteso come guerra guerreggiata, sarà finito, non sarà finito il dramma perché resterà un Paese quasi svuotato, con infrastrutture, economia, tessuto sociale, speranze da ricostruire, morti da piangere e odi e vendette pronti a bussare alla porta.

Cosa credi che resterà nell’animo di questi bambini anche quando tutto sarà un giorno (?) finito?

Tanto infinito dolore. Traumi importanti. Ma questi bambini non odieranno, perché i Siriani non sono questo. Certo sui bambini, il futuro della nuova Siria, occorrerà fare un lavoro enorme. Si tratta di uan vera e propria generazione perduta, con un tasso scolastico crollato clamorosamente e centinaia di migliaia di vittime. 

Aver coinvolto in questa avventura tuo marito Marco che ha dimostrato uguale entusiasmo ti ha aiutato nella realizzazione della tua idea?

Mio marito quando gli ho proposto il mio piano mi ha ascoltato senza darmi troppa importanza. L'idea gli era piaciuta ma credo non credesse che sarei riuscita a organizzare tutto questo davvero. Mi ha però lasciato fare. Alla fine gli ho presentato il pacchetto completo: avevo trovato le ong con cui collaborare, avevo individuato tutti i progetti da sostenere e tra cui scegliere, avevo organizzato logisticamente i viaggi da fare in Libano e Turchia, ero assolutamente convinta ed entusiasta nonostante fossi consapevole che economicamente non ci saremmo potuti assolutamente permettere questa idea totalmente benefica. Devo dire anche che non avendo io dei genitori su cui poter contare abbiamo potuto contare invece sui suoi, e questo ha limitato in parte i danni al nostro portafoglio!  A quel punto lui non ha potuto dire di no, e non avrebbe neppure voluto farlo. Mio marito lo definisco spesso un "santo", mi segue e cerca di accontentarmi in ogni mia idea strampalata, e comunque da un anno e mezzo con la sua musica mi affiancava già in questo mio progetto di sensibilizzazione sui profughi siriani che io portavo avanti dal 2012. E' stato quindi alla fine felicissimo di ciò che abbiamo fatto, questa avventura ci ha unito ancora di più, e il suo primo viaggio in un campo profughi se lo ricorderà  a lungo. Diciamo che nella fase di pianificazione e organizzazione me la sono sbrigata abbastanza da sola ma ogni volta che partiamo insieme (in genere tendo ad organizzarle in date in cui lui è disponibile piuttosto che andare da sola) per raccontare insieme in tutta Italia il nostro Matrimonio siriano, impiegando così tutti i nostri pochi weekend liberi, è un modo per rinnovare piacevolmente il nostro amore. Alle presentazioni tutti rimangono colpiti nel vederci insieme e così uniti, e a noi fa davvero piacere che la cosa traspaia così tanto.

Tu, tuo marito, Scucchia resterete per sempre nel cuore e rappresenterete sempre la gioia per Mo’men e per tutti i bambini rifugiati che hanno festeggiato con voi. Come hai vissuto quei momenti?

Scucchia, il mio cane, in Libano e Turchia non ci ha accompagnato quindi non lo hanno conosciuto ma un giorno tornerò da quei bimbi per fargli vedere il dvd e lo vedranno nel documentario! Credo sopratutto comunque che saranno loro a restare per sempre nei nostri cuori. Momenti indimenticabili

Ora che i nostri lettori ti conoscono meglio, fatti tu una domanda che noi non ti faremmo

MM... non saprei.. Vi prego fatemela!

Va bene, Laura, ti perdoniamo per la domanda che non ti sei fatta. Resta come sei ci piaci così.
Se qualche lettore volesse chiederti qualcosa, ti ricontatteremo.
In bocca al lupo per le tue prossime iniziative. 
Grazie

Valter

 


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