Al di là della biografia che abbiamo letto nel libro, chi è Laura
Tangherlini?
Laura è una
sognatrice, una persona testarda e tenace, che sempre cerca e a fatica trova
rispettati nella vita quotidiana i valori della giustizia e della coerenza. Una
moglie innamorata, una giornalista vecchio stile, una viaggi-dipendente, una
amante dei cani e del mio in particolare. Una persona a volte generosa ed altre
estremamente tirchia, una bambina che fa del suo meglio per essere adulta. Una
amica e compagna complicata e a volte insopportabile!
Il tuo libro, “Matrimonio siriano” mi ha colpito particolarmente come
penso abbia fatto a tutti coloro che lo hanno letto. Ma prima di entrare nel
merito del contenuto, voglio sottolineare due aspetti che mi son piaciuti: I
tuoi ringraziamenti – praticamente a tutti, compreso coloro che tu hai aiutato,
i Siriani - e la promozione che stai facendo in tutta Italia del tuo libro
nonostante i tuoi diritti vadano tutti in beneficienza.
Era doveroso
ringraziare tutti coloro che hanno reso possibile la realizzazione di questo
progetto, come è doveroso ora ringraziare tutti coloro che senza conoscermi se
non per passaparola o perché mi vedono in onda in conduzione mi stanno
contattando per offrirsi nell'aiutarmi ad organizzare presentazioni di
Matrimonio siriano in tutta Italia. E questo progetto benefico non poteva
fermarsi ai nostri regali di nozze, ma doveva andare oltre anche perché è lo
stesso dramma siriano che sta andando sempre più oltre. Quindi è il minimo che
io spenda così tanto tempo ed energie ad organizzare presentazioni ed eventi in
modo da poter vendere più copie possibile ed avere così io altri soldi da
destinare in ulteriore beneficenza a progetti per i siriani.
Tornando al discorso dei ringraziamenti ho letto delle ONG che ti hanno
supportato abbastanza. Le Istituzioni internazionali come si sono comportate e
come le vedi attive tra i rifugiati siriani?
Le ong fanno
del loro meglio in un contesto molto difficile, cercando di sopperire ai
governi. Certo nella miriade di ong bisogna distinguere, non tutte sono serie.
Io tendo a fidarmi maggiormente di quelle più piccoline, perché in minor misura
ostacolate da burocrazie elefantiache. Anche sulle agenzie umanitarie dell' Onu
ci sono luci ed ombre stando alle testimonianze che ho raccolto. Certo è che in
questi anni il grosso dell'aiuto alla popolazione siriana, sfollati e
sopratutto profughi, è arrivata proprio dalle ong. Quelle con cui ho avuto a
che fare nei miei viaggi in questi anni e di cui parlo nei miei libri ad
esempio, vedi Tdh e Gvc, ma anche altre che cito, fanno un ottimo lavoro. Terre
des Hommes ha deciso, e voglio ringraziarli, di supportarmi una volta che avevo
concluso questo mio progetto.
In questi giorni sono ripresi i bombardamenti in Siria. Quando finirà?
La fine mi
sembra molto lontana purtroppo. Le tregue da anni continuano ad essere carta
straccia. Ripensando anche alle parole di una delle bimbe orfane che intervisto
nel libro e nel documentario, verrebbe da rispondere: finirà quando saranno
tutti morti e non ci sarà più nessuno a camminare che strada. Ovvio che si
fermeranno prima, ma non per rispetto delle vite umane. Si fermeranno quando
tutti i Paesi che stanno continuando a combattere e allearsi sulla pelle dei
siriani avranno ottenuto i loro scopi. E quando tutto questo, inteso come
guerra guerreggiata, sarà finito, non sarà finito il dramma perché resterà un
Paese quasi svuotato, con infrastrutture, economia, tessuto sociale, speranze
da ricostruire, morti da piangere e odi e vendette pronti a bussare alla porta.
Cosa credi che resterà nell’animo di questi bambini anche quando tutto
sarà un giorno (?) finito?
Tanto
infinito dolore. Traumi importanti. Ma questi bambini non odieranno, perché i
Siriani non sono questo. Certo sui bambini, il futuro della nuova Siria,
occorrerà fare un lavoro enorme. Si tratta di uan vera e propria generazione
perduta, con un tasso scolastico crollato clamorosamente e centinaia di
migliaia di vittime.
Aver coinvolto in questa avventura tuo marito Marco che ha dimostrato
uguale entusiasmo ti ha aiutato nella realizzazione della tua idea?
Mio marito
quando gli ho proposto il mio piano mi ha ascoltato senza darmi troppa
importanza. L'idea gli era piaciuta ma credo non credesse che sarei riuscita a
organizzare tutto questo davvero. Mi ha però lasciato fare. Alla fine gli
ho presentato il pacchetto completo: avevo trovato le ong con cui collaborare,
avevo individuato tutti i progetti da sostenere e tra cui scegliere, avevo
organizzato logisticamente i viaggi da fare in Libano e Turchia, ero
assolutamente convinta ed entusiasta nonostante fossi consapevole che economicamente
non ci saremmo potuti assolutamente permettere questa idea totalmente benefica.
Devo dire anche che non avendo io dei genitori su cui poter contare abbiamo
potuto contare invece sui suoi, e questo ha limitato in parte i danni al nostro
portafoglio! A quel punto lui non ha potuto dire di no, e non avrebbe
neppure voluto farlo. Mio marito lo definisco spesso un "santo", mi
segue e cerca di accontentarmi in ogni mia idea strampalata, e comunque da un
anno e mezzo con la sua musica mi affiancava già in questo mio progetto di
sensibilizzazione sui profughi siriani che io portavo avanti dal 2012. E' stato
quindi alla fine felicissimo di ciò che abbiamo fatto, questa avventura ci ha
unito ancora di più, e il suo primo viaggio in un campo profughi se lo ricorderà
a lungo. Diciamo che nella fase di pianificazione e organizzazione me la sono
sbrigata abbastanza da sola ma ogni volta che partiamo insieme (in genere tendo
ad organizzarle in date in cui lui è disponibile piuttosto che andare da sola)
per raccontare insieme in tutta Italia il nostro Matrimonio siriano, impiegando
così tutti i nostri pochi weekend liberi, è un modo per rinnovare piacevolmente
il nostro amore. Alle presentazioni tutti rimangono colpiti nel vederci insieme
e così uniti, e a noi fa davvero piacere che la cosa traspaia così tanto.
Tu, tuo marito, Scucchia resterete per sempre nel cuore e
rappresenterete sempre la gioia per Mo’men e per tutti i bambini rifugiati che
hanno festeggiato con voi. Come hai vissuto quei momenti?
Scucchia, il
mio cane, in Libano e Turchia non ci ha accompagnato quindi non lo hanno
conosciuto ma un giorno tornerò da quei bimbi per fargli vedere il dvd e lo
vedranno nel documentario! Credo sopratutto comunque che saranno loro a restare
per sempre nei nostri cuori. Momenti indimenticabili
Ora che i nostri lettori ti conoscono meglio, fatti tu una domanda che
noi non ti faremmo
MM... non
saprei.. Vi prego fatemela!
Va bene, Laura, ti perdoniamo per la domanda che non ti sei fatta. Resta come sei ci piaci così.
Se qualche lettore volesse chiederti qualcosa, ti ricontatteremo.
In bocca al lupo per le tue prossime iniziative.
Grazie
Valter
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