Dal 23 Settembre disponibile il nuovo romanzo di Cristiano Pedrini dal titolo "The first boy"
Informazioni tecniche
Autore: Cristiano Pedrini
Genere: Narrativa
Formato: cartaceo, Kindle
Pagine: 340
Editore: Youcanprint
Pubblicazione : 23 Settembre 2019
Christopher Lowen è stato accettato per uno stage negli
uffici della Casa Bianca. Mai avrebbe immaginato che,
per un suo progetto, potesse ottenere il permesso di
entrare nel famoso Studio Ovale. È talmente
meravigliato ed euforico che neanche si rende conto
della presenza del Presidente degli Stati Uniti
d’America, Lawrence Layton.
Il Presidente è subito colpito dall’intelligenza e dalla
spontaneità di Christopher, tanto da ascoltarne i
consigli. Da quel momento il ragazzo inizia ad attirare
sempre di più le attenzioni di Lawrence e allo stesso
tempo il risentimento del suo staff. Come è riuscito
infatti, da appena arrivato, a manipolare il Presidente
tanto da renderlo giorno dopo giorno più debole agli
occhi del popolo americano? Amareggiato e spaventato,
Christopher vorrebbe andarsene. Ma riuscirà ad
abbandonare Lawrence, proprio quando ha iniziato a
capire di ricambiare i suoi sentimenti?
Christopher dovrà imparare ad affrontare le proprie
paure, anche se questo dovesse significare di scontrarsi
con il mondo intero. Ma se l’amore è in grado di piegare
l’uomo più forte del mondo, ben presto Christopher
e Lawrence comprenderanno come questa
debolezza possa diventare l’arma più potente e
miracolosa che possono mostrare al mondo.
Sono lieto di vedere che siamo diversi.
Che insieme si possa diventare più grandi
della somma di entrambi.
Leonard Nimoy
Christopher aveva perso la cognizione del tempo. Poteva essere seduto su quella
sedia da cinque minuti, oppure da cinquanta, ecco uno dei suoi peggiori difetti che si
presentava ogni volta che si sentiva a disagio, la perdita della cognizione del tempo! Ed
essere in attesa senza sapere il perché non era certo un buon inizio. Continuava a
guardarsi attorno osservando la frenesia che lo circondava… funzionari che lavoravano ai
loro laptop, che rispondevano a telefoni che squillavano incessantemente e correvano da
tutte le parti e lui, in mezzo a tutta quell’agitazione sembrava un’isola felice, almeno in
apparenza.
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