Titolo: Le bambine invisibili
Autore: R.D.ROSEN
Editore: Piemme
Collana: Racconti- documentari
Pagine: 289
Data Pubblicazione: 23 Agosto 2016
“
Per il resto della sua vita, si sarebbe sentita grata e allo stesso tempo in
colpa per quella fortuna. La sua famiglia si era salvata a spese di un’altra.”
Ma cosa può fare una madre per salvare la propria figlia? Fino a che punto può
spingersi?
Selma, Flora e Clara, oggi donne, all’epoca del
racconto, erano
delle bambine come tante. Ma all’improvviso, la loro vita cambia
e
diventano “ la bambine invisibili”.
Selma, aveva
solo cinque anni, quando lei e la madre Laura, scapparono dal ghetto di
Lvov, insieme a documenti falsi, per sfuggire alla furia dei tedeschi. Da quel
momento, iniziarono a vivere una vita che apparteneva a qualcun’ altro, una vita sospesa tra la paura
di essere scoperte, e il senso di colpa di essere ancora vive. Selma diventa
Sophia, una bambina cattolica. Ma come si riesce a sopravvivere al senso di
colpa?
“ Per il
resto della sua vita, si sarebbe sentita in colpa di essere l’unica
sopravvissuta”!
Come si può
tradire la propria fede e la propria religione?
Flora, aveva sette anni; la madre, consapevole del pericolo, la affida
ad un convento di suore, e poco dopo, viene deportata dai nazisti.
“
Sua madre, le raddrizzò il nastro fra i capelli e la strinse in un abbraccio,
le disse che sarebbe tornata presto e se
ne andò”
Flora, inizia una vita movimentata, spostandosi da
una famiglia all’altra e da un convento all’altro. Viene ribattezzata col nome
di Marie Hamon e diventa una bambina cattolica; ma aspetta sempre di vedere
ricomparire la sua mamma sull’uscio della porta così come le aveva promesso.
Carla , a differenza delle altre due bambine, è
rimasta insieme alla madre. Aveva circa dieci anni, quando la madre, la
costrinse a togliere la stella gialla dal braccio:
“ Quando usciremo, voglio che la butti nel
canale di scolo. Da questo momento non sei più ebrea”.
Uscirono di casa a testa alta, ed entrarono in un
nascondiglio, dove rimasero chiuse per tre mesi, in una piccola stanza buia e soffocante
. Ma trascorso questo periodo, arrivarono i tedeschi e fecero in tempo a
fuggire. Per poi nascondersi nuovamente in una soffitta al terzo piano di un
appartamento.
Approfondimento
Le
bambine invisibili è un libro molto riflessivo. Leggendo
le sue pagine, il lettore, può ascoltare i propri pensieri e i sentimenti che
esse risvegliano. Sophia, Flora,Clara, possono essere le figlie di ciascuno di
noi. Come ci saremmo comportati noi, in quelle circostanze? Che cosa avremmo
fatto? Avremmo salvato le nostre figlie, rinunciando alla nostra identità, al
nostro nome, alla nostra religione, oppure saremmo saliti sul quel treno e
affrontato il nostro crudele destino? Io leggendo le pagine di questo libro, mi
sono posta tutte queste domande, e voi che avreste fatto?
Il libro, scritto da Rosen, è una biografia e si
basa sulle testimonianze dei sopravvissuti. In realtà, con questo libro,
l’autore, ci fa conoscere un altro aspetto dell’Olocausto; un aspetto mai messo
in risalto, un aspetto nascosto nel silenzio
per 30 anni. Silenzio e paura di uscire allo scoperto nonostante siano
passati anni; silenzio e sensi di colpa ,silenzio e mancanza di identità. Sophia, Flora, Carla, sono
“ invisibili” e tali resteranno. Ma è giusto che tutto ciò sia venuto a galla,
perché loro esistono, non sono invisibili, e la loro sopravvivenza, fa si, che
il piano disumano di Hitler, sia sconfitto: loro non sono morte, ma ESISTONO.
Libro da leggere assolutamente; lo consiglio vivamente alle nuove generazioni,
ai nostri figli. Gli errori del passato, devono aiutare a crescere e a far si,
che non vengano più ripetuti. Linguaggio semplice, scrittura fruibile. Da
leggere usando tatto e delicatezza, avvicinarsi alla lettura in punta di piedi.
La vostra affezionatissima Emanuela
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