Anno Pubblicazione: Settembre 2016
Editore: Neri Pozza
Genere: Romanzo Storico Collana: I neri
Pagine: 153
Prezzo: 8.99 Kindle; 12.33 cartaceo
Voto: 5 (da 1 a 5)La stanza di John trasuda amore. Il suono dolce che fuoriesce
dalle corde del violino impregna l'aria di magia e di poesia.
Ma improvvisamente, tutto cambia; un cigolio, un rumore la
interrompe e tutto diventa ossessione.
John Maltravers, nobile di famiglia, frequenta l’università di
Oxford nel 1841. È molto bravo nello studio, ma, soprattutto è
appassionato di musica e suona il violino in maniera eccellente.
Nel college conosce uno studente, Mr William Gaskell, che come
lui è un ottimo musicista di pianoforte. Quasi tutte le sere si
incontrano nella sua camera per suonare insieme.
William trascorre un breve periodo in Italia e al suo ritorno regala
all’amico degli spartiti di musica italiana senza nome e senza titolo,
tranne uno: l’Areopagita. Decidono di suonarla, ma accade
qualcosa di strano: un rumore, uno scricchiolio di sedia, come se
qualcuno si fosse seduto e ascoltasse quel suono soave; tale
rumore si ripete alla fine del pezzo, quando “la presenza” si alza e
se ne va.
che non mancava di fare loro una forte impressione".
nascosto uno Stradivari antico, e, senza conoscerne la
provenienza, inizia a suonarlo e a farlo suo.
convolano a nozze. Da questo matrimonio nasce il piccolo
Edward. Sembra tutto
perfetto, ma John subisce un declino
psicologico, che lo porterà gradualmente
alla follia. Lo Stradivari e
l’Areopagita sono circondati da una maledizione e
dalla comparsa
“dell’ombra”:
prendere forma umana".
vita di
“quell’ombra” e portarla a termine.
Ma quale mistero nasconde questo fantasma e perchè ha deciso di
ritornare e riprendere quello che era suo compresa la vita di un
semplice studente universitario come John?
Il romanzo inizia con la lettera che Miss Sophia Maltravers scrive a
suo nipote, sir Edward Maltravers, figlio di John che non ha mai
conosciuto il padre e che io riporto qui:
" Mio caro Edward,
l'estremo desiderio del tuo defunto padre fu che ti venissero
rivelati, una volta maggiorenne, certi fatti accaduti durante i suoi
ultimi anni di vita. Io li ho messi per iscritto in parte sulla base
dei miei ricordi, tuttora, ahimè, fin troppo vivi, e in parte con
l'aiuto di appunti presi all'epoca della morte di mio fratello.
Dato che ormai hai raggiunto la maggiore età te ne invio il
resoconto.
La sua stesura, in gran parte, mi è costata una gran pena, ma al
tempo stesso capisco che è meglio che tu apprenda la verità da
me, piuttosto che da storie abborracciate da persone che non
amavano tuo padre come lo amavo io."
.
Lo Stradivari perduto è un classico psicologico, quasi un
giallo, in
quanto contornato da una figura misteriosa per tutta la durata del
romanzo.
Leggendo le sue pagine, il lettore entra nel mondo
dell’Inghilterradel 1800: il mondo dei palazzi sfarzosi, degli stemmi di famiglia,
dei grandi balli e delle grandi orchestre; il mondo soave della
musica del violino che, trasporta, chi lo ascolta, in una nuova
dimensione.
"La gagliarda, che suoniamo di continuo, ha un’eccezionale
capacità di stimolare la fantasia a immaginare o a riprodurre
scene di un
tempo".
si sente imprigionato da quella musica che diventa esasperazione,
malattia, solitudine.
altre melodie hanno un effetto altrettanto nocivo nervante".
I personaggi rappresentano diverse categorie caratteriali:
John, è
la debolezza mentale e psichica, è facilmente suggestionabile e
perde
il contatto con la realtà; Mrs Costance Temple, la moglie,
una donna fragile,
incapace di mettersi nei panni del marito e di
capirne la sua fragilità; Sophia
Maltravers, la sorella di John,
rappresenta la donna forte, capace di gestire
le situazioni più
difficili, una donna caritatevole, devota al fratello e alle
tradizioni
di famiglia anche nei momenti meno facili; Mr Gaskel, l’amico
menefreghista, superficiale, viziato, ma fedele al sentimento
dell’amicizia.
John Meade Falkner è un romanziere e poeta inglese, che ha
in
comune con il protagonista, oltre alla nazionalità, anche l’aver
studiato a
Oxford. Con Lo Stradivari perduto ha voluto così
rappresentare la sua società e
la sua voglia di viaggiare. Scrive
questo romanzo con la struttura di una
lettera scritta dalla zia al
nipote e dall’amico Gaskel. In questo modo rende
il lettore
partecipe delle ansie e delle paure vissute dai protagonisti con la
stessa intensità.
Questo libro lo consiglierei a vari lettori, come ad esempio
a chi ama lo stile gotico e la suspense della paura o a chi apprezza i
classici e le descrizioni specifiche. Ma personalmente invito i
lettori a leggere questo stupendo romanzo e a farsi trascinare
dalla bellezza della musica, e perché no, anche a immaginare di
ballare nelle grandi stanze da ballo con il proprio principe azzurro
o dama da ballo, pensando che, intorno a quelle mura, qualche
segreto aspetta di essere svelato a ogni passo di danza.
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