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lunedì 16 settembre 2019

Recensione libro "La scomparsa di Stephanie Mailer" di Joël Dicker , La nave di Teseo

Recensione libro

La scomparsa di Stephanie Mailer di Joël Dicker

La nave di Teseo




Scheda tecnica

TitoloLa scomparsa di Stephanie Mailer
AutoreJoël Dicker
Editore: La nave di Teseo
Genere: Gialli / Thriller
Formato: Kindle, Copertina flessibile, Audiolibro
Pagine: 640
Pubblicazioni: 10 Maggio 2018
30 luglio 1994. La cittadina di Orphea, stato di New York, si prepara a inaugurare la prima edizione del locale festival teatrale, quando un terribile omicidio sconvolge l'intera comunità: il sindaco viene ucciso in casa insieme a sua moglie e suo figlio. Nei pressi viene ritrovato anche il cadavere di una ragazza, Meghan, uscita di casa per fare jogging. Il caso viene affidato e risolto da due giovani, promettenti, ambiziosi agenti, giunti per primi sulla scena del crimine: Jesse Rosenberg e Derek Scott. 23 giugno 2014. Jesse Rosenberg, ora capitano di polizia, a una settimana dalla pensione viene avvicinato da una giornalista, Stephanie Mailer, la quale gli annuncia che il caso del 1994 non è stato risolto, che la persona a suo tempo incriminata è innocente. Ma la donna non ha il tempo per fornire le prove, perché pochi giorni dopo viene denunciata la sua scomparsa. Che cosa è successo a Stephanie Mailer? Che cosa aveva scoperto? Se Jesse e Derek si sono sbagliati sul colpevole vent'anni prima, chi è l'autore di quegli omicidi? E cosa è davvero successo la sera del 30 luglio 1994 a Orphea? Derek, Jesse e una nuova collega, la vicecomandante Anna Kanner, dovranno riaprire l'indagine, immergersi nei fantasmi di Orphea. E anche nei propri.
23 Giugno 2014. Una data che per molti può sembrare banale o che magari ricorda un evento piacevole da raccontare, ma non per la cittadina di Orphea. In quella sera, scompare Stephanie Mailer, giornalista dell’ “Orphea Chronicle”, che stava indagando sul quadruplice omicidio del 26 luglio 1994, giorno della prima inaugurazione del festival teatrale, indetta dal sindaco dell’epoca Joseph Gordon.

Ma perché la giornalista stava indagando su un caso già risolto? Chi è coinvolto nell’omicidio di vent’anni fa?
Qualche ora prima della sua scomparsa, la giornalista Mailer si imbuca al piccolo ricevimento organizzato per il congedo di Jesse Rosenberg, nominato Capitano 100%, che condusse le indagini del quadruplice omicidio insieme al suo compagno di squadra Derek Scott. Stephanie Mailer comunica al piedipiatti che, durante le indagini, aveva causato un errore: quello di aver sbagliato colpevole...
"Lei alzò una mano e la portò all’altezza dei miei occhi.
“Cosa vede, capitano?”
“La sua mano”
“Le sto mostrando le dita”, mi corresse
“Ma io vedo la sua mano”, ribattei, senza capire.
“è proprio questo il problema”, disse lei, “Ha visto ciò che voleva vedere e non ciò che le veniva mostrato. È stato questo il suo sbaglio, vent’anni fa”
Furono queste le sue ultime parole prima della scomparsa. Avrà ragione? La sua scomparsa è collegata al quadruplice omicidio? 
Jesse, Derek e Anna Kenner, nuova collega e vicecomandante, dovranno scavare nel passato, ritrovare il vero colpevole e tranquillizzare la cittadina, ormai in subbuglio, e i propri animi.
“La scomparsa di Stephanie Mailer” è un romanzo di Joel Dicker, autore del suo primo capolavoro “La verità sul caso Harry Quebert”, “Il libro dei Baltimore” e “Gli ultimi giorni dei nostri padri”.
Questo è stato uno dei libri che mi hanno fatto rimanere con il fiato in sospeso fino all'ultima pagina; e con la sua scrittura coinvolgente è riuscito ad essere all’interno della storia e ragionare sull’eventuale colpevole insieme alla polizia. Tutte le sue descrizioni le rendeva immagini reali, tanto da immaginare la scena anche durante la notte. Non sono un’amante dei libri gialli, ma con questo libro sono riuscita ad appassionarmi ed a finirlo in meno di una settimana. Il suo modo di esprimere non fa annoiare e tutte le storie dei personaggi sono riusciti a farmi affezionare e lasciare un pezzo di me.
Non perdete l’occasione di leggerlo, perché è uno di quei libri che terrei sempre sul comodino e mai a prendere polvere in libreria.
Vi lascio con l’ultimo paragrafo prima della chiusura del libro. Buona lettura!
[..] Se ci andate, dite che siete lì per vedere la squadra 100%. Li farà sorridere. Sono sempre seduti allo stesso tavolo, infondo alla sala, sotto una foto dei due nonni e un grande ritratto di Natasha, splendida per l’eternità: gli spiriti amabili che vegliano sul locale e sugli avventori. È un posto dove la vita sembra più dolce”


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