Recensione libro
Il volo del Grifo di Angelarosa Weiler
Lettere animate
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SCHEDA TECNICA
Titolo: Il volo del Grifo
Autore: Angelarosa Weiler
Editore: Lettere Animate
Pagine: 172
Pubblicazione:21 Agosto 2018
Formato: Kindle, copertina flessibile
Genere: Narrativa contemporanea / autobiografia
Una famiglia distrutta dalla guerra. Un padre aviatore “Grifo”, caduto da eroe. Una madre vedova, lontana. Una nonna austera. Una sorellastra nata già adulta.Sento di essere una nullità, per questo mi adagio all’ombra di persone forti. L’ombra dà riparo, ma è anche un limite da cui non si può volar via.Un fato curioso mi porta in un aeroclub, imparo a percorrere le vie del cielo, ma la paura di vivere mi fa ricadere nell’ombra di un marito molto più grande di me.Poi la svolta: privata dell’ombra, sono costretta ad entrare in azione. Sbaglio, cado, mi rialzo, reagisco, sono costretta ad attaccare e lo faccio. Il seme di un padre impavido e caparbio germoglia e cresce.Grifo è di nuovo in volo.
Allora non potevo rendermene conto, ma fu proprio in
quell'attimo che iniziò la mia trasformazione. Una trasformazione
talmente profonda che quando mi guardo non riconosco più né la
mia immagine allo specchio né i tratti della mia personalità.
Sono diventata guerriera.
Questa è la mia storia…
Il volo del Grifo è un libro autobiografico. Angelarosa racconta se stessa
e la sua storia affinché possa essere d’aiuto, a chi, nelle sue stesse
condizioni, si trovi ad affrontare delle difficoltà e non riesce a vedere la
luce in fondo al buio. Angelarosa si mette a nudo con i propri lettori, in tutta
la sua sensibilità. Il racconto è come se si dividesse in due parti: il prima e
il dopo della “tragedia” che la tocca da vicino, anche se tutta la sua vita, in
realtà gira intorno alle tragedie. Il prima in cui era “succube” del compagno e
accettava passivamente tutte le sue decisioni, e il dopo in cui solo a lei
tocca decidere, in quanto Lodovico è inerme. Due parti che mettono in risalto
due tematiche importanti: la prevaricazione dell’uomo sulla donna ( nella prima
parte), le discriminazioni disabili dirette e indirette ( nella seconda parte).
Riuscirà Angelarosa ad assumersi tutte le sue responsabilità e
a lottare come una leonessa per salvare il suo leone?
“…ho dovuto abbandonare la mia più fida compagna di vita,
presenza inseparabile al mio fianco, sino a quel mattino di buio e di pioggia:
la paura di vivere…”
Figlia di un aviere morto in guerra, vive la sua vita in una
famiglia strettamente femminile, anche viene “abbandonata dalla madre per proseguire la vita da sola. La sua vita sembra prendere una
nuova direzione quando incontra Lodovico, l’amore della sua vita; un amore
esclusivo che la induce a scendere a piccoli seppur importanti compromessi e
smettere di “volare”. Accetta malvolentieri, perché solo in volo,
percepisce la presenza di quel padre sconosciuto; quel padre rimasto sospeso
tra le nuvole e che inconsapevolmente le ha dato tanta forza nell’affrontare le
difficoltà incrociate lungo il percorso della propria vita. Il volo per
Angelarosa è il simbolo di libertà, vittoria e caparbietà e che dà un senso al
titolo del libro.
“All’improvviso fui scossa da un rumore inaspettato e
indecifrabile, un tonfo sordo. Poi un grido. Dopodiché, fu di nuovo silenzio.
In quell’attimo di paralizzante follia, vidi comparire il vortice del nulla
sulla scena della nostra vita…fu proprio in quell’ attimo che iniziò la mia
trasformazione…”
Una storia intensa, travolgente e sconvolgente che ci farà
piangere e sorridere accanto alla protagonista e ci farà riflettere sulla
condizione della disabilità. Questo libro vuol essere una denuncia sociale nei
confronti dei pregiudizi e delle barriere architettoniche e mentali; una
denuncia alle autorità competenti che non aiutano, non sostengono e non
proteggono né il disabile (ammalato) né le proprie famiglie o comunque chi si
prende cura di loro. Questo libro vuol essere un vademecum per tutti loro.
Attraverso queste pagine, Angelarosa riesce a raggiungere
l’animo dei lettori e ad addentrarsi nel loro inconscio. La lettura è
incessante, scorrevole… si legge in poco tempo grazie ad un linguaggio semplice, pulito e privo di
artefici, comprensibile da tutti; neanche la presenza di qualche refuso, riuscirà
a distogliere la vostra attenzione dalla lettura.
Per finire voglio abbracciare virtualmente Lodovico che
continua a lottare come un leone con la sua disabilità e condizione, sperando
che li arrivi tutto il mio affetto; ed un abbraccio fortissimo proprio a lei,
Angelarosa la guerriera, che ha lottato contro i pregiudizi, le autorità e le
discriminazione, infondendo a Lodovico la forza e la caparbietà di rinascere
una seconda volta.
Lettura consigliatissima.
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