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martedì 10 luglio 2018

Spazio nuovi autori. Recensione del romanzo "La luna allo zoo" di Roberto Addeo


SCHEDA TECNICA

Titolo: La luna allo zoo
Autore: Roberto Addeo
EditoreIl Seme Bianco 
Formato: Cartaceo
Pubblicazione7 novembre 2017
Pagine: 100 

La luna allo zoo, romanzo dell’autore Roberto Addeo è un racconto di vita scritto in modo semplice e comprensibile da tutti seppur nella sua tristezza. Attraverso questo racconto, l’autore mette in evidenza la dura realtà attuale di chi, in seguito alla perdita del lavoro, cerca di strappare la vita coi denti e di non arrendersi mai; ma allo stesso tempo “cadere” nell’oblio  e nella disperazione. Perdere il lavoro significa avere la dignità di non chiedere aiuto ma di adattarsi a vivere di stenti ed elemosina per non perdere “quella” dignità.
La vicenda si svolge a Bologna, nella grande città che apre le porte ai turisti e agli studenti universitari. Ma è la stessa città, in cui si vivono situazioni estreme. Parliamo degli “invisibili”, coloro cioè che quotidianamente lottano per la sopravvivenza nella più totale indifferenza. 
“Anche a Bologna quell’inverno fu rigido. Lasciava presagire morti crude e spaventose per i barboni che dormivano sotto i portici. Sono stato uno di loro, anche se per poco, e in fondo in fondo lo sono ancora. Qualcosa in me è un barbone ogni giorno. Ho dormito nel parco comunale e nel sottopassaggio ferroviario del paese dove sono nato”.
Inizia così il racconto e già dalle prime battute ti si stringe il cuore. Quante volte siamo passati accanto ad un barbone ed abbiamo fatto finta di non vedere e neanche immaginare il perché di quella scelta di vita?
L’obiettivo dell’autore è quello di far riflettere noi lettori e condurci in un viaggio all’interno delle emozioni e delle scelte difficili.
Il libro merita tanto anche se a tratti noioso e ripetitivo. Ci sono stati momenti in cui perdevo il filo del discorso e ne riprendevo la lettura. Troppi personaggi affollano il racconto e rendono la lettura veramente pesante e dispersiva. Ma ci sono pagine scritte in maniera idilliaca, poetico. Quello di cui sono sicura è che l'autore sappia scrivere molto bene e possieda una buona padronanza comunicativa ed espressiva.
Ma tralasciando questi piccoli dettagli, che reputo sia giusto evidenziarli per una mia onestà con i lettori, il racconto regala forti emozioni e trasmette la forza di non abbandonarsi mai alla disperazione, di rialzarsi dal
baratro, aspettando giorni migliori, che prima o poi arriveranno. Un racconto che aiuta a riflettere in solo 100 pagine. 
“La vita può essere orribile, ma va sempre e comunque avanti, mentre attende speranzosa almeno una giusta cosa: una giusta fine”.

BUONA LETTURA




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