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giovedì 5 dicembre 2019

Recensione libro QUESTIONE DI COSTANZA di Alessia Gazzola, Longanesi


Recensione libro
QUESTIONE DI COSTANZA di Alessia Gazzola, Longanesi
Scheda tecnica 
Titolo: Questione di Costanza
Autore: Alessia Gazzola
Editore: Longanesi
Genere: narrativa contemporanea
Pubblicazione: 21 Ottobre 2019
Formato: Kindle e copertina flessibile
"Verona non è la mia città. E la paleopatologia non è il mio mestiere. Eppure, eccomi qua. Com'è potuto succedere, proprio a me? Mi chiamo Costanza Macallè e sull'aereo che mi sta portando dalla Sicilia alla città del Veneto dove già abita mia sorella, Antonietta, non viaggio da sola. Con me c'è l'essere cui tengo di più al mondo, sedici chili di delizia e tormento che rispondono al nome di Flora. Mia figlia è tutto il mio mondo, anche perché siamo soltanto io e lei... Lo so, lo so, ma è una storia complicata. Comunque, ce la posso fare: in fondo, devo resistere soltanto un anno. È questa la durata del contratto con l'istituto di Paleopatologia di Verona, e io - che mi sono specializzata in Anatomia patologica e tutto volevo fare tranne che dissotterrare vecchie ossa, spidocchiare antiche trecce e analizzare resti centenari - mi devo adattare, in attesa di trovare il lavoro dei sogni in Inghilterra. Ma, come sempre, la vita ha altri programmi per me. Così, mentre cerco di ambientarmi in questo nebbioso e gelido inverno veronese, devo anche rassegnarmi al fatto che ci sono delle scelte che ho rimandato per troppo tempo. Ed è giunto il momento di farle. In fondo, che ci vuole? È questione di coraggio, è questione di intraprendenza... E, me lo dico sempre, è questione di Costanza."

“E il mio maestro mi insegnò com’è difficile trovare l’alba dentro l’imbrunire…”Una bimba di quasi tre anni, e una laurea in medicina con specializzazione in anatomia patologica, questa è Costanza Macallè una semplice ragazza siciliana che, non trovando lavoro nella sua città, decide di lasciare  casa e affetti per trasferirsi a Verona, nel freddo nord.Mi sento ancora appiccicata addosso la malinconia del giorno prima della partenza, aggravata dalla consapevolezza che non so se e quando tornerò. Forse si, forse mai.In quella città, dove già vive sua sorella Antonietta, ha accettato un lavoro presso l’istituto di paleopatologia; inizialmente non è soddisfatta di quell’impiego, dato che non riesce a capire perché un medico dovrebbe essere affascinato ritrovando e studiando ossa datate secoli e secoli."Che malessere. Niente ha un effetto così devastante sul cervello umano quanto un improvviso cambiamento. La permuta tra lo scenario siciliano e quello veronese ha un impatto che si preannuncia faticoso, a partire dall’inserimento di Flora alla scuola materna e dal mio in una vita tutta nuova".Pian piano però inizia a trovare il suo equilibrio, di certo aiutata dall’armonia che la piccola Flora dona spontaneamente alla sua vita.Potrà Costanza, iniziando questa nuova vita, trovare la serenità che fino ad allora le è mancata? Riuscirà, insieme a Flora, a sentire finalmente aria di famiglia anche se lontane dalla loro amata Sicilia?Un libro scritto in maniera semplice, dalla penna di un’autrice affermata da tempo, che ho avuto il piacere di incontrare di persona più volte durante le sue presentazioni.Raccontato in prima persona dall’ironica voce di Costanza, è una lettura simpatica e scorrevole che mi ha regalato momento piacevoli; è chiaramente il primo libro di una serie, quindi aspetto con ansia gli altri, curiosa di sapere come va a finire.I capitoli si alternano con dei flashback che vanno parecchio indietro nel tempo, e che arricchiscono e rendono il tutto molto interessante.Bellissima l’unione familiare che dà vita alla storia,nonostante problemi e brutte sorprese restano vicini sostenendosi a vicenda, dovrebbe essere sempre così."Tutto questo è casa, famiglia, ed è tutto il mio cuore. Non provo, né ho mai provato, nessun imbarazzo al pensiero che mio padre avesse la terza media e mia madre avesse fatto la parrucchiera fino alla nascita di Michele. Ma, va detto, trecce come le mie e di Antonietta non le aveva nessun’altra. Nessuna vergogna, nessun rimpianto di non essere nata con una diversa estrazione sociale".Costanza all’apparenza sembra una sprovveduta combina guai, ma quando arriva a Verona si rimbocca le maniche e si dà da fare per assicurare alla sua bambina un futuro tranquillo."La memoria dei gesti è tutto ciò che resta. Quello che ci ha resi felici possiamo solo provare a replicarlo, anche senza chi ci ha resi felici".Una figura molto carina e carismatica, che tira fuori comunque debolezze e caratteristiche di ogni ragazza dei nostri giorni.Leggetelo! Sono sicura che vorrete tutti un lama da pettinare nei vostri momenti bui…

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