Recensione libro
Aurora nel buio di Barbara Baraldi edito Giunti Editori
Scheda tecnica
Titolo: Aurora nel buio
Autore: Barbara Baraldi
Editore: Giunti
Genere : Thriller
Pagine: 528
Pubblicazione: 31 Gennaio 2018
Formato: Kindle e copertina flessibile
Aurora Scalviati era la migliore, fino al giorno di quel conflitto a fuoco, quando quel proiettile ha raggiunto la sua testa. Da allora, la più brava profiler della polizia italiana soffre di un disturbo bipolare che cerca di dominare attraverso i farmaci e le sedute clandestine di una terapia da molti considerata barbara: l'elettroshock. Quando per motivi disciplinari Aurora viene trasferita in una tranquilla cittadina dell'Emilia, si trova di fronte a uno scenario diverso da come lo immaginava. Una donna viene uccisa proprio la notte del suo arrivo, il marito è scomparso e l'assassino ha rapito la loro bambina, Aprile, di nove anni. Su una parete della casa, una scritta tracciata col sangue della vittima: "Tu non farai alcun male". Aurora è certa che si tratti dell'opera di un killer che ha già ucciso in passato e che quella scritta sia un indizio che può condurre alla bimba, una specie di ultimatum. Ma nessuno la ascolta. Presto Aurora capirà di essere costretta ad agire al di fuori delle regole, perché solo fidandosi del proprio intuito potrà dissipare la coltre di nebbia che avvolge ogni cosa. Solo affrontando i demoni della propria mente potrà salvare la piccola Aprile ed evitare nuove morti...
Il viceispettore Scalviati Aurora era la migliore nel suo
campo, fino a quando la sua vita cambia improvvisamente dopo il duro conflitto
a fuoco che le provoca una brutta cicatrice sulla tempia. Dopo il forte trauma,
Aurora incomincia a soffrire di un grave disturbo bipolare, che non le consente
di gestire le sue emozioni. Le sue cure, sono quelle di ingerire delle pillole
prescritte da un medico radiato dall’albo, e di sottoporsi a delle cure
clandestine; in cui si sottoporrà all’elettroshock.
<<”Pensano che sia troppo pericoloso a causa
delle mie… condizioni generali.”
“Lei è stata ferita in modo piuttosto serio” fece
l’uomo. “Posso chiederle come è successo?
“Non ho intenzione di parlare di questo” [..] “Posso
chiederle come ha avuto il mio nome?” la incalzò lui. La ragazza alzò leggermente
una spalla. “Nella mia posizione ottenere certe informazioni non è poi così
difficile”
Per Aurora non ci sono dubbi: il killer non può avere aver
agito per un semplice istinto, ma spinto da altri omicidi. Per Aurora, quella
scritta è come un ultimatum per ritrovare la bambina scomparsa.
Ma nessuno da ascolto ad Aurora, ma l’amicizia con il suo
collega Bruno l’aiuterà a fidarsi del suo istinto, facendo qualsiasi cosa per
salvare la bambina e vederci chiaro su questa situazione. Ma ciò che si
scoprirà, non sarà affatto semplice.
“All’improvviso iniziarono le grida. Una voce
al femminile echeggiava nell’aria. Lamenti che sembravano provenire da tutte le
direzioni. Poi avvenne l’inaspettato. Su una parete iniziò a disegnarsi una
scritta che sembrava fatta di sangue. Le lettere comparvero una dopo l’altra,
formando una frase. Un particolare che non faceva parte del ricordo di quella
notte, e che non era mai apparso prima negli incubi di Aurora.
<Tu non farai alcun male>.
Aurora si sollevò sui gomiti di scatto, ingoiando
l’aria con avidità, come dopo una lunga apnea.”
Buona lettura!
Nessun commento:
Posta un commento
Lascia il tuo commento qui!