Recensione libro
"Duro da amare" di Anna Chillon
Scheda tecnica
Titolo: Duro da amare
Autore: Anna Chillon
Serie: #3 Trilogia pietre preziose
Genere: Rosa / erotico
Pubblicazione: 6 Giugno 2019
Formato: Kindle, copertina flessibile
Pagine: 413
Giovane e incauta, mi avventurai nel bosco dove trovai una casetta con un uomo rozzo che disprezzava gli esseri umani e si comportava come se possedesse tutto il tempo del mondo.Mi cacciò senza usare una parola, eppure io lassù ci tornai mettendo a rischio più volte la mia vita. Per lui, per quell’enigma da risolvere. Mentii, impugnai una pistola e sperimentai quel sesso che da scontro diviene un incontro. Scoprii anche che la sincerità può far male, ma è la sola strada per essere felici. Me lo insegnò lui, maltrattandomi, salvandomi e sequestrando ogni mia cellula, mentre nodo dopo nodo mi permetteva di dipanare la matassa della sua folle esistenza. Quante cose nascondeva quel silenzio?
Forse più di quante avrei potuto tollerare.
Certo più di quanto le parole avrebbero mai potuto esprimere.
Certo più di quanto le parole avrebbero mai potuto esprimere.
Ed eccomi qui a recensire “Duro da amare” il terzo capitolo
della Trilogia delle Pietre Preziose, trilogia erotica scritta dall'autrice Anna Chillon. In questo volume entriamo nel mondo di Agata e del suo
orso solitario Primo. Quello che ne risalta ad una prima impressione è la differenza oggettiva dei due protagonisti
appartenenti a due mondi totalmente differenti: Agata la classica figlia di
papà viziata e Primo, l’orso
solitario, muto e selvaggio che vive in una cascina tra i boschi. Cosa accomuna
i due? Apparentemente nulla, ma in realtà sono tanto simili quanto differenti. I
due si completano e sono il supplemento l'uno dell’altro. Leggendo, entreremo nel
loro mondo; un mondo sensibile, fatto di silenzi, assenzi e rumore; un mondo
parallelo di perversione che coinvolgerà tutte, in quanto insito in noi, ma
nascosto per paura dei pregiudizi e
delle convenzioni sociali. Agata risulterà alla fine la più forte tra i due, in
quanto lotta per ottenere ciò che vuole ma non egoisticamente, ma per sentirsi
libera e cancellare quelle convenzioni dettate dalla società in cui vive. Agata
insegnerà a tutte a non arrendersi, a lottare, ad avere una propria personalità
anche a costo di essere criticate e giudicate. Ma soprattutto a non affogare
quegli istinti sessuali ritenuti “peccato” dalla religione.
Primo è vittima di se stesso e del proprio passato e ha scelto il silenzio e la
solitudine come ribellione, finché non arriva lei…
"E' come un lupo solitario. - In che senso? - Agisce per sfamare se stesso senza sottostare alle regole del branco, sa cosa significa essere solo. Per questo è vulnerabile. E' per questo è forte"
Il romanzo è genere erotico, tutto lo collega ad esso, partendo dal linguaggio alle immagini esplicite di rapporti sessuali con
pratiche BDSM; ma al contrario degli altri due romanzi, è trattato in modo
diverso e “la violenza” che caratterizza tali pratiche, assume connotati e
significato differente. I protagonisti attraverso “la vertigine” dei sensi
scatenata da corde e attrezzi vari, scaricano quella rabbia repressa dalle
convinzioni e da quel passato opprimente, rendendoli liberi e vivi attraverso
il dolore, che pian piano si trasforma in piacere.
"Il forte sollievo e la forte umiliazione combinati insieme furono uno strano mix di emozioni. L'umiliazione a volte è espiazione, il sollievo è un piacere liberatorio, perciò l'una non escluse l'altra".
L’autrice riuscirà a farvi
emozionare e a farvi riflettere, e vi accompagnerà in un viaggio introspettivo
per capire cosa in realtà vorreste per voi stesse; parlo di quell’Io represso per
far piacere agli altri. Sviluppo della storia imprevedibile che vi lascerà
basite: chi la vittima e la sottomessa, chi il carnefice e il dominatore; chi
il ricco e chi il povero; chi il forte, chi il debole tra i due protagonisti? I ruoli se inizialmente vi sembreranno chiari e delineati, proseguendo nella
lettura, inizieranno a confondersi e a confondere voi lettori, fino al colpo
finale.
Descrizioni dettagliate nel descrivere la bellezza della
natura e del bosco; riuscirete a captare il fruscio delle acque del fiume che
scorre e in cui Agata per sbaglio vi ci si tufferà; amerete tutto del bosco,
dai profumi, agli odori ai “rumori” e sentirete il bisogno di rifugiarvi là, ad
assaporare la bellezza che la natura ci offre e che l’uomo distrugge.
"Era inebriante trovarsi nel cuore della natura incontaminata, profumata e selvaggia. Il bosco bastava a se stesso e non pretendeva nulla da me, se non il rispetto. Sapeva essere duro, ma mai fasullo,mai artefatto, mai fatuo..."
E alla fine scopriremo una realtà opposta a quello in cui abbiamo creduto di conoscere inizio lettura.
Scrivendo questa serie, l’autrice, delineando i tre
personaggi femminili differenti: Ambra, Giada e Agata ci invita a non mollare
mai e a lottare sempre per ciò che amiamo e desideriamo realizzare.
"Un'emozione che ci rendeva complici fino in fondo. Qualcosa che apparteneva esclusivamente a noi...che non si sarebbe mai fatta osteggiare dai non posso, da condizionamenti... uniti per gioco, per sostegno,per affetto . Uniti e liberi. Perché fossimo noi, e noi soltanto gli artefici del nostro destino".
LETTURA CONSIGLIATA AD UN PUBBLICO ADULTO E NON BIGOTTO
TRILOGIA PIETRE PREZIOSE:
- Giada - Un amore colpevole
- Ambra - Lui che ama a modo suo
- Agata - Duro da amare
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