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mercoledì 25 settembre 2019

Recensione "Artemis: la prima città sulla Luna" di Andy Weir, Newton Compton Editori


Recensione

Artemis: la prima città sulla Luna di  Andy Weir 
Newton Compton Editori





Scheda tecnica

TitoloArtemis: la prima città sulla Luna
Autore: Andy Weir 
Editore: Newton Compton Editori
Genere: Fantascienza
Pagine: 382
Formato: Kindle e copertina rigida
Pubblicazione: 16 Novembre 2017
Jazz Bashara è una criminale. O qualcosa di molto simile. La vita su Artemis - la prima città costruita sulla Luna - può essere davvero difficile a meno di non essere molto ricchi. Ma Jazz non ha un sostanzioso conto in banca e si deve barcamenare tra piccole truffe e contrabbandi occasionali, visto che con il suo stipendio ufficiale riesce a malapena a pagare l'affitto e deve saldare i debiti accumulati. Così, quando le si presenta l'opportunità di mettere a segno un grosso colpo che le consentirebbe di sistemarsi una volta per tutte, Jazz, nonostante gli evidenti rischi, decide di non tirarsi indietro. La ricompensa è una cifra da capogiro, ma l'impresa si rivela più pericolosa del previsto. Jazz si ritrova invischiata in una spirale di intrighi e cospirazioni letali. E a quel punto la sua unica possibilità di salvezza sarà rischiare il tutto per tutto, anche sapendo che la posta in gioco è il destino stesso di Artemis...
Il primo romanzo dell'autore, "The Martian", è uno dei miei romanzi preferiti e quindi ero veramente curiosa di leggere questa sua nuova opera. Come la maggioranza, non credo sia stato all'altezza del precedente ma è comunque riuscito a conquistarmi sin dalle prime pagine e portarmi in un incredibile avventura sulla luna in compagnia di Jazz, la protagonista.
Jazz è una ragazza forte, determinata, furba, tenace e intelligente che per mantenersi fa il corriere e contrabbanda cose di ogni genere, anche se i soldi sembrano non bastare mai e "vive" in una stanza dove ha a malapena lo spazio per sdraiarsi, senza niente, ma sogna di cambiare vita e vivere finalmente dignitosamente.
Fin da quando era bambina ha sempre vissuto ad Artemis, la prima città sulla Luna, ed è decisa a non abbandonare quella che per lei è ormai la sua casa. 
L'occasione le si presenta quando un suo cliente Trond Lamdvok, un uomo d'affari, le propone un incarico davvero molto pericoloso, durante il quale potrebbe rischiare di essere catturata e deportata sulla terra, ma molto ben pagato. Il sogno di cambiare vita sembra sempre più vicini e Jazz, pur consapevole dei molteplici rischi, decide di accettare.
La missione non va come previsto e saranno in molti a farne le spese, Jazz compresa, che vedrà più volte la sua vita in pericolo, non saprà più di chi fidarsi e dovrà quindi vivere nell'ombra.
Quello che amo dei libri di Weir è la sua capacità di unire una bella narrazione e disavventure della protagonista con dettagli tecnici, in questo caso sul mondo di Artemis e su tutte le varie accortezze che bisogna avere e le difficoltà che si incontrano nel vivere in una città sulla Luna. Il romanzo è pregno di nozioni e spiegazioni, alla portata di tutti, anche chi non è molto ferrato sull'argomento, che (a mio avviso) vanno  ad arricchire il romanzo, anche in quei punti in cui risulta parecchio specifico e descrittivo, senza mai essere pesante o noioso e questa non è una cosa da dare per scontata e da tutti.
Il worldbuilding è veramente ben pensato e descritto in maniera impeccabile, tanto da far venir voglia di essere anche noi uno dei tanti turisti in visita alla scoperta del mondo di Artemis. Weir in questa storia si cimenta nel dar voce ad un personaggio femminile ed ha fatto secondo me un ottimo lavoro e senza cadere nei soliti cliché ma plasmando invece una ragazza molto forte e decisa su quello che è il suo obiettivo.
L'autore anche in questo romanzo ad una parte molto tecnica combina un personaggio molto ironico ed irriverente che si sposa alla perfezione a questo genere di storia. A tutto questo unisce temi come il rapporto padre figlia, la disabilità, ed un pizzico, proprio piccolo, di amore ma senza mai essere stucchevole o fuori luogo. La narrazione e lo stile dell'autore sono molto fluidi e scorrevoli, catturano e coinvolgono dalla prima pagina all'ultima in un'avventura in cui i colpi di scena non mancheranno. Una storia e un mondo di cui, voltata l'ultima pagina, sentirete la mancanza, descritto alla perfezione in ogni suo dettaglio, l'autore non ha lasciato veramente niente al caso.
Se siete alla ricerca di un bel fantascientifico io ve lo consiglio. 

Recensione di Diary of a reader


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