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martedì 3 aprile 2018

Spazio nuovi autori; recensione del romanzo "Le tenebre dell'anima" di Luigi Angelino


SCHEDA TECNICA

 
Titolo: Le tenebre dell'anima
Autore: Luigi Angelino
Editore: Cavinato
Pagine: 636
Pubblicazione: 16 Maggio 2017
Formato: Cartaceo
 
Valutazione
 
" ... gli erano capitati troppi inspiegabili episodi , forse su di lui incombeva un progetto unitario di una forza sconosciuta, forse gli eventi della sua vita , così diversi e lontani fra loro , avevano in realtà una trama comune, tessuta dal medesimo regista..."

La trama del romanzo è semplice, fantastica, innovativa.
Semplice in quanto racconta la vita di Mirko Ravella un bambino diventato adulto  attraversando vicissitudini che deviano il corso del suo destino; vicissitudini dolorose che incidono  la sua anima dividendola in due parti e facendo vivere in un solo corpo  le due nature dell'animo umano, quella buona e quella malvagia; esse scindono la sua personalità in due parti contrapposte che  prendono possesso del suo corpo, fino a trasfigurarne l'aspetto. Fantastica in quanto fatti realmente accaduti, accompagnano la crescita di Mirko, attribuendone cause ed effetti inventati e fantastici, come lo tsunami che il 26 Dicembre distrusse la Thailandia, le coste dell’India e dello Sri Lanka, causando ovunque morte e distruzione. Innovativa in quanto l’autore Luigi Angelino, “costruisce” la vita di Mirko attraverso “la teoria dei quattro elementi naturali” nata nell’antica filosofia greca con Anassimene di Mileto che affermava che la realtà è formata da Terra, Aria, Acqua e Fuoco che possono creare ma anche distruggere.
Partendo dai quattro elementi, l’autore suddivide i capitoli in quattro parti:
- l’Aria, l’elemento che rappresenta l’energia della vita, la leggerezza dell’età di Mirko, quel bambino che giocava con la sabbia e il suo secchiello blu; quel bambino diligente a scuola nonostante la sofferenza per la lontananza del padre attanagli la sua anima, cercando pace e rifugio nella Confraternita della Vera Luce, ossia la confraternita dei seguaci di Lucifero.
“lascia stare le paure, i timori che sono comprensibili e leggi dentro di te. Non ti senti chiamato da uno strano fato? Non vorresti evadere da questa strana vita? Quello che deve veramente contare è ciò che vuoi tu”;
- l 'Acqua, l’elemento liquido che rappresenta il movimento e lo scorrere della vita di Mirko che cresce, termina il ciclo scolastico e intraprende la carriera militare in Marina come ufficiale. Diventa in breve tempo Capitano, assumendo via via maggiori responsabilità sia sul lavoro che all’interno della confraternita.
“Si sente come se fosse travolto da un tornado, da una forza irresistibile capace di travolgere la sua esistenza per condurlo in quella direzione”;
- Il fuoco rappresenta lo stato energetico, la temperatura, la trasformazione della vita e il raggiungimento di Mirko al terzo livello di conoscenza nella Confraternita; la sua trasformazione come prescelto di Lucifero sta per giungere al culmine.
"Tutte le profezie prevedevano che l’Anticristo avrebbe operato nell’apparenza di un essere umano…non si tratta dell’incarnazione divina…ma la possessione demoniaca di un uomo”.
Queste sono le pagine più crude e violente di tutto il romanzo; pagine in cui la sua personalità malvagia si manifesta in tutta la sua cattiveria. Una parte che potrebbe disturbare la sensibilità di molti credenti, ma vi assicuro che l’eleganza espressiva dell’autore vi catturerà.
Ma come accade nella vita di ciascuno di noi, si giunge ad un punto in cui il richiamo alle origini, alla normalità, diventa realtà. E' il caso di Mirko nell’ultima parte del romanzo rappresentata dall’elemento Terra, lo stato solido dell’esistenza, della vita primordiale, della stabilità. Cerca così di sfuggire al suo tremendo destino, perché in fondo, nella lotta tra il bene e il male, nella vita di ciascuno di noi, trionfa il bene e l’amore; questo secondo me è il messaggio che l’autore vorrebbe inviare ai suoi lettori.
“… si sente diverso da prima …avverte che quella sconosciuta che l’aveva guidato verso traguardi inimmaginabili, lo abbia abbandonato. Le immagini del suo passato si susseguono in maniera confusa nella mente e molti ricordi appaiono come appartenuti ad un’altra persona…”
Il romanzo è un viaggio onirico ma allo stesso tempo tangibile, in quanto Mirko percepisce informazioni su ciò che accadrà nel suo immediato futuro; è un viaggio introspettivo in cui il personaggio analizza la sua anima e cerca di opporsi ad essa.
“ ...la sua mente vive una vita propria. Si ritrova da bambino sulla spiaggia di Ascea mentre costruisce un castello di sabbia; il prof fa lezioni di matematica…una donna morta con il petto squarciato …nel corso della sua seduta di laurea…Immagini della sua vita passata si mescolano e si confondono nella mente di Mirko, formando strane combinazioni e assumendo la consistenza di una sequenza cinematografica”.
Quanti di noi sarebbero in grado di sfuggire al proprio destino beffardo e crudele?  Dipende realmente dalla nostra volontà?
Che dire di questo romanzo? Ineccepibile nella forma, nella struttura e nella sintassi . Nessuna sbavatura, nessun errore sintattico. Finale inaspettato e sorprendente. Molto bella la struttura a forma di diario atta a coinvolgere il lettore agli eventi che accadono a Mirko, a farli gioire e soffrire insieme.
Tutti elementi che rendono il romanzo un’ottima lettura.
Buona lettura!!!




 

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