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mercoledì 7 giugno 2017

Premio Campiello 2017

Premio Campiello 2017, i cinque libri finalisti



I cinque finalisti della 55 edizione del Campiello 2017, uno dei premi letterari più conosciuti e più ambiti, raccontano storie forti e coinvolgenti, che ci conducono al di là del tempo.
Da leggere senza alcun dubbio.


1) La città interiore di Mauro Covacich (La nave di Teseo)

Un libro che ripercorre la storia di una famiglia e di un bambino che si ritrova a rivivere la stessa immagine a distanza di tempo.
È il 4 aprile 1945. Quel bambino sta trasportando una sedia tra le macerie della città liberata dai nazifascisti ed è diretto al comando alleato, dove lo attende suo padre – dal cognome vagamente sospetto, Covacich – sottoposto a un interrogatorio. E quella sedia potrebbe scagionarlo.
Sempre Trieste, 5 agosto 1972. I terroristi di Settembre Nero hanno fatto saltare due cisterne di petrolio. Un bambino, Mauro Covacich, tra le gambe di suo padre (il bambino che trascinava la sedia ventisette anni prima nella Trieste liberata), contemplando le colonne di fumo dalle alture carsiche sopra la città, chiede: “Papà, semo in guera?”. Emozionante.


2) Qualcosa sui Lehman di Stefano Massini (Mondadori)
Il romanzo racconta la storia dei fratelli ebrei tedeschi Lehman, del loro arrivo negli USA, a metà Ottocento, e della fondazione della loro banca americana, catastroficamente fallita nel 2008, dando il via al crack dell'economia mondiale. Con una scrittura sorprendentemente tridimensionale, Massini racconta la storia di tre fratelli e di una famiglia messa in scena di padre in figlio, fra fidanzamenti, riti ebraici, incendi e formidabili intuizioni economiche: a partire dall'apertura di un piccolo negozio di stoffe in Alabama, per consolidarsi fino a gestire i fondi pubblici per la ricostruzione del sud devastato dalla guerra di Secessione. Poi sono gli anni della ferrovia e del petrolio. E poi ancora fino all'ascesa dei nuovi sistemi di potere economico-finanziario.


3) La notte ha la mia voce di Alessandra Sarchi (Einaudi)
La prima cosa che arriva di Giovanna è la voce: argentina, decisa, sensuale. Fa pensare a qualcuno che avanzi sulle miserie quotidiane come un felino. Ecco perché, fin da subito, l'io narrante la battezza Donnagatto, sebbene Giovanna sia paralizzata, proprio come lei. Al contrario di lei, però, rivendica il diritto a desiderare ancora, sfidando l'imperfezione del mondo. La Donnagatto nasconde un segreto, e forse ha trovato una persona cui confessarlo, consegnandole la propria storia. Una storia dove è solo apparente il confine tra la condanna e la grazia.


4) L'arminuta di Donatella di Pietrantonio (Einaudi)
Storia di abbandono e di silenziosa ricerca della verità. La protagonista è una ragazzina costretta a lasciare quelli che aveva creduto genitori e a ritornare alla famiglia d’origine.
Ma la  maternità, non è sempre da tutte accettata e non tutte  sappiamo accedere alle emozioni. Accogliamo la vera madre, vorremmo regalarle parole che nessuno le ha offerto.
In quel silenzio che appare ostile cogliamo la tragedia di una vita logorata dalla quotidiana lotta per la sopravvivenza.



5) La ragazza selvaggia di Laura Pugno (Marsilio)
 "La ragazza selvaggia"è il quinto romanzo di Laura Pugno; racconta il dramma della famiglia Held - la madre alienata dopo la sparizione della figlia adottiva Dasha e l'incidente in seguito al quale Nina, la gemella, vive in stato vegetativo; sul buio di Nicola Varriale, il cui padre generoso ed entusiasta - socio di Held in affari con la riserva naturale sperimentale di Stellaria - si è gettato ubriaco dal balcone; sul buio, finalmente, della protagonista Tessa, biologa, che vive in un container ai margini della riserva conducendo osservazioni e studi: una donna che ormai "abita la solitudine come un altro corpo". A lei toccherà la sorte di ritrovare casualmente Dasha, vissuta anni nel bosco e ormai del tutto selvaggia. Ci interroga, questo romanzo che può essere descritto come una storia di revenant, o il racconto d'un groviglio di vite umane osservato con una compassione senza lacrime. Ci interroga su che cosa è - attorno a noi, in noi - ciò che chiamiamo "natura"; sui confini tra l'umano e l'animale; sul senso di legami familiari frutto di scelte, o del caso, e non della carne.


Tutti libri da leggere e non perdere l' occasione per farlo. Per ulteriori informazioni o acquistare i suddetti libri, cliccate qui:

Il vincitore lo potremmo conoscere Sabato 9 settembre a Venezia sul palco del Teatro La Fenice, scelto da una  Giuria di  Trecento Lettori anonimi. Forza allora tutti a leggere!
EMANUELA CASSONE















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