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venerdì 21 settembre 2018

Recensione libro "Scrivere è un mestiere pericoloso" di Alice Basso , edito Garzanti, su Amazon

Recensione libro
Scrivere è un mestiere pericoloso di Alice Basso 
edito Garzanti
su Amazon



Scheda tecnica

Titolo: Scrivere è un mestiere pericoloso
Autore: Alice Basso
Editore: Garzanti
Pubblicazione: 20 Aprile 2017
Pagine: 339
Formato: Kindle e copertina flessibile
Genere: Narrativa contemporanea



Vani è una donna molto particolare: ama stare con se stessa, odia le festività, non ha un buon rapporto con la sua famiglia, ama il suo stile unico e il vestiario di colore nero, ama la musica ma soprattutto i suoi libri. Con la passione per la lettura avuta fin da bambina ne crea un lavoro, che non è quello di scrittrice emergente ma di ghostwriter in una casa editrice sporgente. Il suo lavoro la fa rimanere nella penombra, ed imparando lo stile della mano degli scrittori di successo, riesce ad inquadrare una persona solo tramite un espressione del viso o una parola.
“Deve essere terribile specchiarsi tra trent’anni negli occhi di mamma e non riconoscervisi. Leggervi è l’amara verità, e cioè di non poter essere accettati per quel che si è, ma di dover vivere nella menzogna con la propria stessa madre"
Questa volta, deve scrivere un ricettario dal racconto della cuoca della grande famiglia torinese: i Giay Marin. Vani non è una donna pratica con i fornelli, e per questo si fa aiutare dal suo amico (e anche capo) commissario Berganza; ma soprattutto grazie alle citazioni di vari scrittori, tutto sembrerebbe andar bene.
Tace.
Taccio.
- Un ricettario- dico alla fine
Tace ancora.
Taccio ancora.
- Un ricettario -
- Un ricettario narrativo -
- Ma pur sempre un ricettario -
- Già -
- Enrico - 
- Sì? -
- Ti stai divertendo?-
La serpe finge di no, ma come attore fa schifo. […] Il punto è questo: il crotalo sa che, se c’è una cosa al mondo nella quale sono negata, ma non solo negata, sideralmente negata, clamorosamente, sconvolgentemente negata, quella è cucinare”
 Ma… come sempre accade… l’imprevisto arriva sottoforma di una rivelazione sconvolgente  da parte dell’anziana cuoca che confessa…
 Berganza lascia i fornelli e le indagini vengono riprese dopo tanti anni, ma qualcosa non quadra e nemmeno Vani riesce a capirlo subito.
“Scrivere è un mestiere pericoloso” è un altro libro di Alice Basso autrice del romanzo “L’imprevedibile piano della scrittrice senza nome” (che spero di leggere prossimamente). La simpatia di Vani è stata la prima cosa che mi ha colpito fin da subito, sia in maniera positiva che negativa. Essendo il primo libro, all’inizio la sua “allegria” esagerata disturbava la mia lettura, ma pagina dopo pagina, ha iniziato ad attirare la mia attenzione e curiosità, fino a diventare una mia amica, anzi, la mia migliore amica.
 Che dire, me ne sono davvero innamorata!
Trentanove anni, bello come il sole, barbetta di tre giorni, capello eternamente scompigliato da bohèmien nonchalant, e, incidentalmente, mio ex fidanzato. Mollato dalla sottoscritta dopo una sordida vicenda concernente, fra le altre cose, la simulazione di un amore travolgente (sua), lo smascheramento (mio) di un’abilissima manovra per usarmi (sua), e una doverosa eclatante vendetta (mia) […] Ma, per quel che mi riguarda, una decisione presa, è una decisione presa. La vita è troppo breve per rileggere lo stesso libro, specie se sai già che finisce di merda”
Altre caratteristiche particolare di questo libro sono i dialoghi secchissimi, il descrivere con i minimi particolari la scena che si sta svolgendo e i pensieri troppo ad “alta voce” della protagonista.
Scruto il profilo di Cinzia, che sta sempre fissando il monitor.
Fa un sorrisetto affettato, come quando ti sdilinquisci ostentatamente davanti allo scarabocchio di un bambino per far contenta sua madre.
- Be’, certamente è un ottimo punto di partenza, - sorride magnanima.
- Un punto di partenza. - 
- Per farlo diventare un libro vero - 
La guardo.
Mi guarda.
Sorriso radioso.
Suo.”
Sono sicura che questo libro vi farà trascorrere delle belle serate allegre, serene e spensierate in compagnia  della protagonista… un po’ troppo… schietta. Vorrei tanto possedere  anche  io questa qualità ed essere così schietta come lo è lei!

Buona lettura!


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