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giovedì 20 settembre 2018

Recensione libro "Gli ultimi passi del Sindacone" di Andrea Vitali, edito Garzanti , Amazon

Recensione libro 
Gli ultimi passi del Sindacone di Andrea Vitali
Garzanti
Amazon

Gli ultimi passi del Sindacone di [Vitali, Andrea]




Scheda tecnica 

Titolo: Gli ultimi passi del Sindacone
Autore: Andrea Vitali
Editore: Garzanti
Pagine: 239
Pubblicazione: 6 Settembre 2018
Formato: Kindle e copertina rigida
Genere:  Narrativa contemporanea
“Gli ultimi passi del Sindacone” è l’ultimo romanzo scritto da Andrea Vitali e pubblicato nel settembre 2018. In questo romanzo ci troviamo in una piccola cittadina sul lago di Como, Bellano, nel periodo dell’immediato dopoguerra, luogo in cui la vita sembra scorrere lenta e monotona.

Attilio Fumagalli ha cinquant’anni, soffre di obesità androide, è sposato con Ubalda, non ha figli ed esercita la professione di ragioniere. Ma il Fumagalli è molto di più: dopo essersi dato alla politica nelle file della Democrazia Cristiana e dopo aver sfruttato il giro della propria clientela, è riuscito a farsi eleggere sindaco di Bellano. La sua massiccia corporatura, alquanto buffa ed asimmetrica, ha permesso al Fumagalli di ottenere il nomignolo di Sindacone. 
 … era un uomo pingue. Obesità androide, il grasso ce l’aveva tutto attorno all’addome. Era alto poco più di un metro e sessanta e poggiava su gambe corte e sode che terminavano in un paio di piedi piccoli e soprattutto diversi uno dall’altro…Sin da giovane il Fumagalli aveva fatto pace col fisico di madre natura l’aveva dotato, conquistando col tempo un’armonia che gli consentiva di essere disinvolto, misurato, a volte addirittura elegante.
L’attività istituzionale da sindaco non lo occupa più di tanto: qualche formalità, poche questioni importanti e le riunioni della giunta comunale ogni due mesi.  Ultimamente, però, il Sindacone ha cambiato il suo modo di lavorare, convocando la giunta ogni dieci giorni, se non addirittura ogni settimana. Ad ogni riunione si discute soltanto di uno o due ordini del giorno, trattenendo i componenti della giunta per massimo una mezz’ora. Ma oggi, 22 dicembre 1949, il Fumagalli ha superato ogni limite: ha indetto una riunione proprio la sera della Vigilia di Natale. Non vi saranno ordini del giorno da discutere, ma ci saranno solamente gli auguri di Natale da scambiarsi.
Tutti i componenti della giunta sono piuttosto scossi ed infastiditi da questa riunione così scomoda ed incongrua. Non appena ricevono la comunicazione tramite mezzo postale, non mancano imprecazioni e scongiuri verso il Sindacone. A qualcuno, addirittura, viene il sospetto che sotto si nasconda qualcosa.
Il primo ad essere raggiunto dall’invito fu il pizzicagnolo Amelio Stoppani. In seno alla giunta si occupava di problemi inerenti alla viabilità, altisonante carica che in pratica si esauriva nell’attendere al decoro di strade e contrade e alla manutenzione delle mulattiere”.
Ersilio Allegretti, con delega agli affari del turismo, fu il secondo a ricevere il biglietto”.
 …il geometra Enea Levore, un magrone dalla barbetta rada che trasmetteva ingiustamente un0idea di scarsa igiene, fu il terzo a sapere e sentì subito puzza di bruciato”.
“La maestra Pericleta Beregini si occupava di cultura, poca come le finanze che le mettevano a disposizione. Sognava una biblioteca stabile e ricca di titoli che avrebbero educato la gioventù al bello e al buono, ma ogni sua proposta veniva rimandata alla giunta successiva”.
“…il vicesindaco Veniero Gattei, assessore al bilancio con delega alla firma. Tra i componenti della giunta era il più giovane, senza dubbio il cervello più agile e fantasioso della compagnia. Ragioniere malgrè soi, stava godendo la licenza matrimoniale”.
Nonostante tutto, il 24 dicembre, poco prima delle diciannove, tutti i componenti della giunta abbandonano le proprie abitazioni per recarsi alla tanto agognata riunione.
Ma cosa si nasconde dietro a tutto ciò? Cosa passa per la mente del Sindacone? Di sicuro, dietro a tale assurda richiesta si cela un arcano ancora più grosso…
L’ultimo romanzo di Andrea Vitali permette al lettore di entrare a tutto tondo dentro la piccola cittadina di Bellano, nel lontano 1949. Con poche pennellate di parole, Vitali riesce a dar vita ad una storia fuori dal comune ed un pochino surreale, popolata da personaggi bizzarri e con nomi davvero bislacchi. Eppure sono proprio i personaggi ad essere il punto di forza del racconto: tutti mostrano un carattere tridimensionale ed incisivo ed hanno tutti un ruolo attivo nell’evoluzione degli eventi. La storia ruota attorno ad una richiesta di riunione per la giunta comunale alquanto insolita, che deve tenersi proprio la sera della Vigilia di Natale. Dietro ad una richiesta così sfacciata deve, per forza, nascondersi qualcos’altro. Attraverso inganni, tranelli, vecchi ricordi e misteri provenienti dal passato, i nostri protagonisti porteranno a galla una verità ben più amara.
La penna di Vitali è leggera ed ironica e con uno stile asciutto e ritmato riesce a creare una storia bizzarra, ma allo stesso tempo veritiera e reale. Una lettura scorrevole, intrigante, a tratti persino divertente. Non aspettatevi grandi colpi di scena o delitti efferati: sono proprio la naturalezza e la semplicità del racconto a catturare l’attenzione del lettore.

A cura di Flavia Pigliacelli


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