SCHEDA TECNICA
Titolo: La felicità ha i tuoi occhi
Autore: Chiara Trabalza
Editore:PubMe
Pagine: 268
Pubblicazione: 18 Gennaio 2018
Formato: Kindle; copertina flessibile
Valutazione
Alle donne ferite e umiliate che lottano e non si arrendono.
Alle donne che vanno avanti da sole, con coraggio.
Alle donne che raccolgono i frammenti del loro cuore
e rimettono insieme i pezzi della loro esistenza.
Sara , la
protagonista del libro, scappa dalla propria città, scappa da Stefano e dal suo
amore violento, scappa da se stessa e si rifugia a Napoli a casa della zia e
della cugina. Ha paura che la situazione sfugga di mano e che Stefano degeneri in azioni brutali, e vuole riprendere in
mano la sua vera essenza, il suo vero Io.
Inizia a
lavorare nel ristorante della zia, convinta che il lavoro la possa tenere
lontana dai suoi tristi pensieri ,ma la minima sciocchezza, anche se banale
come un piccolo rumore la fa sobbalzare.
Conosce Michele il pasticcere del ristorante, un uomo burbero, antipatico,
triste; il classico uomo da cui stare lontane, eppure, c’è qualcosa in lui che
l’attira…ma cosa? Lei così solare e allegra, lui burbero e cupo. Cosa avranno
in comune? E poi Sara non aveva promesso a se stessa di voler restare lontana dagli uomini?
Libro
intenso ed emozionante, scritto con un linguaggio semplice e pulito che tratta
una tematica molto importante: la violenza dell’uomo nei confronti della donna;
l’amore sbagliato che sfocia nell’omicidio sia fisico che psichico. Sara è
l’esempio di tutte le donne sfruttate, picchiate e umiliate da coloro che
invece avrebbero dovuto proteggerle; Sara è l’esempio della forza della donna
che dopo aver superato un primo momento da sindrome di “crocerossina”,
comprende che deve allontanarsi per salvare se stessa. Sara ce l’ha fatta; Sara
ha continuato a credere all’amore e alla sua esistenza, nonostante tutto.
"Volevo cominciare una nuova vita , volevo tornare ad essere me stessa e soprattutto volevo ritornare a sorridere".
Dall’altro
lato c’è Michele, l’uomo ferito ed abbandonato dalle donne della sua vita;
l’uomo che non crede più a nessuna forma d’amore; l’uomo che crede di non
meritare amore.
"Io che ero un lupo solitario,io che non appena finiva il mio turno di lavoro scappavo via senza mai fermarmi a fare due chiacchiere con gli altri, io che lavoravo meglio da solo, in silenzio, con i miei ritmi precisi e i miei tempi impostati, avrei avuto al mio fianco un tornado pieno di lentiggini, dalle unghie perfette e dalla lingua troppo lunga".
Un connubio
di sentimenti, un alternarsi ed incrociarsi
tra paura, amore e delusione.
Chiara
Trabalza, l’autrice è riuscita in questo romanzo a parlare d’amore, di passione
e sofferenza, senza eccessi nell’uso di una terminologia che avrebbe potuto
offendere la sensibilità di qualcuno o sminuire la tematica violenza sulla
donna.
La storia viene raccontata da un doppio punto di vista: il punto di vista di Sara e quello di Michele; l’inizio di ogni capitolo, infatti è contrassegnato dai loro nomi.
La storia viene raccontata da un doppio punto di vista: il punto di vista di Sara e quello di Michele; l’inizio di ogni capitolo, infatti è contrassegnato dai loro nomi.
Un romanzo
reale, veritiero, alleggerito dalla capacità narrativa dell’autrice di attirare
il lettore nella forza di vivere e di amare di Sara e trasmetterla attraverso
la lettura.
Io spero che
leggendo il romanzo, molte donne aprano gli occhi e decidano di denunciare e
fuggire dall’uomo violento, in quanto come dice Erma Metal nella canzone :
“L’amore non
colpisce in faccia mai”.
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