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venerdì 22 dicembre 2017

Recensione: Come Dio Comanda di Niccolò Ammaniti

 
 
 SCHEDA TECNICA

 
Titolo: Come Dio Comanda
Autore: Niccolò Ammaniti
Editore: Einaudi
Pagine: 547
Pubblicazione: 17 Marzo 2015
Collana: Stile Libero big
Formato: Kindle; copertina flessibile; copertina rigida
 
Valutazione



Il romanzo di Niccolò Ammaniti, "Come Dio Comanda" è un romanzo di forte impatto psicologico ed umano in quanto tratta tematiche sociali alquanto complicate e difficili: parliamo di alcolismo, violenza, vita sregolata, rapporto difficile padre - figlio.
I protagonisti sono Rino e Cristiano, padre e figlio, che vivono soli e cercano di sopravvivere alla ben meglio vivendo una unicita' fatta di soprusi e violenza. Vivono a Varrano  e si potrebbe dire che Rino non sia un padre perfetto e non cerca di inculcare al figlio una vita sana...anzi...Cristiano sin da piccolo è succube e vittima delle violenze domestiche del padre sotto effetto d'alcool e costringe il figlio ad una condotta morale a dir poco discutibile.
"Un pugno. Uno piú forte. Un altro. La porta sussultava sui cardini, ma non si apriva. Rino era andato in camera, aveva preso la pistola e aveva sparato contro la serratura. Ma quella non si era aperta. Aveva solo prodotto un botto assordante che aveva rintronato Cristiano per mezz’ora.
Una cosa buona c’era stata: Cristiano aveva imparato che è una stronzata quella che si vede nei film, dove se spari alle serrature le porte si aprono.
Alla fine suo padre l’aveva presa a calci. L’aveva sfondata urlando e strappando pezzi di legno con le mani. Quando era entrato nel bagno aveva dato un pugno allo specchio e le schegge erano finite dovunque e lui si era aperto una mano ed era rimasto un sacco di tempo a sgocciolare sangue seduto sul bordo della vasca, fumandosi una sigaretta".
 I loro unici amici sono due balordi Quattroformaggi, rimasto segnato a seguito di un incidente avuto con l'alta tensione e Danilo Aprea, lasciato dalla moglie a seguito della perdita della loro bambina.
A causa di mancanza di soldi, Rino organizza una rapina ad un bancomat illudendosi di poter cambiare vita.
Ma non sempre i piani vanno secondo le tue prospettive.
 Gli avvenimenti della vita sono inaspettati e terribili e a pagarne le conseguenze sono sempre "le vittime sacrificali". 
La loro strada purtroppo viene percorsa da una giovane ragazza con un motorino che accoglie e fa sue le colpe di Rino... e molte vite vengono stravolte.
"Tu sei troppo giusto, Signore, perché io possa discutere con te; ma vorrei solo rivolgerti una parola sulla giustizia. Perché le cose degli empi prosperano? Perché tutti i traditori sono tranquilli? Tu li hai piantati ed essi hanno messo radici, crescono e producono frutto; tu sei vicino alla loro bocca, ma lontano dai loro cuori".
 
Ger 12,1-2
.Immagine correlata

Un libro a dir poco sconvolgente, in cui l'equilibrio psichico del lettore potrebbe subire degli scossoni. Non sempre le decisioni del padre vengono da me compresi e capiti; non sempre riesco a mettermi nei suoi panni.
Violenza dopo violenza, incomprensioni dopo incomprensioni; tanta rabbia e tanto dolore.
Le tematiche trattate da Ammaniti sono forti : alcool e violenza sessuale.
Anche il linguaggio usato dai personaggi non  è sempre pulito, anche se con poche bestemmie.  Ma trattasi di un linguaggio chiaro e diretto che colpiscono ed interrogano il lettore conducendolo alla riflessione.
I ricordi si affacciano al presente a seguito di scelte prese con forza e rabbia. 
Ma da tanta violenza e tanto dolore, ne scaturisce il perdono, un sentimento che circonda e racchiude tutto il romanzo, in una bolla di speranza e di Vita. Perdono del figlio nei confronti del padre; perdono del padre nei confronti della vita; perdono che nasce dalla violenza sessuale come un fiore appena sbocciato.
Varie sono le emozioni e le sensazioni scaturite dalla lettura di questo romanzo; sensazioni che non riesco a decifrare e a raccontare, ma che mi hanno lasciato addosso una bella sensazione scaturita alla fine della lettura. 

Gli darei piu' di 10 come voto, ma in base a cio' che la valutazione del blog richiede, dò cinque stelline.
Consiglio la lettura del romanzo a tutti coloro che amano le storie forti; a tutti coloro a cui non dà fastidio un certo tipo di linguaggio comune e popolare; a tutti quelli che credono nella redenzione e nel perdono; a tutti coloro che credono che dall'inferno si potrebbe risalire al Paradiso solo credendo a qualcuno o a qualcosa di superiore a noi.
Buona lettura
 
RECENSIONE SCRITTA DA LA CHICCA


















1 commento:

  1. Ottima recensione. Rende giustizia della crudezza e tentata redenzione dei personaggi soli di questo libro

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