Autore: Antonio Manzini
Editore: Sellerio editore Palermo
Pubblicazione: 31 Agosto 2017
Pagine: 285
L’ombra di
un misterioso omicidio si cela su Aosta; il vicequestore
Rocco Schiavone e la sua “colorita” squadra si ritrovano ad
indagare sul ritrovamento di un cadavere di un transessuale
nel fiume.
Rocco Schiavone e la sua “colorita” squadra si ritrovano ad
indagare sul ritrovamento di un cadavere di un transessuale
nel fiume.
"Il viso del cadavere era gonfio. Ma la cosa che più colpiva erano le
labbra. Sembravano due salsicce. Gli zigomi sporgenti parevano
nascondere sottopelle due mandarini, al contrario del naso che era
innaturalmente piccolo e schiacciato. Fumagalli sbottonò la
camicia a fiorellini. Al terzo bottone apparve la stonatura.
Il cadavere aveva due seni grossi e violacei. Fumagalli si chinò a
osservare il corpo nudo. Cominciò ad esaminare gli occhi e con
l’ausilio di una penna cercò di aprirgli la bocca. Poi abbassò di poco
gli shorts.
«Abbiamo un M to F».
«Un trans?».
«Direi di sì»."
La vittima
viveva in un appartamento che i poliziotti durante una perquisizione trovano
completamente vuoto in quanto qualcuno li aveva anticipati per far sparire le tracce con molta cura…
Ma quali tracce in realtà?
Tutto lo
stabile appartiene ad un unico e inquietante proprietario,
e i vicini non risultano molto utili nell’aiutare le indagini, cosa c’è
dietro la facciata di quella misteriosa palazzina?
Quando anche
il giudice Baldi decide di interrompere le indagini su e i vicini non risultano molto utili nell’aiutare le indagini, cosa c’è
dietro la facciata di quella misteriosa palazzina?
questa misteriosa uccisione , Schiavone inizia a sospettare il
coinvolgimento dei servizi segreti ma comunque il caso viene
archiviato come un omicidio senza importanza.
Il
vicequestore decide allora di procedere a modo suo e si ritrova
ad indagare contemporaneamente sul ritrovamento di un
cadavere nelle campagne romane.
Il caso lo
coinvolge personalmente perché è legato alla sete di ad indagare contemporaneamente sul ritrovamento di un
cadavere nelle campagne romane.
vendetta del suo amico Sebastiano nei confronti di Enzo Baiocchi,
responsabile della morte della sua fidanzata Adele.
Cosa e chi si nasconde dietro a questi misteriosi omicidi?
Sebastiano avrà finalmente messo a tacere la sua sete di
vendetta?
Sebastiano avrà finalmente messo a tacere la sua sete di
vendetta?
Un libro
scritto da uno specialista così come Antonio Manzini che
riesce ad intrecciare e ad incastrare vari elementi come le ombre
del passato di un poliziotto romano trapiantato ad Aosta e la
solitudine di un figlio sedicenne trascurato dai genitori;
"L’avessero pure spedito in un’altra città. Per lui che si trascinava la vita sulle spalle come una pesante fascina di legna era niente. Il trasloco? Due valigie e un cane".
incastrando come se fossero tessere di puzzle sentimenti come la
solitudine e la nostalgia, ne fuoriesce un capolavoro come il
romanzo " Pulvis Et Umbra ".
Siamo polvere e ombra quindi Pulvis Et Umbra Sumus sono le malinconiche parole di Orazio presenti nell'ode Carmina , delineano con efficacia la dura realtà della fine che tutti ci attende.
Ed è proprio collegandosi a queste malinconiche parole che Antonio Manzini vuole delineare l'aspetto psicologico dei suoi protagonisti : il vicequestore Rocco Schiavone intorpidito dal dolore della morte della moglie che a malapena accetta pensando di avere accanto il suo fantasma che non lo abbandona mai; è come se accettasse il suo duro destino; il ragazzo sedicenne amareggiato dalla mancanza dei suoi genitori ne subisce le conseguenze di tale mancanza.
Sara’ proprio accanto al ragazzo che Rocco trovera’ piacevoli
attimi di serenita’ che lo faranno finalmente sorridere.
Momenti di
fugace debolezza che a volte non gli permettono di riesce ad intrecciare e ad incastrare vari elementi come le ombre
del passato di un poliziotto romano trapiantato ad Aosta e la
solitudine di un figlio sedicenne trascurato dai genitori;
"L’avessero pure spedito in un’altra città. Per lui che si trascinava la vita sulle spalle come una pesante fascina di legna era niente. Il trasloco? Due valigie e un cane".
incastrando come se fossero tessere di puzzle sentimenti come la
solitudine e la nostalgia, ne fuoriesce un capolavoro come il
romanzo " Pulvis Et Umbra ".
Siamo polvere e ombra quindi Pulvis Et Umbra Sumus sono le malinconiche parole di Orazio presenti nell'ode Carmina , delineano con efficacia la dura realtà della fine che tutti ci attende.
Ed è proprio collegandosi a queste malinconiche parole che Antonio Manzini vuole delineare l'aspetto psicologico dei suoi protagonisti : il vicequestore Rocco Schiavone intorpidito dal dolore della morte della moglie che a malapena accetta pensando di avere accanto il suo fantasma che non lo abbandona mai; è come se accettasse il suo duro destino; il ragazzo sedicenne amareggiato dalla mancanza dei suoi genitori ne subisce le conseguenze di tale mancanza.
Sara’ proprio accanto al ragazzo che Rocco trovera’ piacevoli
attimi di serenita’ che lo faranno finalmente sorridere.
riconoscere il tradimento di chi gli è accanto.
Libro
scritto in maniera chiara; lettura scorrevole ed imprevedibile,
in quanto nulla è anticipato e riesce ad attirare l'attenzione del
lettore fino all’ultima pagina e all'ultima parola scritta.
in quanto nulla è anticipato e riesce ad attirare l'attenzione del
lettore fino all’ultima pagina e all'ultima parola scritta.
Tutto
condito da una “ironia romana” che contraddistingue il
protagonista e rende la lettura molto piacevole e divertente.
protagonista e rende la lettura molto piacevole e divertente.
Consigliato
agli amanti del genere e a chi desidererebbe vivere
delle belle emozioni leggendo un buon libro.
Buona lettura a tutti!!!
RECENSIONE SCRITTA DA SARA MASTRANTONI
delle belle emozioni leggendo un buon libro.
Buona lettura a tutti!!!
RECENSIONE SCRITTA DA SARA MASTRANTONI
Nessun commento:
Posta un commento
Lascia il tuo commento qui!