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sabato 1 luglio 2017

Recensione: Storia di una ladra di libri


 


Titolo: Storia di una ladra di libri

Autore: Markus Zusak

Editore: Frassinelli

Collana: Narrativa

Anno edizione : 2014

Pagine: 563

Voto: 5     ( da 1 a 5)
 
 
La storia travolgente di una bambina di nome Liesel che trova la sua salvezza nei libri e nelle parole
che essi contengono.
 
 
            
   

 
 Germania Nazista 1939.

La storia viene narrata da un protagonista esterno : la morte che racconta il lavoraccio che compie negli anni della Germania nazista.
Il suo racconto inizia durante il viaggio in treno in cui la madre di Liesel  intraprende per accompagnare e lasciare i suoi figli in adozione ed impedire loro di terminare i loro anni in un lager nazista. Ed è proprio durante questo viaggio, che la morte decide di prendere a sè il fratellino di Liesel durante il sonno. Al piccino purtroppo viene svolto un funerale veloce presso una campagna isolata. Durante il funerale, ad un uomo cade un libricino dalla giacca che rischia di essere sepolto dalla neve; Liesel a quel punto lo prende , lo nasconde sotto il cappotto e lo porta con sè lungo il viaggio.
E' il primo libro che ruba e si rivelerà il suo migliore amico durante i momenti di crisi, solitudine e difficoltà. Il viaggio termina a Molching dove la madre la lascia tra le braccia di una assistente sociale  che la condurrà a conoscere i suoi genitori adottivi: Rosa Hubermann , donna severa e Hans Hubermann, l'uomo dalle parole dolci e confortevoli. Sarà proprio lui a insegnarle a leggere e a scrivere e a rassicurarla nelle lunghe notti di angoscia.
Ma Lieser continua a rubare libri dalla biblioteca di un diplomatico tedesco e dalla pila di libri che i tedeschi bruciano in mezzo alla piazza.
Inoltre la vita di Lieser e dei suoi genitori adottivi cambia con l'arrivo in casa di un ebreo che si nasconde nella loro cantina e a causa dei continui bombardamenti
Ma che fine farà l'ebreo? E Liesel si salverà dai bombardamenti che colpiranno il suo villaggio?
Un libro straordinario e sorprendente con il sottofondo e la presenza continua della Morte che osserva, agisce e parla da protagonista.

                                       Approfondimento

Il libro "Storia di una ladra di libri", scritta dall'autore Markus Zusak, è un viaggio lungo il labirinto della tragedia che ha colpito l'Europa intera e tutto il mondo durante il periodo nazista. Un viaggio in cui il lettore viene accompagnato da un protagonista terrificante: LA MORTE.
Essa ci fa rivivere l'orrore dei tempi, attraverso i suoi occhi e attraverso le sue parole mentre decide di prendere con se delle vite umane senza badare all'età o al sesso; la sua scelta è a caso:

 " Le portavo tra le dita come valigie oppure me le gettavo sulle spalle , solo i bambini li reggevo tra le braccia".

Parole che a solo leggerle fanno rabbrividire .
Zusak riassume in modo diverso rispetto ad altri libri, la storia nazista e di chi l'ha vissuta. Naturalmente, leggendo la storia dal punto di vista di una bambina che ha tutta la voglia di vivere attraverso i libri, lo scenario cambia, anche se l'atrocità si intensifica.
Ho letto il libro tutto d'un fiato anche se la paura del finale, esasperava la mia attesa; finale che naturalmente non sto qui a svelarvi.
Ma voglio chiudere questa mia riflessione, con l'ultima frase con cui la Morte, termina il libro e il suo "lavoro":

"  Mi meraviglia sempre la forza degli esseri umani , che riescono a rialzarsi seppure barcollando , persino quando fiumi di lacrime inondano i loro volti".


Margherita.

 

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