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giovedì 29 giugno 2017

Recensione: A volte ritorno


RECENSIONE






Titolo: A volte ritorno

Autore: John Niven

Editore: Einaudi

Pagine: 381

Pubblicazione: 2012

Prezzo: e-book : 6.99; Cartaceo 10.62


                                    Sinossi

Dio osserva la situazione catastrofica del pianeta:  immondizia dappertutto, genocidi all’ordine del giorno, preti che molestano i bambini; di fronte a questa situazione non propria paradisiaca, Dio è furibondo. L’unica soluzione è rispedire sulla terra suo Figlio.

 


La storia si ripete dopo 2012 anni.

 Dio  chiuso nel suo ufficio circondato da segretarie, angeli e collaboratori, intento a bere e a fumare spinelli, rimanda suo figlio sulla Terra e precisamente a New York , tra sballoni , drogati e delinquenti, dopo una riunione con i suoi quattro Santi preferiti: Pietro, Matteo, Andrea e Giovanni, con l’obiettivo di riprendere in mano la situazione.

Sulla terra, Gesù è uno sfaticato, drogato; ma fa parte di una band musicale in cui lui suona la chitarra. I suoi compagni di squadra sono: Morgan il batterista, Kris il bassista  che lavorano di notte per racimolare qualche soldino. Ma la maggior parte del loro tempo, la trascorrono rubando e fumando. La loro vita è in declino, così decidono di partecipare ad un programma di talenti alla tv.  Un’idea di Dio (suo padre), ritenendo che la tv ai giorni nostri  è l’unico mezzo per inviare messaggi ai giovani.

Gesù partecipa e dopo un attimo di sbandamento e critiche ricevute sia per il nome che per le parole pronunciate, vince il talent e diventa una star. Con i soldi vinti, fonda un piccolo paesaggio dove tutti possono farvi parte rispettando le semplici regole di convivenza civile. Ma ciò che fa e ciò che dice, Gesù, non piace a nessuno.
Così riescono a incastrarlo , a giudicarlo e a .. condannarlo  alla pena di morte tramite iniezione letale. La storia si ripete e l’esito è sempre lo stesso anche se con modalità differenti.

A questo punto è Dio a dire:

“ Cosa c’è da interpretare nella frase : fate i bravi? In ogni caso ormai la frittata è fatta .Qualcuno avrebbe dovuto rispiegare al genere umano cosa significa fate i bravi”.

                                   Approfondimento 

Ho preso il libro lo scorso anno per due motivi: mi è stato consigliato da un blogger e perché fui attirata dalla copertina.  Ho letto la sinossi e lo trovai abbastanza interessante anche perché non ci vuole il genio della lampada per vedere e rendersi conto che la vita e il mondo fanno schifo.

Inizialmente, il romanzo è simpatico, ci sono momenti divertenti e comici con gag tra i Santi, ho riso tanto pensare che in Paradiso, i Santi si divertano a nostro discapito come se fossero persone umane e non fatte di Spirito.

Ma dopo i primi capitoli, ho deciso di interrompere la lettura, in quanto mi ha letteralmente disgustato  l' idea di quel Dio in cui credo, che fuma erba, bestemmia, si ubriaca e si accompagna a donne. Ci sono scene forti in cui Dio dopo aver fumato erba e bevuto whisky chiede di avere rapporti sessuali con donne diverse.

Ho ripreso la lettura circa 10 giorni fa, e ho cercato di concentrarmi su un nuovo punto di vista, cioè la volontà di Dio di riportare la pace e l' armonia sulla terra.  Io credo che se un Dio esistesse veramente, sarebbe disgustato da ciò che l’uomo sia riuscito a fare nel corso dei secoli agendo in Suo nome.

Ma penso che se l’autore avesse impostato il libro in maniera diversa, utilizzando un linguaggio consono e non denigratorio, il risultato sarebbe stato migliore. Penso che questo romanzo non per il tema trattato, ma per il linguaggio utilizzato e per la modalità utilizzata, sia un vero e proprio attacco alla religione e alla sua credibilità. Mi sento offesa come Cristiana.

Non mi piace che si offenda nessuna religione. Naturalmente questo è solo il mio pensiero personale; spero che voi leggiate altro nel romanzo. Fatemi sapere, sono curiosa di sapere la vostra impressione.

Ho fatto uno sforzo immane per terminare la lettura..

Un libro volgare, blasfemo ed eretico.

Buona lettura
Emanuela

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