Recensione libro
L'amore finchè resta di Giulio Perrone
Harper Collins
Scheda Tecnica
Titolo: L'amore finché resta
Autore: Giulio Perrone
Editore: Harper Collins
Genere: Narrativa contemporanea
Pagine: 280
Formato: Kindle e copertina flessibile
Pubblicazione: 14 Febbraio 2019
Quartiere Parioli. Tommaso è in mezzo alla strada, una valigia fatta alla bell'e meglio, l'immancabile abbonamento per la Roma in tasca e nient'altro. Ha quarant'anni e non avrebbe mai pensato di trovarsi improvvisamente senza moglie, casa e lavoro. La vita che Tommaso ha attentamente costruito negli anni, in equilibrio su un lavoro poco impegnativo e poco redditizio (psicoterapeuta per un ristretto numero di scombinati pazienti) e sulla rendita elargita dai facoltosi suoceri, crolla nei pochi minuti in cui sua moglie Lucrezia liquida il loro matrimonio come un completo fallimento. Adesso si ritrova solo, schiacciato da quello che ha fatto, ma soprattutto da quello che non ha fatto. Costretto a tornare ad abitare a casa della madre, in un quartiere popolare, inseguito dai creditori, Tommaso prova a reinventarsi in un saliscendi di equivoci, opportunità mancate e idee geniali non coltivate fino all'ultima, incredibile idea...Il romanzo di Roberto Perrone è una “parodia” della realtà circostante; situazioni purtroppo sempre più attuali che ciascuno affronta in modo diverso; il protagonista le affronta con ironia, cercando di coglierne il significato e trovare delle soluzioni. Tommaso, apparentemente una vita felice, marito appagato e padre orgoglioso; ma questa è solo una parvenza per la società: in realtà, il loro, è un matrimonio di convenienza (da parte di lui), e ribellione (da parte di lei); matrimonio sempre tradito da Tommaso con avvenenti donzelle che lo hanno aiutato nel corso degli anni a stilare delle regole personali sulle donne e ad evitare di attuarle tra una relazione e un’altra, regole scritte tra un capitolo all'altro evidenziate dall'ashtag #
" #Mai innamorarsi veramente di una donna
#Non dare mai per scontata una donna in nessun suo comportamento "
Questa è la parte ironica del
romanzo che mi ha fatto sorridere anche se a volte, sentivo l’orticaria farsi
padrone in me, essendo io una donna.
Improvvisamente però, Lucrezia prende una decisione sul futuro del loro matrimonio e Tommaso si
ritrova a 42 anni a non aver più nulla, né casa, né soldi, né figlio, ma solo doveri
ed obblighi. Si sente stretto in una morsa che lo inchioda alla realtà;
intrappolato in una tela sottile ma spessa allo stesso tempo.
" A volte le cose finiscono e basta e nella vita non si può essere sempre martello. Ma passare a incudine non è dolcissimo".
E solo in quel
momento si accorge di essere solo; come spesso accade nei momenti di necessità.
Tommaso resta solo con se stesso e con le “sue regole fittizie”. Deve
reinventarsi a tutti i costi; iniziare una nuova vita per dare dignità a se
stesso e a suo figlio.
"Via da questa casa che non ho mai amato, via dai ricordi che si porta dietro e dalla vita sconclusionata... non si può tornare indietro..."
Il romanzo è scritto in prima persona e (da una mia sensazione) quasi autobiografico ( spero di sbagliarmi), in quanto il dolore e il disagio è
descritto con cognizione di causa, si "sente a pelle" e giunge al lettore tramite leggerissimi flussi d'aria inudibili
che accompagnano i suoni delle parole.
E’ il secondo libro
che leggo di Roberto e posso confermare che la sua penna è diretta,
sincera, sardonica e burlesca, ma tanto efficace. Non è semplice trattare l'argomento "divorzio" e tutto
ciò che esso comporta, in modo beffardo e canzonatorio, senza urtare la sensibilità di tutti quei padri e mariti "vittime" dell'ira vendicativa delle donne. Il romanzo è scorrevole, interessante e divertente. E’ un romanzo – racconto di
un’esperienza di vita che potrebbe aiutare ad
affrontare il tutto con una leggera ironia; a cadere ma rialzarsi subito, ma
soprattutto a stringere qualche mano tesa pronta ad aiutarci.
" Un uomo è quello che fa, è il suo impegno e il suo lavoro... non devi mai dipendere da nessuno ed essere invece un punto di riferimento per gli altri"
Lettura consigliata a tutte le fasce d'età. Naturalmente, depennando le #regole "misogine"
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