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venerdì 8 febbraio 2019

Recensione libro "L'apprendista geniale" di Anna Dalton, Garzanti


Recensione libro

L'apprendista geniale di Anna Dalton

Garzanti

L'apprendista geniale di [Dalton, Anna]


Scheda tecnica

Titolo: L'apprendista geniale
Autore: Anna Dalton
Editore: Garzanti
Pagine: 270
Formato: Kindle e copertina rigida
Pubblicazione: 30 Agosto 2018
Genere: Narrativa contemporanea

Andrea attraversa il cancello del college di corsa, mentre il panorama di Venezia si perde all'orizzonte. È in ritardo, come sempre, e ancora più maldestra del solito, con il pesante borsone sulle spalle. Ma in tasca stringe tra le dita qualcosa che riesce a darle sicurezza ogni volta che è necessario: un foglietto di carta con su scarabocchiato «scrivi, scrivi, scrivi». Tre semplici parole che la madre le ha insegnato quando era una bambina. Tre semplici parole che ancora adesso segnano la strada verso il suo sogno: diventare giornalista. Dal giorno in cui è riuscita a tenere la penna in mano, Andrea ha riempito fogli e fogli, scrivendo di qualunque argomento. E questo il suo modo di distogliere la mente da ogni altro pensiero. Ora finalmente è entrata in una delle scuole di giornalismo più prestigiose al mondo, e ci è riuscita grazie a una borsa di studio per i suoi ottimi voti. Ecco la sua forza. Ma quello che ha imparato finora rischia di non bastare: tra quelle aule l'ambizione è il motore di ogni cosa e ci sono persone pronte a tutto pur di ostacolarla, pur di intralciare la conquista dei suoi obiettivi. Senza scrupoli. Per fortuna accanto a lei ha tre amici che non si sono arresi davanti alla sua indole timida e solitaria. C'è Marilyn, che veste sempre di nero. Andre, che la segue ovunque, come un'ombra. E soprattutto l'enigmatico ragazzo che si fa chiamare Joker e che, dietro un enorme sorriso, nasconde qualcosa che il cuore di Andrea non vede l'ora di scoprire. Con loro si sente più al sicuro. Eppure la posta in gioco è molto alta. Diventare una giornalista per lei significa tutto, e ora deve stringersi più che può al suo sogno. Non può deludere la persona a cui anni fa ha promesso di difenderlo. Anche se ci vuole un coraggio che pensava di non avere.
“Non abbandonare mai i tuoi sogni”
Andrea Doyle è una ragazza di origini irlandesi che, dopo la morte improvvisa e prematura della sua giovane mamma si è trasferita da poco in Italia insieme a suo padre.
Il suo grande sogno è diventare una giornalista, la mamma infatti l’aveva incoraggiata fin da piccola a intraprendere questa professione, e dà sfogo a questa passione gestendo il quotidiano del piccolo paese dove vive; ogni abitante la adora e fa di tutto per incontrarla e raccontarle piccoli pettegolezzi che daranno vita ai suoi articoli.
E poi l’altra vita, in cui andare al college, occuparmi solo di me stessa, della carriera e dei miei obiettivi. Seguire la mia strada senza magoni e nostalgia, arrivare il più in alto possibile e poi finalmente dire:”ce l’ho fatta. Ho mantenuto la promessa. Ho fatto quello che mi hai detto. Sei orgogliosa di me?”
La sua vita cambia radicalmente quando parte per Venezia, ha vinto una borsa di studio al “Longjoy”, una scuola di giornalismo prestigiosa in tutto il mondo.
Dopo le normali difficoltà iniziali, dovute anche all’ambiente rigido e severo, Andrea si inserisce nelle realtà del college grazie al suo “originale” compagno di stanza e a un gruppo di amici che diventa giorno dopo giorno il suo punto di riferimento, il sogno di una vita prende finalmente forma.
“Gli altri della classe mi odiano o mi ignorano. Mi devo preoccupare? Devo cambiare qualcosa per farmeli amici?” “Dipende. Vuoi piacere poco a tutti o vuoi piacere tanto a pochi?” “Voglio essere amica vostra.” “E allora ti è andata bene. Non devi cambiare proprio un bel niente.”
La sua permanenza nel college non è comunque semplice, rischia infatti di essere espulsa perché difficilmente riesce il suo carattere ribelle ma comunque altruista.
Riuscirà a realizzare il suo sogno?
Troverà il modo di farsi benvolere, dai professori e da alcuni compagni ostili che fanno di tutto per ostacolare il suo cammino all’interno della scuola?
Un libro semplice scritto in modo pulito e lineare, una storia scorrevole e adatta a tutti raccontata in prima persona dalla voce della sua brillante protagonista.
Molto originale anche per la presenza di stralci di articoli del “Doyle news” il giornale gestito da Andrea.
Anna Dalton è una simpatica attrice, che al suo esordio come scrittrice  si dimostra molto promettente e piena di sorprese.
Andrea è una ragazza semplice, che pur avendo solo 18 anni, ha le idee chiare e una grande sogno: diventare giornalista. Nonostante la sua giovane età ha sofferto molto, ma questo non le impedisce di rialzarsi e provare ad ottenere ciò che vuole.
Dopo l’ammissione al Longjoy, è molto bello vederla acquisire sicurezza e fiducia in sé stessa; anche grazie ai semplici insegnamenti dei suoi genitori, ed è bello vederla impegnarsi per non gravare su suo padre, dimostrando che quello è il suo sogno e farà di tutto per realizzarlo.
Mia madre aveva fatto appena in tempo a mostrarmi com’era fatta una donna perfetta, una professionista che riusciva anche a prendersi cura della sua famiglia, e poi se n’era andata senza spiegarmi il suo segreto. E io, indegna erede, mi sentivo incapace anche solo di trovarmi uno straccio d’uomo o di scrivere un buon articolo per l’esame. No, lo sapevo, non era colpa sua. Non era colpa di nessuno. Solo che certe volte proprio non ce la facevo a tenermi tutto dentro.
La forza di Andrea dovrebbe essere la nostra forza, soprattutto quando ci rendiamo conto che il sogno che inseguiamo è l’unica strada verso la felicità.
L’amicizia ha una ruolo fondamentale in questa storia, si forma infatti uno “strampalato”gruppo di studio, grazie al quale Andrea trova il sorriso e il sostegno per essere serena anche se lontana da casa.
Questo a dimostrazione del fatto che un amico è prezioso, in ogni momento e in ogni situazione.
Ho l’impressione che sentiremo parlare ancora della nostra promettente protagonista, speriamo solo di non dover aspettare troppo!
Leggetelo! E’ una storia semplice ma insegna e fa riflettere molto.
Una persona una volta mi ha detto che la resilienza cambia le cose. Io ne dubitavo. Anche perché tendo sempre a dubitare delle parole di cui non conosco il significato. Poi ho cercato il termine nel vocabolario e ho capito che era vero. “Quell’ineffabile qualità che permette a certe persone provate dalla vita di tornare più forti di prima.” La mia domanda, una volta scoperta l’esistenza di questa qualità, è stata: come faccio a sapere se la possiedo?
 A tutti quelli che hanno imparato a essere resilienti. Che non significa solo sopportare. Vuol dire trasformare un dolore in una crescita. E il brutto in bello. Anche se sembra un azzardo pensarlo. Ma è solo attraverso gli azzardi che si raggiungono le stelle.

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