MARCO BUTICCHI
Il segreto del Faraone Nero
Per la prima volta il Maestro italiano dell’avventura
affronta i misteri dell’antico Egitto
Giudea, ottavo secolo a.C.
Il primo raggio di sole vinse le ultime resistenze dell’oscurità. I toni rosati e incerti dell’aurora lasciarono il passo all’incedere prepotente della luce, talmente abbagliante da cancellare alla vista i profili delle montagne all’orizzonte. Il faraone si riparò gli occhi dal riverbero con la mano, quindi volse lo sguardo verso il mare che, in lontananza, si stava infiammando dei riflessi del giorno che nasceva. Il sole, in rapida ascesa alle loro spalle, allungava le ombre sul suolo brullo e sassoso del deserto. Gli animi dei soldati fremevano, in silenzio. Il contingente si era schierato nella pianura quando ancora era buio. Tra poco i fanti si sarebbero messi in marcia, affiancati dai carri da battaglia.
Marco Buticchi è stato il primo autore italiano pubblicato da Longanesi nella collana “I maestri dell’Avventura” al fianco di autori del calibro di Wilburn Smith, Clive Cussler e Patrick O’Brian. A distanza di 20 anni dal suo primo romanzo e dopo oltre un milione e mezzo di copie vendute, Marco Buticchi torna in libreria con Il segreto del Faraone Nero, in cui i celebri protagonisti dei suoi romanzi, Oswald Breil e Sara Terracini, si trovano immersi negli intrighi e nel fascino dell’antico Egitto.
Oswald Breil, in Canada come armatore del Williamsburg, si appresta a gettare l’ancora nel porto di Vancouver, dove ad attenderlo c’è sua moglie, la bella archeologa italiana Sara Terracini. Ad aspettarlo però c’è anche una terribile notizia: sua madre adottiva, Lilith, è gravemente malata. I due partono quindi alla volta di Tel Aviv dove Lilith, ormai in punto di morte, confida a Breil la verità sulla scomparsa dei suoi genitori. Sembrerebbe infatti essere connessa alle misteriose vicende di una potente famiglia, le cui radici giungono sino all’era dell’ultimo re dei Casari, popolo di stirpe turca. La scoperta delle proprie radici da parte di Breil, si intreccia con le vicende di Claude de Duras, archeologo inviato in Egitto nel 1798 per dedicarsi allo studio dei misteri e della cultura dei faraoni, al seguito dell’esercito di Napoleone.
Marco Buticchi è nato alla Spezia e ha viaggiato moltissimo per lavoro, nutrendo così anche la sua curiosità, il suo gusto per l’avventura e la sua attenzione per la storia e il particolare fascino dei tanti luoghi che ha visitato. Nella collana “I maestri dell’Avventura” sono stati pubblicati con grande successo di pubblico e di critica Le pietre della Luna, Menorah, Profezia, La nave d’oro, L’anello dei re, Il vento dei demoni, Il respiro del deserto, La voce del destino, La stella di pietra, Il segno dell’aquila e La luce dell’impero. Nel 2008 Buticchi è stato nominato Commendatore del Presidente della Repubblica per aver contribuito alla diffusione della lingua italiana e della letteratura italiana anche all’estero. Nel 2012 si è aggiudicato il premio Emilio Salgari ed è stato finalista al Premio Bancarella.
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