Recensione libro
In un milione di piccoli pezzi di James Frey
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SCHEDA TECNICA
Titolo: In un milione di piccoli pezzi
Autore: James Frey
Editore: Tea
Pubblicazione: 23 Ottobre 2014
Pagine: 459
Genere: Narrativa contemporanea / Autobiografia
Formato: Kindle, copertina flessibile
"La vita del tossico è sempre la stessa. Non c'è emozione, attrattiva, divertimento. Non ci sono momenti belli, non c'è gioia, non c'è felicità. Non c'è futuro e non c'è via di fuga. C'è solo un'ossessione. Una totalizzante avvolgente assolutamente travolgente ossessione".
Appena
terminata la lettura del romanzo “In un milione di piccoli pezzi” di James Frey;
lettura consigliatami da un amico lettore incontrato in telegram che ringrazio per il consiglio datomi.
James
racconta una realtà che purtroppo ai giorni nostri dilaga a macchia d’olio: la
dipendenza da alcool e droga. Un piaga sociale che colpisce spesso tanti nostri
giovani e le loro famiglie.
“Ho 23 anni
e sono alcolista e tossicodipendente e criminale da quasi altrettanto e sono
ricercato in tre Stati e mi trovo in un ospedale nel mezzo del Minnesota e
voglio bere e voglio farmi di droga e non mi posso controllare…”
James rende
evidente le problematiche collegate alla dipendenza e quanto sia difficile
uscirne se non si è convinti di farlo. James racconta la sua storia e la sua
esperienza…di vita, sospesa tra alcool e droga, che coinvolge irrimediabilmente
la sua famiglia e chi sta intorno a lui, fino a quando la morte bussando alla
sua porta, lo ha messo con le spalle al muro come si suol dire: disintossicazione o viaggio
nel mondo dell’Ade. Decide, o per meglio dire si lascia convincere dalla famiglia, ad entrare in una comunità per disintossicarsi. E da qui ha inizio il suo
calvario, la sua Via Crucis. Un calvario (di cui fa partecipe il lettore) di
dolore, sofferenza, crisi di astinenza, allucinazioni. Un calvario che il lettore vive da protagonista sulla sua pelle, pagina dopo pagina, grazie alla bravura
dell’autore nella scelta di un linguaggio semplice seppur duro, “primitivo”,
senza filtri e senza paura di urtare la sensibilità di nessuno; in quanto per
poter intuire la gravità del problema, serve una terapia d’urto, di impatto,
non carezze, delicatezze o troppe premure.
Poca
punteggiatura e tante ripetizioni consecutive delle parole: questo il segreto
di James Frey e la sua capacità di emozionare il lettore. Le pagine di questo
libro ti entrano nel sangue e stupiscono fino alla fine, lasciando addosso una sensazione di amarezza. Come si fa ad umiliare e schiacciare la propria dignità? Come
può la famiglia affrontare e stare accanto a chi ha deciso di rinunciare alla
propria vita?
Vi sono dei passaggi molto forti che potrebbero turbare delle coscienze o sensibilità suscettibili... è giusto segnalarle..
Leggetelo
come se fosse una guida alla vita e alla rinascita, perché James ce l’ha
fatta…seguendo la strada del suo Io, della sua forza di volontà; il male
era dentro di lui, “la furia” che lo sovrastava era dentro di lui e solo quando
è riuscito a riconoscerla e a domarla, è ritornato alla vita.
“La nostra
rabbia e il nostro odio, il nostro fallimento e la nostra vergogna, il nostro
rimpianto il nostro orrore e l’umiliazione con cui tutti noi conviviamo sono
stati dimenticati”
Spero che questo
libro sia di aiuto a tanti.
Buona
lettura!!!
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