Recensione "dammi il paracadute" di E. Vendemmia
"Perché, in fondo, l'amore porta con sè la grande forza del cambiamento. Ci guida in un viaggio dove ci si scopre capaci di esplorare come si è veramente. Si arriva a vivere i propri eccessi, a camminare senza difese tra disorientamento e paure, e alla fine del viaggio, felici o disperati, si è cambiati. E questo nessuno può negarlo."
Si ha come la sensazione di conoscere le ragazze e che il racconto parli di noi, di ognuno di noi che ha vissuto tra i 20 e 30 anni (tra concerti, uscite serali, discorsi amorosi) ma poi ad un certo punto cambiano le priorità, arriva il momento di evolvere e di staccarsi dal nido famigliare e trovare la propria indipendenza, la propria strada.
"Conoscendo il cuore pieno di luce della madre, Cri era sicura che non si sarebbe mai sentita nè abbandonata nè trascurata e con questo concreto conforto dentro di lei, cominciò a cercare la sua prima casa in affitto."
Il romanzo fa riflettere su come le esperienze vissute da giovani sembrano semplici e banali, ma poi ci si rende conto che sono state le basi per la costruzione di sè stessi, del proprio "bagaglio" umano che ci accompagna anche in età adulta e che anzi, senza quegli incontri e quelle amicizie, non saremmo potuti essere come siamo e sono parte della nostra storia. E se durante il percorso della vita capita di sentirsi sprofondare o cadere giù nel vuoto c'è sempre un paracadute (da qui il titolo del libro) che si apre e ti può salvare, alludendo all'aiuto o al sostegno di un amico o persona cara.
Recensione di Virginia
Grazie mille!
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