Lettori fissi

sabato 17 luglio 2021

Da Garzanti: libri per l'estate 2021... Parte 1

 Da Garzanti: libri per l'estate 2021... Parte 1 

La pazienza del sasso di CARMELA SCOTTI 

È solo guardando al passato 
che possiamo costruirci un futuro 
Della madre, Argia ricorda lo sguardo sereno mentre fa danzare le dita sui tasti del pianoforte. Il suo profumo, nei pomeriggi in  cui le insegna a intrecciare i fili con il tombolo nella soffitta calda. In quei momenti, Argia si sente il centro dell’universo materno  e vorrebbe occupare quel posto per sempre. Ma il suo si rivela presto un desiderio impossibile. Quando sua sorella Dervia viene  al mondo, la prima cosa che fa è toglierle quel primato. Senza alcuno sforzo. Del resto, Dervia è tutto ciò che Argia non è mai  stata: bella, aggraziata e fragile. Di una fragilità che è naturale proteggere, ma è altrettanto facile colpire. Bastano piccoli  dispetti, un rifiuto a una richiesta di aiuto, un silenzio troppo profondo, perché Argia sfoghi l’invidia e la gelosia che le si  muovono dentro e, crescendo, si abbandoni a gesti e ripicche sempre più velenosi nei confronti di Dervia. Fino a raggiungere il  punto di non ritorno. Da allora sono passati anni. Argia si è rifatta una vita lontano dall’aspra Sicilia dove è cresciuta. Lontano da  un passato troppo pieno di rancore e frustrazione. Eppure, intorno a sé vede solo macerie. E si rende conto che i legami di  sangue, per quanto non cercati e non voluti, restano eterni e ci definiscono. Per questo deve tornare nel Belice. Per riallacciare i  fili di un’esistenza che altrimenti resterebbe soffocata dai fantasmi di un tempo che non esiste più. Carmela Scotti torna a  sondare le zone d’ombra dell’animo umano con la penna affilata, precisa e tagliente che la contraddistingue fin dal suo esordio,  L’imperfetta, con cui ha convinto anche la critica più esigente. La pazienza del sasso è una storia che ci parla di legami familiari.  Di espiazione. E del perdono che si cerca quando la verità, avvolta dalle nebbie del tempo, diventa opaca e rischia di confondersi  con l’ossessione. 

La rinnegata di VALERIA USALA 
Un romanzo senza tempo. 
Il respiro della vita che accade e la forza silenziosa 
di una donna che è emblema di resistenza e coraggio 
per tutti noi.
Senza un uomo accanto, una donna non è nulla. Teresa ha sempre sentito l’eco di questa frase, come il vento durante la  tempesta, ma non ci ha mai creduto. Lei che è quiete e fuoco, rabbia e tenerezza, lotta contro il pregiudizio da quando è  nata. Rimasta orfana, non ha avuto nessuno a proteggerla dalla propria intelligenza, oltre che dalla propria bellezza. Un  intero paese la rinnega, impaurito di fronte alla sua indipendenza, alle sue parole e alle sue azioni. Perché in fondo, sono  solo queste a renderla diversa dalle altre donne. Neanche l’aver creato una famiglia con l’uomo che ama ha messo a  tacere le malelingue e i pettegolezzi. Nessuno crede che la sua fortuna, derivante da un emporio e una taverna che ha  costruito e gestisce con le sue forze, sia frutto di fatica e tenacia. Ma le voci sono sempre rimaste solo voci, anche  quando a rispondere a tono è Maria, la bruja del villaggio, che vaga per le strade senza una meta precisa. Quando tutto  cambia, Teresa deve difendere ciò che ha conquistato e dimostrare che può farcela da sola. Che non rinunciare a sé  stessa significa essere libera. Vuole dare a quel vento, pieno di parole feroci, un afflato nuovo; ma il pregiudizio è forte e  saldo, come una radice ancorata alla terra. Valeria Usala ha scelto di dare voce a una donna dimenticata, una donna che  ha deciso di resistere contro tutto e tutti. Una giovane autrice rompe il silenzio che avvolge una storia che ha molto da  raccontare. Una confessione che diventa testamento, un mistero che si svela dopo anni di oblio. Una storia in cui la  Sardegna è protagonista attraverso la sua natura, le sue leggende e le sue contraddizioni. Una storia di coraggio e  rinuncia. Una storia di amore e potere. Una storia di rinascita e di speranza. 

I bambini del bosco di ROMINA CASAGRANDE 
«La penna dell’autrice porta il lettore 
in mezzo a boschi, prati, primavere, 
inverni, notti stellate.» 
Il sentiero ripido e impervio si snoda tra rocce e crepacci fino alla Cima delle Anime. Unisce due terre di confine, e a tracciarlo sono  stati i passi di chi notte dopo notte lo percorre cercando un varco sui crinali. Da sempre protegge il cammino delle  contrabbandiere che di nascosto lo solcano quando le primule e gli anemoni richiudono le loro corolle alla luna. Donne per le quali  una scelta così difficile è l’unica possibilità di indipendenza. Anche se è pericolosa. Molto pericolosa. Quando Luce scopre la loro  esistenza, i suoi desideri prendono finalmente corpo. Suo padre e suo fratello le hanno insegnato che quelle montagne non sono  adatte a una ragazza. Che il suo compito è aspettare a casa il loro ritorno. Ma ora è pronta a sfidare quel divieto. A darle forza è  Thomas, un ragazzo senza un passato né un luogo a cui tornare, che ha imparato sulla propria pelle che la natura può elargire doni  inaspettati, crudele quanto accogliente. Luce sente che con lui esiste un legame speciale, profondo come le radici di un albero.  Quello che però non può sapere è che Thomas custodisce un segreto che proietta un’ombra cupa sulla sua vita. Un segreto che  appartiene al passato ma che anni dopo, su quello stesso misterioso sentiero, intreccerà la vicenda di Luce e Thomas con quella di  un bambino scomparso e di un uomo pronto a tutto per ritrovarlo. In una ricerca nella quale ogni passo, ogni pendio superato è un  viaggio dentro sé stessi alla scoperta delle proprie origini e della propria identità. Romina Casagrande torna a fare luce su una  pagina della nostra storia rimasta nell’ombra. E lo fa dando voce a donne di cui si è perduto persino il nome e alle loro conquiste. Il  suo racconto prende per mano il lettore e lo immerge nella magia delle montagne, che sono maestre di vita generose ma esigenti,  che possono dare molto ma molto chiedono in cambio. Un romanzo che ci parla di libertà, di coraggio, di riscatto. 

Il grido della rosa di ALICE BASSO 
Lavora per una rivista di gialli. 
Per amici ha i detective dei libri. 
Grazie a loro trova la verità. 
Torino, 1935. Mancano poche settimane all’uscita del nuovo numero della rivista di gialli «Saturnalia». Anita è intenta a  dattilografare con grande attenzione: ormai ama il suo lavoro, e non solo perché Sebastiano Satta Ascona, che le detta la  traduzione di racconti americani pieni di sparatorie e frasi a effetto, è vicino a lei. Molto vicino a lei. Alla sua scrivania Anita è  ancora più concentrata del solito, ancora più immersa in quelle storie, perché questa volta le protagoniste sono donne: donne  detective, belle e affascinanti, certo, ma soprattutto brave quanto i colleghi maschi. Ad Anita sembra un sogno. A lei, che mal  sopporta le restrizioni del regime fascista. A lei, che ha rimandato il matrimonio per lavorare. A lei, che legge libri proibiti che  parlano di indipendenza, libertà e uguaglianza. A lei, che sa che quello che accade tra le pagine non può accadere nella realtà.  Nella realtà, ben poche sono le donne libere e che non hanno niente da temere: il regime si fregia di onorarle, di proteggere  persino ragazze madri e prostitute, ma basta poco per accorgersi che a contare veramente sono sempre e solo i maschi, siano  uomini adulti o bambini, futuri soldati dell’Impero. E così, quando Gioia, una ragazza madre, viene trovata morta presso la villa dei  genitori affidatari di suo figlio, per tutti si tratta solo di un incidente: se l’è andata a cercare, stava di sicuro tentando di entrare di  nascosto. Anita non conosce Gioia, ma non importa: come per le sue investigatrici, basta un indizio ad accendere la sua intuizione.  Deve capire cosa è successo veramente a Gioia, anche a costo di ficcare il naso in ambienti nei quali una brava ragazza e futura  sposa non metterebbe mai piede. Perché la giustizia può nascondersi nei luoghi più impensabili: persino fra le pagine di un libro.  La nuova protagonista nata dalla penna acuta di Alice Basso ha conquistato tutti: le classifiche dei libri più venduti, i lettori che  sono già fan della ghostwriter Vani Sarca e la stampa più autorevole. Anita è entrata nel cuore di chiunque ami il potere dei libri, le  investigazioni ricche di misteri e le protagoniste uniche nel loro genere. 

Un bello scherzo  I casi del maresciallo Ernesto Maccadò  di ANDREA VITALI 
Il maresciallo Maccadò pensava che 
a Bellano si potesse vivere tranquilli. 
Ora avrà di che ricredersi. 
Sembrerebbe impossibile, perché la posizione è invidiabile, ma anche al caffè dell'imbarcadero di Bellano capita che per una  giornata intera entri solo qualche sparuto cliente. Come martedì 5 marzo 1935. Per tirare sera l'oste Gnazio Termoli deve  inventarsele tutte, fino a lavare e rilavare bicchieri già puliti. E poi sbadigliare all'ingresso del bar deserto. Eppure questa è una data  che non potrà dimenticare, né lui né l'intero paese. Al calare delle prime ombre, infatti, al molo attracca una motonave della Milizia  confinaria da cui scendono tre uomini completamente vestiti di nero. Uno davanti e gli altri due dietro. Modi spicci e poche parole  che incutono terrore. Muti e impietriti, il Gnazio e i pochi altri testimoni assistono a una scena che ha dell'incredibile. Dopo alcuni  minuti i tre militi, infilatisi nell'intrico delle contrade, riappaiono al molo. Sempre in formazione, ma adesso tra loro, sorretto per le  ascelle e trascinato come un peso morto, c'è il povero maestro Fiorentino Crispini. Caricatolo brutalmente a bordo, l'imbarcazione  riprende il largo in direzione di Como. E il Gnazio? Come tutti sanno, meglio farsi i fatti propri, fingere di non aver visto nulla e morta  lì. Ma in questo caso... Il maestro Crispini... Come è possibile? A ripensarci, da qualche tempo il maestro non sembrava più lui. Aveva  mancato più volte, per esempio, il proverbiale appuntamento con il suo marsalino, che il Gnazio gli serviva ogni mattina. Però, da lì a  immaginare che possa aver meritato un arresto del genere ce ne passa. Unica soluzione: affidare la patata bollente ai carabinieri. Se  la veda il maresciallo Ernesto Maccadò con quelli della Milizia. Capisca insomma cosa è successo e, se ci riesce, riporti a casa il  Crispini. In Un bello scherzo Andrea Vitali lancia una nuova sfida al maresciallo Maccadò. Se pensava che a Bellano si potesse vivere  tranquilli, ora avrà di che ricredersi. E i lettori con lui potranno scoprire come negli animi più miti e sottomessi si nasconda spesso la  tempra degli eroi. 

Felici contro il mondo di ENRICO GALIANO
 
Il seguito di Eppure cadiamo felici 
Preparatevi a incontrare  di nuovo Gioia e Lo 
Gioia ha sempre pensato che ci fosse una parola per dare un senso a tutto. Dove quelle che conosceva non potevano arrivare,  c’erano quelle delle altre lingue: intraducibili, ma piene di magia. Ora, il quaderno su cui appuntava quelle parole giace dimenticato  in un cassonetto. Gioia è diventata la notte del luminoso giorno che era: ha lasciato la scuola e non fa più le sue chiacchierate, belle  come viaggi, con il professore di filosofia, Bove. Neanche lui ha le risposte che cerca. Anzi, proprio lui l’ha delusa più di tutti. Dal suo  passato emerge un segreto inconfessabile che le fa capire che lui non è come credeva. Gioia non ha più certezze e capisce una volta  per tutte che il mondo non è come lo immagina. Che nulla dura per sempre e che tutti, prima o poi, la abbandonano. Come Lo, che  dopo averla tenuta stretta tra le braccia ha tradito la sua fiducia: era certa che nulla li avrebbe divisi dopo quello che avevano  passato insieme. Invece non è stato così. Gioia non può perdonarlo. Meglio non credere più a nulla. Eppure, Lo e Bove conoscono  davvero quella ragazza che non sorride quasi mai, ma che, quando lo fa, risplende come una luce; quella che, ogni giorno, si scrive  sul braccio il verso della sua poesia preferita. Che a volte cade eppure è felice. È quella la Gioia che deve tornare a galla. Insieme è  possibile riemergere dal buio e scrivere un finale diverso. Insieme il rumore del mondo è solo un sussurro che non fa paura. Enrico  Galiano ha finalmente deciso di regalare ai suoi lettori il seguito di Eppure cadiamo felici, il romanzo d’esordio che l’ha consacrato  nell’olimpo degli scrittori. Da allora, il professore più amato d’Italia ha scritto altri quattro libri che hanno scalato le classifiche, è in  corso di traduzione in tutta Europa ed è diventato una figura di riferimento per la stampa e la televisione. Incontrare di nuovo Gioia  e Lo è un’emozione immensa, perché in fondo non ci hanno mai abbandonato. 

Il quaderno delle parole perdute di PIP WILLIAMS 
«Un romanzo magistralmente scritto mostra 
come il ruolo delle donne sia legato al linguaggio 
con cui per secoli si è parlato di loro.» 
Oxford. Lo Scriptorium nel giardino segreto è il luogo preferito della piccola Esme. Lì, nascosta sotto un immenso tavolo  di legno, ruba parole scritte su bianchi fogli. Parole che il padre lessicografo scarta mentre redige il primo dizionario  universale. Più Esme cresce, più capisce che le definizioni che non compariranno nel lemmario ufficiale hanno qualcosa  in comune: parlano delle donne, del loro modo di essere, delle loro esperienze. Parlano della sorellanza, dell’amore che non è solo possesso, dell’essere compagne in una lotta comune. Escluderle significa non dar loro una voce, guardare il  mondo da un unico punto di vista, soffocare possibilità e speranze. Eppure c’è chi fa di tutto per farle scomparire per  sempre. Anni dopo, Esme è determinata a fare in modo che questo non accada. Per tutta la vita ha collezionato quelle  parole con l’intenzione di proteggerle, perché ha un sogno: scrivere un dizionario delle donne, che restituisca a ciò che è  andato perduto il rispetto che merita. Per farlo deve combattere contro chi non la pensa come lei. Ma a darle coraggio  ci sono tutte le donne che da secoli non aspettano altro che far parte della storia e non essere dimenticate. Un debutto  che ha sconvolto gli editori internazionali alla Fiera di Francoforte. Venduto in oltre 20 paesi. In Australia è stato un  successo senza paragoni con oltre 100.000 copie vendute e, da un anno, è in vetta alle classifiche. Ora si prepara a  conquistare il resto del mondo. Un romanzo che, prendendo spunto dalla storia vera della nascita dell’Oxford English  Dictionary, scrive un inno all’importanza delle parole e dei libri. Un inno al diritto delle donne di rivestire un ruolo  centrale nella cultura e nella società. Una storia che unisce al fascino intramontabile dell’ambientazione accademica di  Oxford e Cambridge un messaggio di potente attualità. 

Ogni momento è prezioso  di RAPHAËLLE GIORDANO 
La felicità si nasconde 
dove non credi di trovarla 
A volte bisogna accettare di perdersi per ritrovarsi. Lo sa bene Giulia che sul lavoro non riesce più a dare il meglio e a casa  deve fare i conti con un figlio adolescente, indisciplinato e arrabbiato con il mondo. Finché, dopo l’ennesima mattinata storta, si ritrova a entrare in una singolare bottega. Un negozio pieno zeppo di oggetti strambi: orologi con dodici clessidre che  segnano l’ora esatta, ma anche il tempo che fugge; fiori capaci di leggere e verbalizzare le emozioni; diffusori di profumi dei  momenti speciali. Oggetti che sembrano inutili, anche se Basile, il proprietario, le promette di insegnarle a usarli per ritrovare  la felicità e il benessere perduti. Giulia stenta a crederci. Poi, ripensandoci, decide di stare al gioco. In fondo, ha tutto da  guadagnarci. Così, torna da Basile e si lascia guidare alla scoperta di nuovi orizzonti seguendo pochi e semplici consigli: non  imbrigliare l’immaginazione ma lasciarla libera di esprimersi, non prendersi troppo sul serio, imparare ad accogliere ciò che è  fuori dagli schemi ma ci fa stare bene. Giulia entra così in contatto con la parte più profonda e creativa di sé stessa e si rende  conto che basta poco per tornare a comunicare con il figlio. Soprattutto impara che non esistono ostacoli troppo grandi se si trova il coraggio di andare oltre i propri limiti con audacia. Perché quando si prova a condire la vita con più pepe, ci si accorge  che è possibile riconquistare la spensieratezza di quell’età dell’oro in cui sono gli altri a preoccuparsi e a prendersi cura di noi.  Con oltre 2 milioni e mezzo di copie vendute in Italia e in Francia, Raphaëlle Giordano si conferma una delle autrici più lette e  amate di sempre. I suoi romanzi che regalano la felicità sono ormai un fenomeno internazionale ai primi posti delle classifiche  e in continua ascesa. Ogni momento è prezioso è una storia deliziosa e sorprendente che ci insegna a cercare l’essenziale dove  non pensiamo di trovarlo. A cambiare prospettiva per godere della meraviglia che si nasconde anche nei piccoli gesti quotidiani. 











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