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martedì 22 dicembre 2020

Recensione libro L'odore del sesso di Irene Catoccci edito Ode Edizioni

 Recensione libro L'odore del sesso di Irene Catoccci edito Ode Edizioni

Scheda tecnica
Titolo: l’odore del sesso
Autore: Irene CATOCCI
Editore: Ode edizioni
Genere: Thriller, con sfumature dark romance. MM
Prezzo ebook: € 2.99
Prezzo cartaceo: € 12.99
Data pubblicazione: 16 dicembre
Pagine: 170
Serie: 1° di dilogia
Autoconclusivo:
La sodomia è peccato.
L’odore del sesso è peccato.
Davide Profeta non può ignorare la voce della coscienza, quella stessa che l’ha accompagnato fin dall’infanzia. La belva dentro di lui è assetata di sangue e darle libero sfogo è quanto di più appagante ci sia al mondo. Almeno fino all’incontro con Noah. Un angelo dai capelli biondi che riuscirà a controllare la belva, ad ammansirla.  Può l’amore prevalere sull’istinto? Possono l’acqua santa e il diavolo innamorarsi a tal punto da diventare una cosa sola?

"Sei contro natura! Un abominio! Sodomita!"
Che odore ha il sesso per tutte voi? Dovrebbe essere un odore piacevole, inebriante, che ruba i sensi trasportandolo in un mondo estasiante; ma non è così per il protagonista del romanzo di Irene Catocci. Per Davide Profeta, noto avvocato della città, l'odore del sesso è un odore sporco, putrido, peccaminoso che vuole estirpare tramite il sangue suo e altrui. 
E' un libro profondo che lascia nel lettore una sensazione di vuoto, segnato da cicatrici dell'anima indelebili. Può un Credo religioso condannare due esseri umani che si amano? Può considerare peccato quel sentimento stupendo rappresentato dall'amore? Può trasformare un uomo innamorato in "peccatore"? Queste e tante altre domande nasceranno in voi leggendo il romanzo. Pagina dopo pagina vi ritroverete incatenati in una groviglio di emozioni; vi autoflaggellerete insieme a Davide e sentirete addosso tutta la sua sofferenza sia fisica che psichica. E' un peso che sentirete nell'anima fino all'epilogo finale che non vi allegerirà, ma lascerà un senso di vuoto. Davide è vittima di un sistema di pregiudizi religiosi che condanna un amore diverso; è vittima di se stesso e dei mostri cresciuti nella sua anima; Davide è vittima della società, fino al giorno che incontrerà "un angelo" sceso sulla terra a salvare la sua anima peccatrice: Noah, pulito, limpido che li farà capire che l'amore, qualsiasi forma abbia, non è un peccato da estirpare, ma è il sentimento meraviglioso da vivere appieno senza vergogna e paura di essere giudicati. Ma basterà questo per lavare la sua anima? 
"E' come la febbre, ti prosciuga le forze e rimani in balia delle convulsioni e del delirio. E' come un incendio che non vuol essere domato. E brucia, divora la carne dall'interno. La passione, la bramosia, il bisogno di averlo e possederlo"
Il libro è scritto in prima e terza persona a capitoli alternati caratterizzati da una scrittura differente per sottolinearne il passaggio. Il romanzo è un thriller psicologico con sfumature QLGBT e perciò lo consiglio a chi è svincolato da pregiudizi sessuali, mentali, psicologici e religiosi. Se debbo analizzare il romanzo dal punto di vista del genere, affermo che possiede tutte le caratteristiche per essere un thriller: l'aspetto psicologico dei protagonisti è ben marcato mettendo in evidenza le differenze tra i due protagonisti uniti da un passato con contorni familiari tragici, separati da una grande differenza sociale e dalla capacità di affrontare le difficoltà; Il protagonista affronta la morte sua (attraverso l'autoflagellazione) e degli altri (per pulire il peccato di cui è macchiata la sua anima): sangue col sangue;
"...l'ultima cinghiata mi abbuia la vista e rimango sdraiato così, circondato dal mio sangue e con un pensiero fisso che neanche la flagellazione più bestiale ha potuto lavare via"
l'antagonista (Noah) è dotato di una forza intellettuale maggiore di quella del protagonista ( Davide); la trama si concentra su un mistero che deve essere risolto e che capirete quale, leggendo il romanzo, non posso svelarlo, lascio a voi scoprirlo.  Se debbo invece analizzare il romanzo dal punto di vista soggettivo, confermo la bravura dell'autrice nel mantenere alta l'attenzione del lettore nonostante "il mistero" sia in un certo senso svelato quasi subito; diciamo che, l'autrice ha concentrato il tutto sull'aspetto psicologico del protagonista dilaniato nell'anima da un peccato non suo, ma reso tale dalla società e dalla religione. E' un romanzo di grande impatto che consiglio ad un pubblico adulto solo ed esclusivamente per le scene di violenza esplicite e le pratiche autopunitive descritte; lo consiglio a chi ama le emozioni forti, adrenalitiche; lo consiglio a chi ama fermarsi e riflettere sulle scempietà della società contemporanea: omofobia, pregiudizio, crudeltà. 
Ringrazio l'autrice per le emozioni forti chè riuscita a far giungere a me lettrice, leggendo le sue pagine. Complimenti, non è semplice mantenere alta e costante l'attenzione del lettore fino all'ultima pagina e farlo commuovere, permettendo a quella debole lacrimuccia di solcare il viso. 








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