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lunedì 7 dicembre 2020

Recensione libro "Costanza e buoni propositi" di Alessia Gazzola edito Longanesi

 Recensione libro "Costanza e buoni propositi" di Alessia Gazzola edito Longanesi

Scheda tecnica
TitoloCostanza e buoni propositi
Autore: Alessia Gazzola
Editore: Longanesi
Pagine: 228
Genere: Narrativa contemporanea
Pubblicazione: 12 Ottobre 2020
Formato: Ebook e cartaceo
Tutto avrebbe pensato, ma non di fare la paleopatologa dopo la laurea in medicina. Non di vivere a Verona, così distante da Messina, la sua casa. Non di avere una figlia piccola a carico, la buffa Flora. Non di rintracciare il padre della suddetta figlia dopo svariati anni, di scoprirlo affascinante come quando l’aveva conosciuto e di vederlo perfetto con Flora. Non di scoprire di provare ancora qualcosa per il suddetto padre. Non di poter vantare una discreta collezione di situazioni ed esperienze imbarazzanti. La vita di Costanza Macallè può dirsi, insomma, abbastanza travagliata. Ma la trentenne dai capelli rossi ribelli e con il cappotto troppo leggero per l’inverno del nord, può contare su pochi, ma buonissimi assi nella manica che la aiutano ad affrontare giorno dopo giorno le sfide della vita: i colleghi dell’Istituto di Paleopatologia, la sorella Antonietta, un’innata capacità di rialzarsi a ogni caduta, la consapevolezza di poter contare sulle proprie forze e l’ostinata determinazione di chi sa cavarsela anche con poco. La nuova vita che Costanza aveva appena iniziato a costruire potrebbe, però, essere sul punto di cambiare un’altra volta. Il lavoro di medico è ancora in cima alla sua lista dei desideri e Marco, il padre di Flora, è ancora in procinto di sposarsi. Costanza dovrà quindi confrontarsi con importanti decisioni da prendere, cuori poco inclini ad ascoltare il cervello e un sito archeologico milanese che porta alla luce un incredibile mistero dal passato medievale della città… Come al solito, per poter affrontare tutto, ci vuole Costanza.
“Non si può sapere se la vita ti sta preparando uno scherzetto per farti cambiare nuovamente idea.” 
Nel precedente libro Costanza Macallè, un’anatomopatologa siciliana, abbandona il suo sogno di andare a lavorare a Londra, per accettare un posto a Verona, presso il dipartimento di paleopatologia; ospite insieme alla piccola Flora di sua sorella Antonietta. Inizialmente, i ritrovamenti di ossa e scheletri non erano di certo quello che sognava per il suo futuro, ma pian piano si rende conto del fascino misterioso che si cela dietro ogni piccolo particolare che si trova a studiare, iniziando a capire che quello forse è il posto per lei. Per il bene della sua piccola di soli 3 anni, fa di tutto per ritrovare Marco, il suo papà, che aveva conosciuto durante una vacanza a Malta e con cui aveva avuto l’avventura di una notte. Anche se conducono vite separate, cercano di avere un rapporto armonico per il bene di Flora, che entrambi amano alla follia. Costanza non ha mai smesso di essere attratta da Marco, ma sa che deve rimanere al suo posto perché lui sta per sposarsi con Federica; nonostante questo la sua presenza costante le impedisce di buttarsi in altre conoscenze dedicandosi esclusivamente al lavoro. Le pizze sono rimaste sul tavolo, la tv è rimasta accesa, Flora per fortuna non si è mai svegliata e Antonietta non è rientrata. Malta sembra successa giusto ieri, ma come mai in precedenza ho la sensazione che tra noi ci sia qualcosa di più di quello che crediamo. Cioè, non c’è solo Flora, e per la prima volta dal suo arrivo lei non è più la causa del nostro rapporto ma, anzi, avverto la sua esistenza anche come conseguenza, allo stesso modo della gran parte delle persone che hanno figli. Potrà Costanza, trovare a Verona la serenità desiderata per lei e la sua piccola Flora?
Dopo “Questione di Costanza”, torna Alessia Gazzola con il secondo episodio delle avventure della dottoressa Macallè, un’inguaribile romantica dal cuore grande. Raccontata in prima persona dalla voce della protagonista, è una storia simpatica, che ho letto come piacevole passatempo in questo periodo singolare e complicato. Probabilmente, guardandosi indietro, Costanza non avrebbe mai immaginato tutto questo per la sua vita, ma è molto bella la semplicità con cui mette da parte i suoi sogni, per fare ciò che è meglio per Flora, una bimba adorabile, che è arrivata all’improvviso ma che è subito diventata il centro della sua vita. Forse l’Inghilterra, tutto considerato, non è un’idea così risolutiva come mi sembrava anni fa, ma non gliel’ho ancora detto. Ho imparato nel tempo che anche quando una decisione sembra definitiva è meglio aspettare un po’ per comunicarla. Ed è molto bello come la storia  si sviluppi anche intorno al rapporto tra Costanza e sua sorella Antonietta, tanto diverse ma così complementari da supportarsi nei momenti difficili gioendo insieme di quelli belli; un bellissimo esempio di famiglia, una ricchezza che molto spesso trascuriamo. Il libro inoltre, è arricchito da alcuni capitoli dedicati ai personaggi del passato (realmente esistiti) che tengono impegnati Costanza e i suoi colleghi, che infittiscono la storia di curiosità e mistero. Leggetelo! Aspettando la conclusione che spero arrivi presto… 5 stelle




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