Recensione : L'incastro (im)perfetto di Colleen Hoover

SCHEDA TECNICA

Titolo: L'incastro (im)perfetto 

 Autore: Collee Hoover

Editore: Leggereditore

Pagine: 326

Pubblicazione: 27 Agosto 2015

Genere: Rosa

Formato: Kindle

Quando Tate Collins trova il pilota Miles Archer svenuto davanti alla sua porta di casa, non è decisamente amore a prima vista. Non si considerano neanche amici. Ciò che loro hanno, però, è un’innegabile reciproca attrazione.
Lui non cerca l’amore e lei non ha tempo per una relazione, ma la chimica tra loro non può essere ignorata. Una volta messi in chiaro i propri desideri, i due si rendono conto di aver trovato un accordo, almeno finchè Tate rispetterà due semplici regole: mai fare domande sul passato e non aspettarsi un futuro.
Tate cerca di convincersi che va tutto bene, ma presto si rende conto che è più difficile di quanto pensasse. Sarà in grado di dire di no a quel sexy pilota che abita proprio accanto a lei?

È un romanzo particolare che alla fine lascia con un sorriso sereno sulle labbra. Un romanzo a lieto fine che accontenta la nostra sensibilità.
Si dipana su due binari di una stessa vita, quella di Miles.
Un binario lo racconta nel rapporto che nasce e cresce con Tate, l'altro lo segue nei fatti che sono accaduti sei anni prima nella sua vita. Fatti che, (si intuisce subito), condizionano il suo comportamento con Tate e nella sua attuale quotidianità, comportamento anomalo ed un po' perverso se vogliamo.
Ma quando di fondo c'è il vero amore si affronta tutto...e tutto si risolve.
Ne consiglio la lettura e soprattutto consiglio di non lasciarsi scoraggiare da alcune situazioni diciamo...ripetitive. 

Il finale della storia compenserà ampiamente le attese.

"...Non mi piace la sua frase. Vorrei che se la rimangiasse, perché è come se mi stesse tagliando. Ma ha ragione. 

«Lo so» ribatto. «Se non ci fermiamo adesso, potrà solo

 peggiorare.» 

Stavolta non gli dico che sono d’accordo. So che ha ragione, ma non voglio che finisca. Al pensiero di non stare con lui sento lo stomaco come svuotarsi. 

«Cos’ho fatto per turbarti così?» I suoi occhi tornano immediatamente su di me, e quasi non li riconosco dal gelo che sembra cresciuto dietro di loro. 

«Sono io, Tate» risponde fermamente Miles. «Non pensare nemmeno per un istante che i miei problemi dipendano da qualcosa che hai fatto o non hai fatto.»

Recensione di Elvira