Titolo: I rami del tempo
Autore: Luca Rossi
Serie: 1 libro della serie "I rami del tempo"
Pagine: 182
Genere : fantasy
Gradimento
“ Puoi continuare a vivere sapendo che tutti coloro che ti hanno amata non sono mai esistiti? ”
La storia inizia circa 2000 anni prima, quando l’avo
sanguinario del re Beanor, decise di
annientare la popolazione delle terre del Nord
per essersi ribellata alla sua tirannia; chi riuscì a mettersi in salvo
furono coloro che salparono su 4 navi direzione l’isola di Turios , le terre
del Sud, con la speranza di costruire quel futuro che un re tiranno aveva
brutalmente distrutto . Riuscirono a salpare sull’isola e a creare quella barriera
che per duemila anni non avrebbe più consentito agli abitanti di Isk di
navigare verso Sud .
Ma quel rancore e quell’ esilio forzato, nel corso degli anni si inasprirono e si ereditarono di sovrano in sovrano. Navigare verso le terre
del Sud era diventato il fulcro della vita di ogni sovrano succeduto .
Ma nessuno fu in grado di abbattere quella barriera tenuta
in piedi dalla forza magica di due sacerdoti.
Finchè dopo 2000 anni, il re Beanor con l’aiuto di un suo
mago fidato, riuscì ad oltrepassare quella barriera uccidendo tutti gli
abitanti , tranne tre: la sacerdotessa Miril e due abitanti Bashinoir e Lil.
“ Una pioggia di pietre affilate colpì gli invitati […]
Ovunque, uomini, donne e bambini stramazzavano a terra . Il sangue si allargava
sulla neve formando tante aureole rosse intorno ai cadaveri”.
La sopravvivenza della sacerdotessa permette ai suoi poteri magici, di continuare a proteggere la parte laterale della
barriera e quindi continuare a vivere sull’isola. Ma affinchè tali poteri
siano efficaci seppur deboli ad emanare influssi magici, la sacerdotessa doveva restare chiusa
nel Tempio.
Anche dopo duemila anni il piano è fallito. Il cerchio
ancora non si chiude.
Accade qualcosa di
strano. I corpi di tutti gli abitanti uccisi da frecce volanti, erano spariti;
non c’era più traccia dei loro corpi nella neve né macchie di sangue.
Cosa stava succedendo? Qualcuno li aveva spostati? Ma chi?
Sull’isola erano rimasti solo in tre.
“ Non c’era traccia né dei resti né delle anime[…] Ma i
cadaveri? Dove sono? […] Può essere stato il vento? Impossibile! “
La sacerdotessa non riesce a
darsi pace; ora il suo obiettivo , oltre a proteggere la barriera , era di scoprire al più presto dove siano andati a
finire quei corpi…
“ Una lacrima le scese le scese
sulla guancia"
Una continua lotta tra il bene e il male; tra forze oscure e
misteriose.
La magia bianca e la magia nera sono evidenziate nei personaggi il re Beanor e la sacerdotessa Miril sia nell'uso del linguaggio sia
nello stile di vita condotto dai due sia dal luogo in cui essi vivono.
Da un lato vi è re Beanor, un re tiranno chiuso nel suo
potente castello circondato dal suo harem di mogli e da persone disposte a
tradirlo. Nei capitoli in cui narra del re, l’autore utilizza un linguaggio
scurrile e violento atto a mettere in risalto la prepotenza del re che limita
la libertà del suo popolo obbligandolo a fare ciò che lui desidera e usa violenza fisica e vebali sulle donne considerate solo oggetti sessuali.
Sono infatti
presenti scene violente accompagnate da linguaggio volgare.
Dall’altro lato vi è la sacerdotessa Miril , candida, pura ,
devota al Tempio e alla protezione del suo popolo che vive in una stupenda
isola circondata dal mare e dai suoi alberi ed amata dal suo popolo.
Questo è il modo in cui Luca Rossi ci spiega il bene e il male.
In linea di massima il libro mi è piaciuto e ha catturato la
mia attenzione anche se , ripeto, le scene di violenza sessuale mi hanno un po’
discostata dalla lettura. Ma cerco di andare oltre e di non soffermarmi su piccoli particolari.
Non essendo amante del genere, ho trovato l’idea
buona; ho trovato un romanzo fantasy che non mi ha sottratto il sonno.
Interessato il discorso sul potere telepatico messo in atto tra il mago Obolil e il suo assistente Ilis e tra la
sacerdotessa Miril e Lil l(a sopravvissuta). Una capacità che ho sempre cercato di approfondire: leggere nel
pensiero e conoscere le emozioni di chi è in contatto con me. Sarebbe bello
fluttuare ognuno nei pensieri dell’altro. Potete crederci o meno, ma secondo me
è possibile. In fondo che significa telepatia?
Semplicemente soffrire per la lontananza. Sta a significare
che non si trasmette solo ciò chè bello, ma anche ciò che fa soffrire.
- “ Dammi le mani. […] Lasciati andare ragazzo. Non cercare di resistere. […] Tu puoi…
- Leggere i tuoi pensieri?
- Naturalmente ! Ma solo quando siamo
fuori dal corpo.
- No,
non avere paura. La paura ti impedirà di proseguire…”
Un romanzo fantasy direi storico, in quanto si racconta
l’emigrazione di un popolo perseguitato dalla tirannia di un re.
Considero il romanzo un buon libro, adatto a un pubblico maggiorenne ; adatto a chi ama il genere ma anche a chi non lo è (come me); adatto a chi ama pensare all'esistenza di un mondo diverso e a chi ama viaggiare con la mente.
Spero caro lettore di non averti annoiato, termino con la
citazione di Albert Schweizer:
“Tutta la vita è un mistero.
Tutta la vita ha valore.
Solo quando riconosciamo e affermiamo la nostra affinità con
tutti gli esseri viventi,
l’uomo possiederà la vera umanità”.
Nessun commento:
Posta un commento
Lascia il tuo commento qui!