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giovedì 13 gennaio 2022

Recensione "L'orchestra rubata di Hitler" di Silvia Montemurro, Editore Salani

 Recensione "L'orchestra rubata di Hitler" di Silvia Montemurro, Editore Salani

Scheda tecnica
Titolo: L'orchestra rubata di Hitler
Autore: Silvia Montemurro
Editore: Salani
Formato: Copertina Flessibile, Ebook
Pagine: 352 
Genere: Narrativa storica
Berlino, anni Trenta. A Elsa hanno sempre chiesto di obbedire, di fare prima la brava bambina, poi la perfetta moglie tedesca. Intorno a lei, molte donne hanno fatto lo stesso, pronte a servire il Reich accanto ai loro uomini invincibili. Ma l'equilibrio fragile sul quale è costruita la sua vita sta per spezzarsi: suo marito Heinrich, ufficiale delle SS, ha ricevuto un importante incarico segreto, e per la prima volta non è disposto a parlarne con lei. Per scoprire di cosa si tratta, una sera lo segue di nascosto, lo vede entrare in un appartamento, parlare con un superiore, infine trafugare la custodia di un violino. Non un violino qualunque: un Guarneri del Gesù, uno dei pochi esistenti, dal valore inestimabile. Ma Elsa vede anche un'altra cosa: la foto della ragazza che possedeva quello strumento, nei cui occhi riconosce una sofferenza comune. Decide così di cercarla, a qualunque costo, anche se questo significherà mettersi in grave pericolo e gridare la sua voglia di libertà in faccia all'uomo più pericoloso che il Novecento abbia conosciuto. Riportando alla luce uno dei crimini meno noti della storia nazista, Silvia Montemurro compone e dirige un'opera a due voci, quelle di due donne divise dalla Storia e unite dalla musica.
"L'orchestra rubata di Hitler" è un romanzo intenso, dove la vita di Adele, ebrea italiana che viene trascinata a Berlino dallo zio, s'incrocia con quella di Elsa, tedesca proveniente dall'alta borghesia fedele ad Hitler e sposata con un ufficiale delle SS. Le due donne non si conoscono, ma sono legate dalla musica. Elsa una sera, segue il marito di nascosto in un appartamento dove insieme ad un collega lo vede rubare un violino. E' attratta da una foto che raffigura una giovane violinista.
"Era stata Adele a condurmi, fin dall'inizio, fin dal momento in cui la mia solitudine aveva cozzato con la sua, tramite una foto con un dettaglio in comune."
Da quell'istante la sua vita cambia completamente, per la prima volta non si sente più sola, vuole trovare quella ragazza ad ogni costo. Ha trovato un'amica e sa di avere con lei un legame speciale.
"Se non ci fosse stata la guerra ci saremmo incontrate per davvero. La musica ci avevo solo suggerito la strada per farlo lo stesso."
Sullo sfondo, la guerra con i bombardamenti, i campi di concentramento e le storie di sopravvivenza. L'autrice descrive le gesta e i sentimenti delle persone che si sono ritrovate a combattere un periodo storico che nessuno avrebbe voluto vivere. Ci apre gli occhi agli orrori di quell'epoca, ma soprattutto ci insegna che a volte l'uomo per salvarsi la pelle è disposto a tutto. Lo consiglio a chi cerca un libro interessante e costruttivo dove la guerra è raccontata dall'interno, dove il bianco diventa nero e il nero bianco.
Lettura consigliata da Sabrina

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