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lunedì 28 dicembre 2020

Recensione – Area Zero, Giuseppe Pantò, Prospero Editore

 Recensione – Area Zero, Giuseppe Pantò, Prospero Editore

Scheda tecnica
Titolo: Area Zero
Autore: Giuseppe Pantò
Casa editrice: Prospero Editore
Genere: Narrativa Contemporanea, Romanzi | Formazione
Pagine: 190
Formato: Cartaceo
Prezzo: 14,00 €
Data di pubblicazione: Dicembre 2020
In molti si sono chiesti cosa stessero facendo l’11-11-11 alle ore 11 e 11. Una rara coincidenza temporale, che per Ludovico Vita rappresenta l’inizio di un percorso doloroso e di scoperta: una telefonata proveniente dalla Svizzera lo informa che i suoi genitori sono morti in una stanza d’albergo. Rifiutandosi di accettare l’idea di un suicidio, Ludovico avvia un’indagine personale seguendo una scia di indizi disseminati in fondo alle pagine di classici della letteratura, che lo conducono a una terza persona. Un caleidoscopio di incontri e situazioni imprevedibili lo porterà così a scoprire la verità e a comporre una nuova immagine della sua vita, passata, presente e futura. “La competenza compositiva e la capacità di trasformare la lettura in esperienza immersiva fanno di Giuseppe Pantò un autore su cui puntare. in questo mondo di devastazioni sottoculturali”.  Giuseppe Genna

La prima cosa che mi ha colpito dell’ultimo romanzo di Giuseppe Pantò, intitolato Area Zero, è sicuramente lo stile ricercato e quasi poetico, dell’autore. Il libro in sé non è leggero, ma è piacevole da leggere proprio per la liricità dello stile, che coinvolge il lettore e si sviluppa ben oltre la trama. La trama è ben organizzata e convincente, anche se non proprio originale: una storia d’amore dal lieto fine mancato che, dopo vent’anni, viene riportata alla luce grazie ad un diario, raccolto nelle pagine dei classici preferiti di chi lo ha scritto (un dettaglio che non passa inosservato ad un amante della letteratura: i titoli scelti dall’autore e i passi inseriti nel romanzo sono davvero stupendi). A seguito di un evento nefasto, il protagonista si lancia alla ricerca di una spiegazione e dunque alla ricerca di se stesso. L’autore sfrutta, intelligentemente, alcune caratteristiche del genere romantico/drammatico, del giallo e del romanzo di formazione,  anche se Area Zero rimane un’opera marcatamente riflessiva. Tant’è che i personaggi sono raccontati attraverso il punto di vista del protagonista, Ludovico, sfruttando le sue memorie, i suoi desideri e le emozioni che, di volta in volta, i personaggi suscitano in lui. Nonostante i dialoghi poco verosimili, i personaggi sono costruiti in maniera tridimensionale e credibile. Il romanzo non è consigliato a chi cerca una lettura leggera, ma a chi desidera una storia appassionante e decisamente ben scritta. 5/5
Recensione di Beatrice








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