Recensione libro : Filtri di Cecilia Di Lorenzo
Scheda tecnica
Titolo: Filtri
Autore: Cecilia Di Lorenzo
Genere: Narrativa contemporanea
Formato: Ebook e cartaceo
Pagine: 301
Pubblicazione: 27 Agosto 2020
Autore: Cecilia Di Lorenzo
Genere: Narrativa contemporanea
Formato: Ebook e cartaceo
Pagine: 301
Pubblicazione: 27 Agosto 2020
Cosa faresti se una mattina ti svegliassi e ciò che prima ti sembrava normale, familiare, improvvisamente avesse un significato diverso? Cosa faresti se i filtri che avvolgono la tua vita si dissolvessero, e tu vedessi tutto per la prima volta senza quei veli che, per anni, ti hanno protetto, giustificato e dato tutti gli alibi che ti servivano?Saresti davvero capace di guardare in faccia la realtà?Anna Milani è una donna realizzata. Ha un matrimonio felice, un ottimo lavoro e le sue giornate sono scandite dagli impegni lavorativi e da quelli della vita mondana di una piccola città di provincia.Non le manca nulla e nulla sembra possa turbare i suoi pensieri ovattati, asettici… indolore. Fino a quando, un giorno qualunque, qualcosa s’incrina...è Giacomo…Giacomo è il suo primo grande amore che, dopo anni di oblio, ritorna nella sua vita...
Leggere il
romanzo “Filtri” di Cecilia Di Lorenzo è come aprire il diario personale di
Anna Milani, la protagonista, moglie di Paolo Romano “36 anni, una bella
presenza, un bel marito, una bella famiglia, una bella casa, un bel lavoro, una
bella macchina, delle belle vacanze, dei bei vestiti, delle belle scarpe”, una
presentazione di se stessa (visto che il libro parla in prima persona), che sembra
un colloquio di lavoro, una presentazione fredda, asettica che anticipa un “ma…”
di sospensione e che prelude il messaggio che l’autrice vuole inviare ai propri
lettori. Anna vive una vita costruita su “filtri”, menzogne, maschere,
apparenze; una vita nulla, frivola, piatta ma che la rende “felice” e
vittoriosa.
“…sempre a
sorridere e ingoiare chilometri di parole inutili. Chi ci guarda ci invidia e
mi è capitato di crederci anch’io…”
Anna potrebbe essere ciascuna di noi e
rappresentare la nostra coscienza, essere insomma il nostro grillo parlante. Prima o poi, i filtri da noi
costruiti, iniziano a sbiadirsi fino a scomparire del tutto e lasciarci senza
protezioni, barriere, nude, di fronte alla vita e alla nostra anima e a quel
punto che fare? Ad Anna i suoi filtri, iniziano a opacizzarsi nel momento in
cui il suo passato, si palesa con il nome "Giacomo" che rientra nella sua vita, e in quel momento, le sue
certezze iniziano a vacillare.
“Mai una volta che mi sia fermata su una
panchina, per strada, in macchina, a pensare a me, alla mia vita, al senso di
tutto quello che mi circonda. Mai.”
Il racconto
è intriso di flasback continui che a volte ne disturbano la lettura e l’attenzione
sul reale significato del romanzo, ma le emozioni sono talmente profonde e intense da proseguirne
la lettura. Ho sofferto insieme ad Anna, e un forte spirito di empatia si è
impadronito della mia anima. Linguaggio curato e ricercato che rende la lettura
interessante e riflessiva. Il romanzo a mio dire potrebbe essere catalogato nel
genere “crescita personale”, sia del lettore che del protagonista che pian
piano si amalgamano fino a diventare un tutt’uno e alla fine scrivere insieme l’ultima
pagina del diario della vita per poi richiuderlo, per iniziare una nuova vita più
consapevole di se stessi.
“Vedere la
propria vita per quello che è realmente, crudamente, senza scuse, ti cambia
profondamente, perché, quando il filtro si dissolve e guardi con occhi vergini
il mondo intorno a te, poi non puoi più ritornare indietro. È un punto di non
ritorno, è una consapevolezza con la quale devi convivere e che, in ogni caso,
non ti lascia mai come ti ha trovata”
Complimenti
all’autrice. Lettura consigliata.
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