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venerdì 15 febbraio 2019

Recensione libro "UN USO QUALUNQUE DI TE" di Sara Rattaro, Giunti editore, Amazon


Recensione libro

UN USO QUALUNQUE DI TE di Sara Rattaro
Giunti editore
Amazon


Scheda tecnica

Titolo: Un uso qualunque di te
Autore: Sara Rattaro 
Editore: Giunti
Pagine: 176 
Pubblicazione: 25 Giugno 2014
Genere: Narrativa contemporanea
Formato: Kindle, copertina rigida, copertina flessibile


 Una famiglia borghese apparentemente serena è quella formata da Viola, Carlo e dalla diciassettenne Luce: grandi occhi spalancati verso il futuro. Distratta madre e moglie, Viola coltiva mille dubbi sul suo presente e troppi rimpianti camuffati da consuetudini. Carlo, invece, è un marito presente e innamorato e la solidità del legame famigliare sembra dipendere soprattutto da lui. È quasi l'alba di una notte di fine primavera quando Viola riceve un messaggio da suo marito che le dice di correre in ospedale. Stava dormendo fuori casa e si deve rivestire in fretta, non c'è tempo per fare congetture, il cellulare ora è scarico e nel messaggio non si dice a quale ospedale debba andare né cosa sia successo. Una corsa disperata contro il tempo, i sensi di colpa e le inquietudini che da anni le vivono dentro. Fino al drammatico faccia a faccia con il chirurgo le cui parole porteranno a galla un segreto seppellito per anni e daranno una sterzata definitiva al corso della sua esistenza.

Viola, Carlo e la figlia diciassettenne Luce formano una famiglia borghese, felice e serena. Purtroppo, è solo apparenza.
È quasi l'alba di una notte di fine primavera quando Viola riceve un messaggio da suo marito che le dice di correre in ospedale. Viola, però, non era nel letto di casa sua e, soprattutto, non stava dormendo al fianco del marito. Come spesso accadeva, Viola aveva passato la notte con l’amante di turno.
“Il mio telefono ha squillato dieci volte. L’hai lasciato suonare fino al trasferimento automatico alla segreteria. Nell’ultima chiamata hai registrato un messaggio strozzato ma comprensibile. La tua voce tremava mentre sprofondavo nel sonno a qualche chilometro da lì.”
Tuttavia, il messaggio di Carlo la risveglia dal suo torpore: Viola si riveste in fretta, prende il cellulare ormai scarico e corre in ospedale. Carlo, nel suo messaggio, non ha detto cosa sia successo, ma il tono di voce disperato e severo non fanno sperare nulla di buono. Una corsa disperata contro il tempo, i sensi di colpa e le inquietudini che da anni le vivono dentro. È il momento per Viola di affrontare la vita, di fare scelte difficili e di risvegliare vecchi fantasmi, chiusi da tempo nel fondo del proprio cuore.
Viola, la protagonista del romanzo, è una donna dal carattere frivolo, superficiale e egocentrico. Da un lato prova un forte sentimento d’amore per il marito Carlo e la figlia Luce, dall’altro prova un impulso di inadeguatezza nei loro confronti, costringendola a rifugiarsi tra le braccia di qualche amante incontrato per caso.
“Tu non perdi mai il controllo, sono io quella sbagliata, tu sei il punto fermo, io quella che oscilla”
Viola è un personaggio dal carattere fortemente strutturato e predominante. I sentimenti che suscita nel lettore sono duplici, così come lo è il suo animo: impossibile da amare, in quanto è una donna superficiale ed apatica, che coglie ogni minima occasione per sfuggire al suo ruolo di mamma e moglie; tuttavia, è anche impossibile da odiare, in quanto è semplice comprendere come ogni suo comportamento derivi in realtà da un senso di inferiorità e da una intrinseca fragilità nei confronti di Carlo e Luce. Viola osserva da lontano il rapporto tra padre e figlia, invidia l’amore che è presente fra i due e ne è gelosa perché lei non fa parte di quel rapporto squisitamente esclusivo ed unico.
“Luce e Carlo sono un nome solo nei discorsi dei parenti. Vi punisco così. Io vi tradisco. Lo faccio nel modo più freddo, bieco e banale, per essere scoperta. Lo faccio così, a occhi chiusi, come se fossi cieca, come se non fosse colpa mia. Lo faccio perché se io non entro in voi, vorrei almeno che voi capiste me.”
Carlo, il marito di Viola ed il papà di Luce, incarna il prototipo del padre e del marito modello: ama Viola fin dalle scuole superiori, ha lottato contro la propria famiglia pur di salvaguardare la sua storia d’amore, ha sempre trattato la moglie con i guanti di velluto, ha perdonato, per anni, le scappatelle della moglie, ma soprattutto ha amato e protetto Luce con tutte le proprie forze. Proprio come Viola, anche Carlo è un personaggio dal carattere ben strutturato; tuttavia, a lui sono attribuite solo qualità positive, rendendolo poco realistico. Attribuire qualche lato negativo anche a Carlo, lo avrebbe di sicuro reso una figura più vivida e concreta.
Un romanzo dal carattere delicato e tenero, dal ritmo serrato ed incalzante, che racconta una storia drammatica e concreta: queste le caratteristiche del romanzo “Un uso qualunque di te”. Sara Rattaro è dotata di una penna fluente, dolce, coinvolgente, ma anche piuttosto diretta e cruda: con pochi tocchi di parole riesce a creare una storia delicata e dolorosa, popolata da personaggi tridimensionali e di grande spessore, in grado di commuovere il lettore. In ultimo, un finale da brividi, totalmente inaspettato e capace di emozionare. Una lettura assolutamente consigliata: una storia da leggere tutta di un fiato, un racconto che rimane nel cuore.

Recensione di Flavia Pigliacelli


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