Recensione libro "Borderline" di Ylenia Luciani
Scheda tecnica
Titolo: Borderline
Autore: Ylenia Luciani
Editore: Independently published
Pubblicazione: 30 novembre 2021
Formato: Ebook (disponibile con Kindle Unlimited), cartaceo
Genere: Narrativa contemporanea
Pagine: 366
Raven scott ha 22 anni e soffre del disturbo di personalità di Borderline. Dopo un anno passato a scappare di casa, ad abusare di alcol e droghe per sopperire il senso di abbandono e, soprattutto, a combattere con i suoi stati d'animo, spesso accompagnati da crisi violente di rabbia, sua madre e il suo patrigno decidono di rinchiuderla in una clinica psichiatrica. Lì dentro sarà seguita dal dottor Watson... Ma qualcosa non va come deve andare, perché Raven non ha intenzione di collaborare, mentre Maddox Watson ha tutte le intenzioni di "domarla". La sua reputazione è quella di un eccellente dottore, ma il suo passato è segnato da un errore che ancora non riesce a lasciarsi alle spalle... riuscirà a non commeterne uno identico per non distruggerla? Tra infermiere acide, pazienti che metteranno a dura prova i suoi nervi e la voglia di scappare, Raven dovrà scendere a patti con ciò che si scatenerà dentro e contro di lei.
Il romanzo tratta una tematica sociale delicata, una
malattia psichica che oggigiorno dilaga tra i nostri giovani con maggiore
frequenza rispetto al passato; una
malattia che può essere curata e può assicurare una vita normale. Ovviamente,
trattandosi di un libro, la storia è romanzata, ma è scritta in modo accurato e
dettagliato, frutto di una preventiva informazione da parte dell’autrice
consapevole che non poteva improvvisare o scrivere falsità. La
protagonista soffre della sindrome “Borderlaine” che la porta ad atteggiamenti
violenti ed aggressivi sia contro se stessa che contro gli altri. La protagonista vive una vita di
eccessi, di abbandono e di solitudine che la spingono al suicidio. “mi sento costantemente in una specie di bolla, come se la
mia vita fosse un film e io la spettatrice di me stessa che osserva senza poter
fare assolutamente niente…come se fossi
fuori dal mio corpo…” La madre decide di condurla in una clinica di cura perché
incapace a gestire il problema. Ed è proprio all’interno della struttura che
si svolge l’evolversi dell’intera vicenda. La storia racconta di solitudine, paura di affrontare la realtà,
impotenza e mancanza di informazione dei
genitori nell’affrontare il problema, il tutto condito da barriere mentali
sociali che etichettano tali soggetti come pazzi, isolandoli dal sistema. La
storia vuole dimostrare che la sindrome “Bordeline” può essere curata sia a
livello sanitario che a livello umano; come diceva Aristotele: "l’uomo è un
animale politico" che ha bisogno degli altri, non può vivere isolato ed
alimentare le proprie psicosi. Un messaggio importante che urla e fuoriesce
dalle pagine del libro fino a giungere a tutti noi. Una storia che mi ha emozionata e commossa e mi ha fatto
tanto riflettere sulla fragilità della mente umana; la solitudine fa male e ci
conduce alla morte. Spero che questo
messaggio aiuti tanti ragazzi come i personaggi del romanzo: Rachela, Thorm,
Raven, Gabrielle vittime dell’anoressia, del disturbo della personalità borderline, del disturbo ossessivo compulsivo e
di ogni forma di schizofrenia, quindi vittime di se stessi. Insieme a Raven entreremo nel “nuovissimo
Greystone Park Psychiatric Hospital”, vivremo delle forti emozioni, ci
confronteremo con le nostre fragilità e ne usciremo più forti e fiduciosi nel futuro. La storia è raccontata in prima persona dalla
voce dei protagonisti che si alterneranno capitolo dopo capitolo. Presenza di
scene di sesso esplicite e immagini forti di crisi psicologiche, perciò se la
vostra sensibilità dovesse essere marcata ne sconsiglio la lettura, anche se
questo significherebbe perdere una bella storia. Complimenti all’autrice per aver trattato
questa tematica con la giusta delicatezza ed aver evidenziato
l’importanza della terapia di gruppo e
della terapia d’urto. Spero che questa
storia aiuti molte di voi che si sentono fuori luogo e inadeguate. Ragazze,
chiedete aiuto e ricominciate a vivere.
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