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mercoledì 10 febbraio 2021

Recensione in anteprima "Raptor" di JD Hurt

 Recensione in anteprima "Raptor" di JD Hurt 

Scheda tecnica
Titolo: Raptor
AutoreJD Hurt 
SerieHonorable Men Series - Spin Off 
Editore : Independently published
Generemafia-suspense romance
Formato: Ebook e copertina flessibile
Pagine: 239
Pubblicazione: 10 Febbraio 2021
Dovevo buttarla fuori da New York e dalla mia vita come ho fatto con la sua famiglia. Lei è pericolosa, un mondo di segreti che può solo distruggere ciò che mi è caro. Ma sono stato debole; “un mese” mi sono detto, “e mi toglierò la voglia”. L’ho portata nel mio palazzo, al centro del ghetto. Impossibile resistere alle tentazioni dell’infanzia.Io sono Raptor: un re nero, l’imperatore dei rifiuti. Un’aquila maestosa. Ora mi ciberò di lei. Saprò fermarmi dopo trenta giorni? Dovevo salvare mio fratello. Poi Ash è caduto tra le sue grinfie. L’ho pregato di restituirmelo; non c’è stato verso. Ora sono sua per trenta giorni. La macchia bianca al centro di un mare nero.Sarò capace di galleggiare? Ho già fallito una volta, quand’ero una bambina che lo amava sopra ogni cosa. Ma sono cresciuta e anche se non possiedo un salvagente, voglio adattarmi. Anni di ghetto mi hanno impartito una lezione: vincere o morire. Questa volta sarà il passero a divorare l’aquila. Io sono Aubree Miller; finalmente so nuotare.
Nota dell’autrice: Raptor è un mafia-suspense romance autoconclusivo secondo spin-off della Honorable Men Series. Pur non essendo un vero e proprio dark, per via delle atmosfere violente, del linguaggio utilizzato e delle situazioni sessualmente esplicite è destinato a un pubblico adulto e consapevole.

Chi mi conosce  sa quanto io adori questa autrice; per me lei è straordinaria, unica. Nei suoi romanzi, trovi ambienti malfamati, storie  di vite al margine; quella di  Raptor è una storia molto vicina ad ognuno di noi, che ha ascoltato e si è indignato. La politica  ci ha  avvilito ma chi dovrebbe  proteggerci ci ha deluso .
La storia  è basata sul yin  yang ma non come metafora: il nostro yin è un nigga troppo  deluso  dalla vita e cosciente che la schiavitù  non sia mai finita, ma ha solo cambiato  nome. Tariq Davis lo yin  mentre lo yang Aubree Miller sono come Ebano e avorio; vivono insieme in perfetta armonia,
l'uno accanto all'altro sulla tastiera del mio pianoforte (ecco cosa  sono in un mondo  Disney). Ma, nella  realtà,  le loro vite sono un intreccio, uno scorcio di serenità  che viene  annientato  dalla vita stessa e da persone egocentriche che distruggono tutto  al loro passaggio. Ebony e Ivory si conoscono  da piccoli, ma la Ibony o 
Auby-love, è per il nostro Raptor  il sole innocente che fa l’amore con la notte guerriera, la prima cosa bella e pura in quel mondo marcio che lo tiene a  galla. Tariq le chiede un mese dove lei deve sottostare  ai suoi ordini. Tariq cerca disperatamente  di mandarla via dalla sua mente, dimenticare i battiti e combattere  l'emorragia che gli procura la sua vicinanza. Qui, sogni non ne esistono e nemmeno favole; sono stati abbandonati e neanche le cercano; gli incubi  li avvolgono  e li uniscono  nel loro noi che tanto  bramano. Io ho amato  i protagonisti, un pieno 5 per questa autrice  che mi fa battere  il cuore  in ogni sua storia.
Recensione di Rosa 








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