Lettori fissi

giovedì 8 ottobre 2020

Oggi in uscita in libreria e online

Oggi in uscita in libreria e online 

Libri Amazon: Rosa/Romance

Tra le righe (The Hutton Family Vol. 1), di Abby Brooks, Queen Edizioni

Nello stesso giorno in cui ho perso il lavoro, la casa e tutte le speranze per il futuro, ho perso anche il mio diario.
E la parte peggiore, la più terribile, non riesco a dirla nemmeno ad alta voce, è... Uno sconosciuto l'ha trovato, l'ha letto e l'ha commentato. Contattami. Per favore. Alla fine del suo messaggio ha lasciato anche un indirizzo e-mail. So bene che non devo fidarmi degli estranei, ma dopo una notte a base di tequila, ho creato un nuovo indirizzo e-mail, e l'ho fatto. L'ho contattato. E l'uomo che ho scoperto è pieno di gentilezza, umorismo e profondità. Nel frattempo, incontro Lucas Hutton, un marine con il corpo, il cuore e l'anima coperti di cicatrici. La chimica tra noi è una forza della natura. La sua intensità mi fa girare la testa. Non posso averli entrambi. Devo fare una scelta prima che le cose vadano troppo in là. Non so proprio come farò.

Un abbraccio indolore (Serie Hugs Vol. 1), di Elettra Miles

Il mio nome è Penny.
Ho trascorso buona parte della mia vita a nascondermi per evitare di essere ferita, ho cercato di rendermi invisibile agli occhi degli altri, anche dei miei stessi colleghi di lavoro, e ho costruito una corazza che è bastata a proteggermi finché non è arrivato qualcuno in grado di scalfirla, nonostante tutto. Innamorarmi non è una scelta saggia, soprattutto se lo stesso destinatario del mio sentimento mi mette in guardia suggerendomi di non fidarmi di nessuno, nemmeno di lui.
I miei pensieri oscillano: arrendermi incondizionatamente o combattere per difendermi?
Mi chiamano M da così tanto tempo che ormai neanche io ricordo quasi più il mio vero nome. Ho passato la mia vita a infliggere dolore senza rimorsi e senza tentennamenti, ma questa è un’altra storia. Conoscere Penny mi ha cambiato la vita, non so se in meglio: la mia sete è aumentata, la mia fame è diversa, il dolore è ancora il mio pensiero fisso ma adesso è solo il suo che voglio. Lei non ha scelta perché il mio demone già la reclama. «Bisogna solo imparare a conviverci.» E lo farà, che lo voglia o meno.
*** ATTENZIONE ***
Il libro contiene scene di violenza fisica e psicologica, se ne consiglia la lettura a un pubblico adulto.

Rapita (L’ossessione del fae Vol. 1), di Lily Archer, Grey Eagle Publications

La cocciuta changeling è entrata così in profondità dentro di me, che non posso respirare senza sentirla. La sua bocca impertinente è una tentazione costante, le battute pungenti che ci scambiamo sono come ruvidi baci in una stanza buia. Non riesco a pensare e potrei seriamente ammettere di essere ossessionato da lei. Ecco perché tengo Beth a distanza. Non mi fido di me stesso quando le sto vicino, o quando riesco a vedere la sua anima ferita attraverso i suoi occhi, anche se sta ridendo. Le sue parole insolenti nascondono un dolore talmente profondo, che temo non abbia fine. Ha trascorso la vita in catene. Come potrei capire ciò che ha passato? La desidero talmente tanto, che mi sto consumando. Vorrei stringerla tra le braccia, prometterle che sarà al sicuro con me nel Regno d’Inverno. Ma non posso. Potrei perdermi in lei al punto da lasciarmi sfuggire la mia anima gemella, quella che aspetto da secoli. Allora, creo una serie di regole e mi attengo strettamente ad esse. La evito e mi concentro nei preparativi per l’insediamento della nuova regina del Regno d’Inverno. Sembra funzionare… almeno finché sento il legame scattare. Tutte le mie regole vanno in frantumi, quando mi rendo conto che Beth è mia. E quando me la portano via? Sarei disposto a distruggere i pilastri di Arin pur di riportarla indietro.

Libri Amazon: Gialli/Thriller

LA FURIA DEL DRAGO, di Lorenzo Visconti, La Corte editore


Il guardiano dei coccodrilli, di Katrine Engberg, Marsilio

Davanti al corpo tagliuzzato di Julie, giovane studentessa trovata morta nel suo appartamento, la polizia di Copenaghen non ha risposte: la sola traccia lasciata dall'assassino sembra essere il misterioso disegno, simile a un origami, che la lama di un coltello ha inciso sul viso della ragazza. A guidare le indagini è l'investigatore Jeppe Kørner, affiancato da Anette Werner: lui - con l'aria del classico sbirro separato - in profonda crisi di autostima, lei energica e dirompente, sempre di buonumore. La loro attenzione si concentra sulla padrona di casa, che vive al terzo piano della stessa graziosa palazzina in cui è stato rinvenuto il cadavere, nel centro storico della capitale danese. Docente di letteratura in pensione con la tendenza a organizzare scintillanti cene mondano-artistiche, Esther de Laurenti si rivela infatti essere un'aspirante scrittrice di gialli. E, curiosamente, l'omicidio di cui si legge nel manoscritto al quale sta lavorando ricalca esattamente le modalità con cui è stata uccisa la sua inquilina. Un collegamento tra finzione e realtà troppo clamoroso perché possa essere ignorato.

Il re di Varsavia, di Szczepan Twardoch, Sellerio Editore

C’era una volta a Varsavia. 1937. A pochi mesi dall’invasione nazista e in un clima politico di crescente dittatura e inconsapevolezza del futuro, si svolge l’ascesa di Jakub Shapiro, ebreo, gran pugile ma anche un assassino al servizio del capomafia della comunità israelitica. La racconta, cinquanta anni dopo, da Tel Aviv dove si era rifugiato in tempo, Moises Inbar, all’epoca diciassettenne, che di Jakub era diventato l’ombra. Da quando Jakub ha ucciso con sanguinaria crudeltà il mite padre di Moises, il ragazzo è una specie di specchio del travolgente criminale, in un rapporto odio-identificazione difficile da decifrare. Del boss avventuroso, il fragile ragazzino ebreo testimonia, ammirato e schifato, gli atti e le passioni di una vita avida, in un continuo di episodi e figure travagliate, ebrei e non ebrei, nessuna delle quali solo comprimaria ma sempre caratterizzata da una propria storia (il capomafia, la tenutaria del bordello, la moglie ebrea borghese, l’amante polacca aristocratica, il fratello sionista idealista, il killer mostruoso con il suo demone, e i molti minori che compongono lo sfondo sociale). Soprattutto Moises avverte del «re di Varsavia» quel «nucleo oscuro» che rende in fondo contraddittorio ogni suo successo. E che preannuncia qualcosa di terribilmente triste e sorprendente. Il re di Varsavia è un romanzo criminale; è un romanzo storico sulla Varsavia antisemita e capitale dell’ebraismo, divisa tra l’aspirazione a metropoli europea e un autoritarismo provinciale, mentre scivola verso la tragedia; è un romanzo morale, sull’assuefazione alla violenza e su quanta e quale ne è giustificata dalla voglia di rivalsa di chi è oppresso; ed è un romanzo politico, sulle radici della nazione di Israele. Da questo libro è stata prodotta una serie televisiva.

Libri Amazon: Narrativa

Dante di Alessandro Barbero, Laterza

Un uomo del Medioevo, immerso nel suo tempo. Questo il Dante che ci racconta un grande storico in pagine di vivida bellezza. Dante è l'uomo su cui, per la fama che lo accompagnava già in vita, sappiamo forse più cose che su qualunque altro uomo di quell'epoca, e che ci ha lasciato la sua testimonianza personale su cosa significava, allora, essere un giovane uomo innamorato o cosa si provava quando si saliva a cavallo per andare in battaglia. Alessandro Barbero segue Dante nella sua adolescenza di figlio d'un usuraio che sogna di appartenere al mondo dei nobili e dei letterati; nei corridoi oscuri della politica, dove gli ideali si infrangono davanti alla realtà meschina degli odi di partito e della corruzione dilagante; nei vagabondaggi dell'esiliato che scopre l'incredibile varietà dell'Italia del Trecento, fra metropoli commerciali e corti cavalleresche. Il libro affronta anche le lacune e i silenzi che rendono incerta la ricostruzione di interi periodi della vita di Dante, presentando gli argomenti pro e contro le diverse ipotesi e permettendo a chi legge di farsi una propria idea, come quando il lettore di un romanzo giallo è invitato a gareggiare con il detectivee arrivare per proprio conto a una conclusione.

La tavoletta dei destini di Roberto Calasso, Adelphi
In quel tempo remoto gli dèi si erano stancati degli uomini, che facevano troppo chiasso, disturbando il loro sonno, e decisero di scatenare il Diluvio per eliminarli. Ma uno di loro, Ea, dio delle acque dolci sotterranee, non era d'accordo e consigliò a un suo protetto, Utnapishtim, di costruire un battello cubico dove ospitare uomini e animali. Così Utnapishtim salvò i viventi dal Diluvio. Il sovrano degli dèi, Enlil, invece di punire Utnapishtim per la sua disobbedienza, gli concesse una vita senza fine, nell'isola di Dilmun. Il nome Utnapishtim significa «Ha trovato la vita». Dopo qualche migliaio di anni approda a Dilmun un naufrago, Sindbad il Marinaio. Utnapishtim lo accoglie nella sua tenda e i due cominciano a parlare. Ciò che Utnapishtim racconta è la materia di questo libro.

Sul filo dell'acqua, di Sara Rattaro, Solferino

Chiara era in auto, bloccata dalla piena. Giulia era nel negozio dei suoi genitori, ne sono usciti vivi per miracolo. Anna era a casa, ma suo marito era fuori con i soccorritori, purtroppo. Angela non era in città e non sapeva che anche a lei quel devastante diluvio avrebbe portato via qualcosa. Dal terribile 4 novembre in cui ogni argine ha ceduto e Genova è stata travolta dall’acqua è passato un anno. La sera in cui Chiara si scontra con Anna al ristorante, e Anna deve correre via perché Giulia sta per partorire, ognuna delle protagoniste si trova davanti alle conseguenze delle proprie scelte di quei mesi, e dei propri incontri. C’è Andrea che ha perso un amico, Enea che ha rinunciato a un amore, Marco che ha consumato un addio e Carlo che ha trovato… Giulia. E il cerchio si chiude. Otto vite si rincorrono, si mescolano, si scambiano come piccoli vortici, sul filo dell’acqua. Il nuovo libro di Sara Rattaro, in un originale e avvincente intreccio di trame e sentimenti, rende omaggio a una città, Genova, e a una grande dote umana, la resilienza. Un romanzo luminoso e profondo che ha la qualità del mare e della pioggia: porta in sé il senso della vita, della morte e della rinascita.

L'ultimo lenzuolo bianco di Farhad Bitani, Neri Pozza

Inizia così la sconvolgente testimonianza di Farhad Bitani, ex capitano dell’esercito, un giovane uomo che ha attraversato da osservatore privilegiato la storia dell’Afghanistan: dal potere dei mujaheddin ai talebani fino al governo attuale, che vive sotto l’ombrello occidentale. 
Farhad nasce a Kabul nel 1986, ultimo di sei fratelli. Suo padre è un generale dell’esercito di Mohammad Najibullah Ahmadzai, il quarto e ultimo presidente della Repubblica Democratica dell’Afghanistan. Ma, con la presa del potere da parte dei mujaheddin, nel 1992, le cose cambiano. Solo rinnegando il passato e diventando un mujahed, il padre di Farhad avrà salva la vita. Da quel momento l’esistenza del giovane Farhad cambia radicalmente. La sua famiglia si trasferisce in una grande casa, presidiata dagli uomini della scorta. Èa loro che Farhad chiede in prestito le armi, per i suoi giochi di bambino. Quello che sogna è un futuro da combattente, alla testa di un manipolo di uomini. Sparare, uccidere, avere potere e ricchezza: non c’è nulla che desideri di più. Ma le cose sono destinate a mutare ancora. Quando i talebani strappano il potere ai mujaheddin, la sua famiglia cade in disgrazia. Mentre suo padre si trova in prigione, Farhad conosce la fame, la miseria, l’indottrinamento forzato all’Islam. Condotto allo stadio, viene costretto ad assistere alle lapidazioni del venerdì, le punizioni per gli infedeli, coloro che trasgrediscono le leggi del fondamentalismo. Sarebbe facile cedere all’imbarbarimento, credere a ciò che viene inculcato, diventare come coloro che professano la pace, alimentando la guerra. Ma se fosse possibile un destino diverso? Si può attraversare l’inferno e uscirne redenti? Da guerriero islamista a dialogatore per la pace, attraverso questo libro possente e drammatico Farhad Bitani offre al mondo il vero volto dell’Afghanistan, raccontando in maniera vivida la guerra civile, la violenza gratuita, le perversioni del potere e l’uso della religione come strumento politico.

Perdersi di Elizabeth Jane Howard, Fazi Editore

Henry è un ultrasessantenne solo e piuttosto male in arnese, che vive sulla barca di una coppia di amici. La sua è stata un'esistenza sfortunata e apparentemente segnata dalla crudeltà delle donne. Lettore e pensatore, è un uomo privo di mezzi, ma non di fascino. Daisy è una drammaturga di successo, anche lei ha superato i sessant'anni e conduce una vita piuttosto solitaria in un piccolo cottage di campagna con giardino che ha da poco acquistato, dove contempla l'enorme vuoto affettivo che nessun uomo ormai riempirà più, nonostante una parte di lei continui a desiderare di essere amata ancora una volta. Quando Henry si offre come giardiniere, all'inizio Daisy è diffidente, ma poi gli consente di insinuarsi pian piano nella sua vita quotidiana: bisognosa com'è di affetto e attenzione, abbocca facilmente al suo amo. La tensione sessuale tra i due cresce in modo graduale, fino a che Daisy ne è obnubilata e non è più in grado di vedere Henry per quello che realmente è, nonostante i suoi amici e sua figlia, perplessi e sospettosi, continuino a metterla in guardia...

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