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Ritrovarsi di Raffaele Messina

SCHEDA TECNICA
Titolo: Ritrovarsi
Autore: Raffaele Messina
Genere: Romanzo di formazione
Casa Editrice: Guida Editori
Pagine: 176
Un romanzo ambientato tra Capri e Napoli durante i dolorosi anni della Seconda guerra mondiale. Il racconto dell’iniziazione del giovane Francesco alla vita, ai suoi piaceri e ai suoi affanni, in un’epoca e in una società difficili, in cui non era possibile manifestare il proprio credo e i propri valori. È anche la storia di un amore che vince il tempo e lo spazio, e del sogno di un’esistenza vissuta nella pace e nel rispetto degli esseri umani. Ritrovarsi è un inno alla libertà e al coraggio di agire e di amare nonostante le difficoltà che purtroppo fanno parte del cammino dell’uomo. Un romanzo a volte duro, che racconta senza ingentilirli gli aspetti più cruenti dell’occupazione tedesca nel napoletano, riservando un posto particolare alle “Quattro giornate di Napoli” e alle disastrose conseguenze sulla città e sul destino del protagonista.
«[…] Era come un sovrapporsi di più presenze, misteriosamente esalate, scomparse, trasformate tutte in assenze. Ne restavano tracce evidenti, ma non c’erano più l’imperatore Tiberio e la sua corte, i suoi servi; non c’erano più gli archeologi e i loro operai. Non c’era neanche un custode. C’era lui, Francesco. Intruso, furtivo, e, come tale, anch’egli una presenza-assenza, partecipe dello stesso mistero».
Ritrovarsi di Raffaele Messina è un romanzo che accoglie in sé tanti temi importanti, dalla guerra e le sue terribili conseguenze alla difficoltà della crescita e degli anni dell’adolescenza. Attraverso il racconto della vita del protagonista Francesco Nastasi, si ripercorre un pezzo della storia di Napoli durante l’occupazione tedesca nella Seconda guerra mondiale, e della guerriglia urbana portata avanti da coraggiosi cittadini stanchi di essere asserviti a un padrone straniero e violento. Si parla delle dure leggi razziali, dell’illogica persecuzione degli ebrei, della falsità della propaganda fascista e del duro risveglio del popolo italiano dall’illusione di una guerra “giusta”. Nel racconto dei bombardamenti su Napoli si ha una delle immagini più intense del romanzo: quando Francesco e sua madre raggiungono il rifugio antiaereo, una discesa all’inferno per salvarsi la vita, vedono sul muro un graffito in cui è rappresentata una casa circondata da alberi e sotto di essa tanti fili d’erba, che si scoprono poi essere il metodo per contare i giorni di chiusura forzata nel bunker. Un’immagine che contiene in sé la critica a una guerra che ha distrutto vite e identità, e che ha privato gli uomini della sicurezza della casa e quindi della famiglia. Ritrovarsi pone l’accento sulla forza che ognuno trova dentro di sé quando si deve lottare per ciò che è davvero importante. Nel racconto delle “Quattro giornate di Napoli” si assiste alla fedele ricostruzione storica della resistenza dei napoletani, gente normale che ha deciso di non arrendersi e di sfidare un nemico più grande e potente, in nome della libertà. Parallelamente alle vicende storiche, Messina segue da vicino la storia del protagonista Francesco nei suoi tormentati anni dell’adolescenza, raccontandone la maturazione affettiva, sociale, sessuale e politica. Il ragazzo vive il difficile periodo storico che sta distruggendo ogni certezza con un unico, grande punto fermo nel cuore: l’amore per Patrizia. Un rapporto osteggiato dal destino, un amore vissuto a distanza, senza la sicurezza che l’altra stia ancora pensando a lui, senza la sicurezza che ella, di famiglia ebrea, sia ancora viva. Un altro rapporto è ben indagato dallo scrittore: quello pieno di incomprensioni di Francesco con il padre Salvatore. Due caratteri che sembrano opposti e che troveranno un punto di incontro solo quando riusciranno ad andare al di là delle apparenze. È qui che risiede il significato del titolo del romanzo, quel ritrovarsi di due anime, siano esse legate dall’amore tra un uomo e una donna, o dall’amore tra un padre e suo figlio.


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