Recensione libro
Corrispondenza imperfetta di Laura Nottari
Dri Editore
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Scheda tecnica
Titolo: "Corrispondenza Imperfetta"
Autore: Laura Nottari
Editore: Dri Editore
Genere: Regency
Formato: Kindle , cartaceo
Pubblicazione: 8 aprile 2019
Sidmouth, Devonshire estate 1828
Venti anni di differenza, ceti sociali così diversi da far
sembrare impossibile e inopportuno il sentimento che la giovane Edith Ellis
proverà per lord Esmond, conte di Rovington. Una passione accesa dal primo
incontro di sguardi e alimentata da una risonanza, un accordo che nessuno dei
due, nonostante tutto, può negare di udire. Se nemmeno i reciproci passati legati a doppio filo, gli
errori, le imperfezioni e un’impossibile redenzione riescono a dividere due
anime destinate a divenire una, cos’altro potrebbe mai impedir loro di rimanere
unite? Lontano da Londra, dai rigidi fili del ton, tra le
scogliere, il mare e la natura del Devonshire, il maniero di Greyville è pronto
ad accogliere i suoi ospiti.
Corrispondenze imperfette è il primo libro che leggo dell’autrice
Laura Nottari; un romanzo genere Historical
Romance ambientato a Londra la cui
storia inizia nell’Aprile 1827 e termina nell’Aprile 1828. Un arco temporale
che racconta la storia di Lord Esmond Theodore Lawrece, conte di Rovington,
detentore di un patrimonio da capogiro e
la signorina Edith Ellis, figlie di Harriet e Clifford Ellis, caduti in
disgrazia e con un passato sconvolgente che ha gettato fango e disonore sulle
figlie. Ma Edith non sa, che in realtà,
esiste un filo diretto, seppur nascosto, tra lei e Lord Esmond. La bellezza del romanzo, al di là della storia d’amore tipo
Cenerentola, molto marcata nella prima parte del libro con scene che riportano
alla favola come l’invito al ballo e la reazione gioiosa della sorella minore,
attenta ai preparativi per la grande serata:
“Andremo? – Andremo, sarebbe scortese rifiutare.- Oh,
grazie, grazie, grazie. Devo decidere cosa indossare, quale acconciatura scegliere e… -
…dicevo, la bellezza del romanzo è la competenza linguistica dell’autrice che
tramite l’ uso frequente di similitudini ed immagini evocative dell’ambiente
naturale che ne esaltano la bellezza dell’ambiente marino, della natura, dei
tramonti, rendono le pagine, delle poesie che stimolano nel lettore i vari
organi di senso. L’utilizzo delle figure retoriche all’interno di un romanzo, come
le similitudini e le metafore, stimolano sensazioni forti e attraenti , trasportando le pagine del
romanzo ad un’alta espressività. Il
romanzo si legge, si annusa, si ascolta, si tocca. Nessuna volgarità e nessuna
scurrilità; il tutto viene descritto con parsimonia ed attenzione e rendono l’amore,
un sentimento pulito da vivere e consumare attraverso lo sguardo e la mimica
facciale. E’ vero che gli occhi sono lo specchio dell’anima, l’autrice ce lo
conferma con la descrizione del gioco
erotico fatto di sguardi tra i due protagonisti; erotismo consumato tramite il
sapore e il tatto
“Edith portò il dolce alla bocca, serrò le labbra e sfilò la
forchetta. Le scappò un mugolo di piacere…Esmod la stava fissando , no le disse
nulla, prese la forchetta, la calzò nella sua porzione di dolce e la portò alla
bocca. Masticò senza distogliere gli occhi dai suoi. Edith strinse il bordo della
sedia , respirò appena , un tumulto emotivo e fisico celato da calma apparente.
Esmond deglutì, saggiò le labbra e sorrise appena. –Penso di aver fatto l’amore
con voi. Platonicamente, s’intende. Ammise -.”
Il romanzo a tratti, sembra assumere la struttura di diario,
quando il capitolo viene contrassegnato
dalla data, caratterizzata da mese e anno, ma per il resto, la struttura
è classica, caratterizzata dal numero
dei capitoli. Lettura scorrevole e fruibile adatta a tutte le fasce d’età.
I personaggi sono vari e rappresentano le varie
sfaccettature psicologiche dell’animo umano: Edith, che incarna il simbolo della donna forte pronta a combattere le avversità e i pregiudizi e a sacrificare se stessa per l’onore
della sorella; Esmond un uomo “moderno” in una società inglese tradizionalista;
la duchessa di Ethingale, sorella di Lord Esmond, “non più giovanissima, bella
come un dipinto ma espressiva quanto una statua”, ligia al dovere e alle
etichette imposte dalla nobiltà.
Proprio la presenza delle figure retoriche, mi fanno
sostenere che il romanzo non è “commerciale”, ossia alla portata di tutti, non
è stereotipato ad un determinato genere,
ma è originale, personale, nuovo. Finale sorprendete ed inaspettato; anzi a dir il vero, fuorviante; ad un certo punto, la storia mi ha indotto ad immaginare un finale diverso. Sarà un lieto fine con tanti punti esclamativi oppure un finale con tanti punti interrogativi di stupore? A voi l'ardua sentenza.
La mia recensione, insieme ad altri due blog, chiude il cerchio del Review Party del lancio del romanzo.