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martedì 17 marzo 2020

Recensione libro Il quaderno del fato di Edoardo Guerrini


Recensione libro
Il quaderno del fato di Edoardo Guerrini

Scheda tecnica
Titolo: Il quaderno del fato
Autore: Edoardo Guerrini
Editore: Il seme bianco
Genere: Azione, avventura
Formato: Copertina flessibile
Pagine: 143
Le vicende si svolgono tra Torino, Marrakech e Samarcanda attraverso la traduzione di un codice dell’XI secolo in persiano antico, delle Quartine di Omar Khayyâm, famoso poeta e scienziato. A Samarcanda, nella Tomba del Re Vivente, c’è il secondo volume. I terroristi islamici lo vogliono, pensando che contenga le chiavi per violare la segretezza di ogni computer.
Il quaderno del fato di Edoardo Guerrini, è un breve romanzo giallo d’avventura, che in un certo senso ricorda degli spiacevoli episodi del passato, come i libri bruciati dai nazisti la sera del 10 Maggio del 1933. Nel libro, i terroristi islamici distruggono la cultura, ma vanno alla ricerca di un volume, che a loro dire, contiene la chiave ( da decifrare), per accedere a tutti i computer ed hackerare tutti gli Stati del mondo. E’ una corsa continua che si articola tra Torino, Marrakech e Samarcanda, tra presente e passato e tra codici da decifrare. E’ una lettura interessante sotto tutti i punti di vista: storico, geografico, letterario e umano. Molto belle le descrizioni dei paesaggi africani, con le sue moschee, palazzi e giardini, i suoi tramonti e le bellezze della natura. Purtroppo però la storia è troppo breve, è come se fosse tagliata e sbrigativa; il finale troppo veloce. Sarebbe stato bello se l’autore avesse approfondito la tematica e sviluppato la storia in modo più estensivo. Vale tanto e avrebbe avuto bisogno di più attenzione. Molto belli anche i riferimenti letterari che troverete all'interno del romanzo. 
Spero che l’autore accolga la mia piccola critica costruttiva per i suoi prossimi romanzi; la sua penna riesce a catturare l’attenzione del lettore e a far vivere una splendida avventura restando comodamente seduto sul proprio divano. 

Recensione libro Io sono qui, tu dove sei? di di Anna Biasi edito Les Flaneurs Edizioni


Recensione libro

Io sono qui, tu dove sei? di di Anna Biasi edito Les Flaneurs Edizioni

Scheda tecnica
Titolo: Io sono qui, tu dove sei?
Autore: Anna Biasi
Editore: Les Flaneurs Edizioni 
Genere: narrativa contemporanea
Formato: Copertina flessibile
Pubblicazione: 10 Marzo 2020
Cos'è la normalità? Tu pensi di essere normale? Tutti siamo un po' strani, a pensarci bene. Qualcuno un po' di più e qualcuno di meno. Siamo accomunati però tutti quanti da un unico scopo: la ricerca della felicità. Questa è la vera storia di Anna: ci strappa un sorriso e a volte una lacrima. È il racconto, leggero e sofferto al tempo stesso, di una mamma alle prese con un mondo che molti non conoscono: l'autismo.
Oggi vi parlerò di un libro letto in anteprima grazie a Les Flâneurs, a detta mia, il migliore delle mie letture del 2020 fin'ora.
Io sono qui, tu dove sei? è una storia vera, racconta di Christian, un bambino autistico che io leggendo la storia ho trovato forte e dolcissimo.
Scritta dalla mamma, la signora Anna Biasi, racconta le vicissitudini della loro famiglia fin dalla nascita di Christian, e le relative complicazioni, che ovviamente non sto ad elencare per rispetto. Questo libro va letto, solo così il lettore potrà capire cosa si provi ad avere un bambino autistico e sentirne tutte le sofferenze.
Questo libro mi ha trasmesso molto, perché essendo autistica pure io, seppur ad alto funzionamento (io ho la Sindrome di Asperger livello 1), ha insegnato molto anche a me, e mi ha aiutata a capire cose nuove. Non si finisce mai di imparare e conoscere! Ed è stato veramente un grande onore "conoscere" Christian e la sua storia.
Tutte le difficoltà affrontate dalla signora Anna e suo marito, dalla Puglia a Genova, per i ricoveri del loro amato bambino. Ho apprezzato molto gli sforzi che hanno fatto per capire le problematiche di Christian, e durante la lettura, mi è sembrato di rivivere un pezzettino della mia vita personale. I miei genitori, mia mamma che per capire cosa non andasse in me che mi scorrazzava qua e là per la città (io abito a Torino), da vari dottori. Anch'io mi sentivo goffa, impacciata e addirittura imbranata in determinate situazioni, mi isolavo, preferendo la solitudine alla compagnia dei miei compagni di classe, di qualsiasi grado scolastico: elementari, medie o superiori che fossero.
Per esempio tutt'ora, molto ma molto spesso, non riesco a guardare negli occhi il mio interlocutore e odio i rumori forti e improvvisi. Interessi speciali assolutamente compresi da me nel personale e soprattutto condivisi in pieno, posso assolutamente capire come ci si sente e ripeto, solo chi ci passa può comprendere le sensazioni che si provano con questa condizione.
Sì, ho detto condizione, perché per me l'autismo NON è una malattia e non lo sarà MAI. È soltanto un modo di essere, si tratta di agire e pensare un po' diversamente dagli altri, da chi ci circonda per esempio, ma che spesso, oserei dire spessissimo, non ci comprende. Eh già, perché noi autistici non ci sentiamo compresi.
Non voglio divagare, tornando al libro in sé, ho trovato la scrittura della signora Anna molto lineare, il libro, le sue tematiche a parte, è scritto davvero bene!
Non condivido tanto l'esorcismo e la religione, in quanto non credente, ma voglio specificare che questo è solo un mio pensiero, ognuno fa quello che si sente, a patto che stia bene e sereno con se stesso.
Nel libro sono presenti dei dialoghi con il marito, il papà, che arricchiscono la narrazione già perfetta.
Letto in 3 ore di orologio, anche se è corto, ho trovato questo libro veramente bello e significante come dicevo anche nel personale.
Quante stelle merita questa storia secondo me?
Infinite... Come infinita è la salute e la serenità che auguro a Christian e ai suoi genitori, nonostante gli ostacoli che potranno trovare durante il loro percorso che è la vita, che seppure a volte ci sembra molto complicata, sa riservarci innumerevoli sorprese.
5 stelle!!!
Recensione di Francesca 

Recensione libro Il prigioniero del sultana di Cristiano Pedrini


Recensione libro
Il prigioniero del sultana di Cristiano Pedrini
Il prigioniero del Sultana di [Pedrini, Cristiano]Scheda tecnica
Titolo: Il prigioniero del Sultana
Autore: Cristiano Pedrini
Editore: Youcanprint
Genere: Narrativa contemporanea
Pubblicazione: 14 Gennaio 2020
Formato: Kindle, copertina flessibile
Pagine : 148
Keegan Mason, un giovane studente di Storia, rivive un episodio sconosciuto del passato della propria famiglia rivelatogli da James Marshall, ricercatore universitario intento a risolvere il caso che circonda l'incidente accaduto al battello SS Sultana, naufragato sul Mississippi nel 1865. Keegan accetterà di riesumare i fatti accaduti lasciando emergere realtà irrisolte, costretto dal misterioso Leonard, assistente di Marshall, fino a infrangere la barriera che separa passato e presente. L'intreccio delle storie degli avi e dei discendenti mostreranno loro fino a dove può spingersi l'odio e il rancore.
Risultato immagini per il prigioniero del sultana


Ho terminato la lettura di questo breve ma intenso romanzo che mi ha regalato delle emozioni e condotto a delle riflessioni. E’ come se fosse stato scritto pensando a questo periodo nero e buio che ci sta togliendo la speranza di un futuro migliore. Leggere i libri di Cristiano Pedrini è sempre una nuova scoperta; è un autore eclettico, che non si basa su un genere specifico, ma si fa trasportare dalle emozioni del momento. Il romanzo è una storia di redenzione e di perdono; una storia d’amore e di vendetta allo stesso tempo; di amicizia…
Una storia che parte da un avvenimento storico realmente accaduto risalente al 27 Aprile del 1865 quando il battello a vapore, “la SS Sultana”, affondò nel fiume del Mississippi registrando un numero maggiore di perdite umane del Titanic. Da questo triste episodio, si sviluppa la storia che vede protagonisti Leonard e Keegan, lontani parenti dei due protagonisti del battello “La Sultana”; una storia che si articola tra passato e presente con un salto temporale sviluppato tramite continui flasblack e voci che arrivano dal passato. Keegan, si trova a sua insaputa, a pagare gli errori del suo antenato, restando imprigionato in una stanza. Ma dall’odio, l’autore ne fa nascere un amore pulito, vero. Un amore descritto tramite un linguaggio pulito e ricercato, che rende il romanzo leggibile a tutte le fasce d’età. Leggetelo e meravigliatevi e non vergognatevi di essere protagonisti di una storia d’amore omosessuale descritta con delicatezza e novizia di particolari. E’ un romanzo giallo, di avventura e d’amore; un romanzo che vi donerà una grande speranza di vita e di rinascita; l’amore ci apre le porte della speranza di vivere una vita migliore, felice, serena e appagante e distruggerà il sentimento dell’odio che ci trascina solo nel baratro del buio e della solitudine. Complimenti a Cristiano, ancora una volta mi ha donato una grande emozione; la sua penna sa toccare le giuste corde dell’anima del lettore ed abbattere le barriere mentali e sociali.


Recensione del libro "Il viaggio di una vita" di Chiara Verzulli

Il viaggio di una vita di Chiara Verzulli Scheda tecnica Titolo : Il viaggio di una vita Autore: Chiara Verzulli Editore: self publishi...