Fernanda Wittgens, la prima direttrice donna della Pinacoteca di Brera - L'ALLODOLA dal 15 Ottobre in libreria edito Salani editore a cura di Giovanna Ginex e Rosangela Percoco
Benvenuti nel mio mondo dedicato ai libri. Amo trasmettere la mia passione e condividerla con voi, perchè come disse il grande Umberto Eco, " chi non legge avrà vissuto solo una vita: la propria. Chi legge invece,avrà vissuto 5000 anni : c'era quando Caino uccise Abele, quando Renzo sposò Lucia, quando Leopardi ammirava l' infinito...perchè la lettura è un'immortalità all'indietro. Qui troverete le mie recensioni e cercherò di farvi vivere quante più vite possibili!
Lettori fissi
sabato 24 ottobre 2020
Fernanda Wittgens, la prima direttrice donna della Pinacoteca di Brera - L'ALLODOLA dal 15 Ottobre in libreria edito Salani editore a cura di Giovanna Ginex e Rosangela Percoco
Rizzoli e Fabbri ragazzi - le uscite in libreria del 20 ottobre
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Alessandra Maria
PELLE D'ASINO
LA BAMBINA DELL’ISOLA
Storia di una bambina arrivata dal mare e del medico che la salvò
venerdì 23 ottobre 2020
Il silenzio
“Quando lo nomini, va via”
Perché è importante una riflessione sul silenzio in questo momento storico? Negli ultimi 20 anni, i modi per comunicare sono triplicati, se non di più. Possiamo parlare da un capo all'altro del mondo in tempo reale. Mandarci video, foto, documenti. Passiamo una media di 4 ore al giorno a “comunicare” sui social, ma riusciremmo a stare lo stesso tempo in silenzio assoluto?
“La mia solitudine
non dipende dalla presenza o assenza di persone; al contrario, io
odio chi ruba la mia solitudine, senza, in cambio, offrirmi una vera
compagnia.”
(Friedrich Nietzsche)
Conosciamo tutti l'imbarazzante silenzio in ascensore, assieme a qualcuno che non conosciamo: stretti in quattro pareti senza sapere che dire; o quando usciamo con qualcuno con cui abbiamo poca confidenza e nessuno sa più cosa dire. Il silenzio ci imbarazza, perché non siamo abituati a lui. Ci sembra una presenza troppo ingombrante che, nel momento stesso in cui si palesa, va scacciato e riempito con parole, siano anche vuote o inutili. Ma quello che vuole dirci Nietzsche con la sua frase, è che il silenzio che doniamo a noi stessi che ci da modo di conoscerci. Quando sappiamo stare in silenzio e arriva qualcuno a “rubarcelo”per far posto a qualcosa con molto meno valore, la viviamo la situazione proprio come una vera e propria intrusione.
“Il silenzio ha direttamente a che fare con l'ascolto. Il silenzio non si può creare se non si sa ascoltare. Non è un atto puramente fisico, il saper ascoltare. […] E, come in un circolo vizioso, per saper ascoltare bisogna stare in silenzio. […] Per poter entrare nel silenzio, devo saper stare zitto non solo con le parole ma anche con il corpo. Senza una certa immobilità del corpo non si può conseguire l'immobilità dello spirito1”
Perché prendiamo le parole tanto sul serio? Partendo da nonno Socrate, la filosofia occidentale ha considerato il confronto verbale come un mezzo per raggiungere le più alte verità. Le parole dovevano essere scelte e utilizzate accuratamente, in modo da far splendere la luce della ragione. Tra la fine dell'800 e l'inizio del '900 invece i filosofi hanno cominciato a domandarsi che relazione ci fosse tra pensieri e parole, ma non sto parlando di Mogol o Battisti, ma del buon Wittgestein che disse “I limiti del mio linguaggio significano i limiti del mio mondo2”o “Su ciò di cui non si può parlare si deve tacere” (un caldo invito sempre attuale da rivolgere a chi parla a sproposito).
Per chi può parlare liberamente, le parole sono legate ai pensieri; ma se le parole venissero a mancare? Quante volte ci siamo chiesti come riescano a comunicare bambini nati ciechi e sordi? La storia di Helen Keller (la ragazza che ha ispirato il film “Anna dei miracoli”), dovrebbe essere da esempio. Se non siete così cinofili, posso farvi un altro nome: Maggie Simpson, la neonata ci pare pienamente in grado di formulare pensieri più o meno complessi, ma non è in grado di parlare.
Cosa viene prima, il linguaggio o il pensiero dunque?
Per Sartre la vita di una persona è caratterizzata dalla sua interazione con gli altri e tale interazione viene principalmente stabilita attraverso le parole. Tramite l'apprendimento della parola gli esseri umani si integrano per la prima volta nella società. Per lui l'amore e le attenzioni dei genitori per un bambino, lo aiutano ad esprimersi meglio tramite la parola, in quanto la sua autostima è più alta.
Se ci spostiamo invece in Oriente, il silenzio di Maggie potrebbe essere considerato quello di una persona illuminata. Confucio infatti scriveva: “Ascolta ma stai in silenzio” (..i simpatici koan di derivazione buddista...). Nella filosofia orientale le parole vengono utilizzate per indicare il mistero della vita che rimane immerso nel silenzio, da cui ha avuto origine il mondo. Essere illuminato, per gli orientali, significa tornare alle origini, liberarsi degli attaccamenti terreni e tornare all'infinita quiete della parola. Le parole non fanno altro che distruggere la pace interna. Ci attacchiamo troppo ad esse e parlando, rischiamo facilmente di ignorare la grandezza e il mistero che sta dietro la vita. Per molte scuole orientali, infatti sotto l'infelicità, vi è un eccesso di pensiero e parole. Ciò non significa che il ragionamento sia bandito, ma che occorre fare una differenziazione tra il pensiero spontaneo e quello ossessivo (chiunque abbia problemi ad addormentarsi la notte sa di che parlo, quando vi prende il loop di pensieri che non si riescono a fermare). Le parole dovrebbero servire a trasmettere la conoscenza, ma in eccesso portano stress e ansia. L'illuminazione mistica, è considerata come un ponte con il mondo naturale e tale trasformazione avviene, nella stragrande maggioranza dei casi, in silenzio. Non credo infatti abbiate mai visto qualcuno meditare parlando. In occidente invece ci piace tanto riempire le giornate di parole e molto meno di fatti.
Tali concetti vennero a inserirsi nella nostra filosofia già da Schopenhauer e Nietzsche (metà '800) per arrivare a pieno titolo a Heidegger (non posso crede di star per scrivere qualcosa di buono su di lui) che sosteneva che il silenzio fosse essenziale per vivere un'esistenza autentica mentre il parlare vano è segno di un'esistenza non autentica. Che tradotto in parole povere diviene “impara quando parlare e quando tacere” e per questo fu acclamato neanche fosse Totti all'Olimpico. Ma il caro Martin su questa storia dell'imparare a tacere, ci ha “marciato” parecchio quando, inizialmente sostenitore di Hitler, si guardò bene di far sentire la sua voce quando studenti, amante e colleghi ebrei dovettero scappare dalla Germania (lo sapevo che non riuscivo a parlare veramente bene di Hedegger).
Mai come nel XX secolo occidentale la tensione tra parola e silenzio è stata più confusa: se da un lato “il silenzio è oro” dall'altro ci dicono: “alzati e fai sentire la tua voce”, fino all'iper- comunicazione di cui parlavo a inizio del testo. Nel mondo moderno, sia Occidentale che Orientale, la difficoltà sembra essere quella di cercare di capire come rispettare gli altri, al fine di incoraggiare l'ascolto reciproco. Più che tolleranti, dobbiamo prestare attenzione, altrimenti ci saranno sempre più persone incapaci di esprimersi, che passeranno sempre di più tempo sui social network, rivolgendosi quindi a mezzi di comunicazione distruttivi che li allontano sempre di più dal mondo reale, in cui è difficile tornare una volta usciti.
1Il silenzio e l'ascolto- Franco Battiato, Lit Edizioni 2014- Frase di Panikkar
2Tractatus logico- philosphicus- L. Wittgestein
LE STREGHE (Dahl) son tornate... ora un film con Hathaway, Spencer e Tucci
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Domenica 25 ottobre sarà presentato in anteprima nella giornata di chiusura della 18° edizione di “Alice Nella Città”
Preparatevi a festeggiare la notte di Halloween con "Le streghe", il film fantasy diretto dal regista premio Oscar Robert Zemeckis ("Forrest Gump", “Ritorno al futuro”) e tratto dall’amato racconto di Roald Dahl, in arrivo in Italia in esclusiva digitale da mercoledì 28 ottobre, disponibile per l’acquisto e il noleggio premium su Amazon Prime Video, Apple Tv, Youtube, Google Play, TIMVISION, Chili, Rakuten TV, PlayStation Store, Microsoft Film & TV e per il noleggio premium su Sky Primafila e Infinity. “Le Streghe”, che vede tra i produttori anche Guillermo del Toro e Alfonso Cuaron, sarà inoltre presentato in anteprima domenica 25 ottobre, nella giornata di chiusura della 18° edizione di “Alice nella Città”, con una speciale proiezione alla Sala Alice TIMVISION La Nuvola all’EUR (Viale Asia). Il film è interpretato dalle attrici premi Oscar Anne Hathaway ("Les Misérables", “Il Diavolo veste Prada”, "Ocean's 8") e Octavia Spencer ("The Help", "La forma dell’acqua - The Shape of Water"), dal candidato all'Oscar Stanley Tucci (i film di "Hunger Games", "Amabili resti”), con Kristin Chenoweth (le serie TV “Glee” e “BoJack Horseman”) e il pluripremiato comico leggendario Chris Rock. Fa parte del cast anche l'esordiente Jahzir Kadeem Bruno ("Atlanta" in TV), al fianco di Codie-Lei Eastick ("Holmes & Watson"). Rivisitando per un pubblico moderno l'amato racconto di Roald Dahl, edito in Italia da Salani editore nella prestigiosa collana Gl’Istrici, la visione innovativa de "Le streghe" di Zemeckis, narra la storia commovente e ricca di humor nero di un giovane orfano (Bruno) che, alla fine del 1967, va a vivere con la sua adorata nonna (Spencer) a Demopolis, una cittadina rurale dell’Alabama. Il ragazzo e sua nonna si imbattono in alcune streghe apparentemente glamour ma completamente diaboliche, così la nonna saggiamente decide di portare il nostro giovane eroe in una sfarzosa località balneare. Purtroppo arrivano esattamente nello stesso momento in cui la Strega Suprema (Hathaway) ha riunito la sua congrega di fattucchiere di tutto il mondo -sotto copertura- per portare a termine i suoi piani malefici. Con un libro venduto ogni 2,5 secondi per un totale di oltre 300 milioni di copie vendute, tradotto in 41 diverse lingue nel mondo, il racconto di Roald Dahl rimane uno dei testi di riferimento per i ragazzi di tutte le generazioni. La sceneggiatura, basata sul libro di Roald Dahl, è di Robert Zemeckis e Kenya Barris (la serie TV "black-ish", "Shaft") e il premio Oscar Guillermo del Toro ("La forma dell’acqua - The Shape of Water"). Il film è prodotto dallo stesso Zemeckis, al fianco di Jack Rapke, del Toro, Alfonso Cuaron e Luke Kelly; mentre la produzione esecutiva è di Jacqueline Levine, Marianne Jenkins, Michael Siegel, Gideon Simeloff e Cate Adams. La squadra creativa di Zemeckis che ha lavorato dietro le quinte, include un elenco di suoi frequenti collaboratori, tra cui il direttore della fotografia nominato all'Oscar Don Burgess ("Forrest Gump"), lo scenografo Gary Freeman, i montatori Jeremiah O'Driscoll e Ryan Chan, la costumista candidata all'Oscar Joanna Johnston (“Allied: Un’ombra nascosta”, “Lincoln”) e il compositore nominato all'Oscar Alan Silvestri (“Polar Express”, “Forrest Gump”). Warner Bros. Pictures presenta, una produzione Image Movers / Necropia / Esperanto Filmoj, un film di Robert Zemeckis, "Le streghe".
DAL 26 OTTOBRE, IL FILO INVISIBILE DI CARLO LANNA EDITO QUIXOTE EDIZIONI
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Fine settimana in libreria fisica e virtuale. Mi accompagnate?
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C'era una vodka: è sempre colpa del mare, di Sara Pratesi, Darcy Edizioni (24 ottobre 2020)
Dimmi che non finirà (Rock Chick Series Vol. 6), di Kristen Ashley, Newton Compton Editori (23 Ottobre)
Mace non è molto contento di veder sparare alla sua ex ragazza di fronte a lui. Come se non bastasse un uomo molto cattivo ha lanciato il suo guanto di sfida e ora tutti i Rock Chicks sono in pericolo. Stella non vuole che sia proprio Mace a salvarle la vita, ma non ha scelta. Soprattutto perché Mace non ha chiesto il suo permesso.
Sì, per tutta la vita (The Proposition Vol. 4) di Katie Ashley, Newton Compton Editori (25 Ottobre)
Come una Piuma sull'Acqua di Martina Annicelli, Cherry Publishing (23 Ottobre)
Le ragazze sopravvissute: Hidden Sins vol. 3 di Katee Robert, Hope Edizioni (23 Ottobre)
giovedì 22 ottobre 2020
Cover/Segnalazione libro "Invisible Sun" di Elle Eloise
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