Recensione "Io al posto tuo" di Valentina Torchia edito De Agostini
Scheda tecnica
Titolo: Io al posto tuo
Autore: Valentina Torchia
Editore: De Agosstini
Genere: Narrativa contemporanea
Pubblicazione: 31 maggio 2022
Pagine: 393
Formato: Ebook e cartaceo
Tre cuori, tre vite, tre desideri. Un solo modo per incontrarsi. Bianca e Takeru sono uniti da una profonda amicizia, ma non hanno niente in comune. Lei ha 19 anni e i suoi passatempi preferiti sono imbucarsi ai funerali e collezionare libri che non leggerà mai, per non affrontare ciò che contengono. Lui di anni ne ha 16, crede alla leggenda dei mille origami che possono realizzare i desideri e misura tutto il suo mondo in battiti cardiaci. Quante volte batte il cuore umano in una vita intera? Quanti battiti lo separano dal momento in cui saprà rivelare a Bianca i suoi veri sentimenti? Bianca e Takeru non hanno niente in comune, tranne il fatto che entrambi aspettano un trapianto di cuore. Un giorno l'attesa finisce. Il cuore arriva. Ma è solo per uno dei due. La loro amicizia è appesa a un filo sottile, che potrebbe spezzarsi sotto il peso della colpa e della paura. E poi arriva Blu, con un cuore che batte furioso. Blu, che corre sull'orlo di un baratro fatto di adrenalina e vita che brucia. I loro desideri possono realizzarsi o sono destinati a infrangersi per sempre?
“Io al posto tuo” è un libro intenso, avvolgente, che ti fa vivere mille emozioni, sperare con gli origami giapponesi di Takeru, riflettere sulla vita e sulla morte attraverso le avventure di Bianca, ma soprattutto ci insegna il valore dell'amicizia. In questo romanzo veniamo travolti dalla voglia di vivere e dalla speranza di Takeru,
«Avremo un cuore nuovo» Insisto. «E faremo tutto quello che ora non possiamo fare. Insieme.»
Dall'altra parte però, ci scontriamo con la paura di Bianca manifestata nel non voler sperare nel futuro, in un cuore nuovo...
«Questa sarà un'estate incredibile per te.» dice, «La prima della tua nuova vita.» Sorride. È a questo punto che non riesco più a trattenermi e piango. Ho paura, una dannata maledetta paura.
...e quando potrebbe gioire e iniziare la sua nuova vita, i sensi di colpa e l'adrenalina provata sul cornicione accanto a Blu, le fanno perdere il senso della vita. Gran parte della trama si svolge all'interno dell'ospedale Niguarda di Milano, una visione reale delle attività mediche e della sofferenza, ma ho anche apprezzato il racconto del sostegno reciproco tra pazienti, delle amicizie che nascono e il sorriso del personale medico e infermieristico che ti conosce da troppo tempo. La storia ci fa capire quanto a volte l'ospedale per il malato, diventi un luogo di rifugio, un posto dove sentirsi al sicuro, perché vivere può far paura. I personaggi sono descritti con cura, ognuno di loro ha un carattere ben definito, le descrizioni sono poche ma tutte inserite nel giusto contesto lasciando spazio all'immaginazione. Un romanzo che ci insegna ad amare la vita, a coltivare le sane abitudini e a credere nei desideri. Lo consiglio e complimenti all'autrice.
Buona lettura dalla vostra Sabrina