Recensione libro
Scrivere è un mestiere pericoloso di Alice Basso
edito Garzanti
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Scheda tecnica
Titolo: Scrivere è un mestiere pericoloso
Autore: Alice Basso
Editore: Garzanti
Pubblicazione: 20 Aprile 2017
Pagine: 339
Formato: Kindle e copertina flessibile
Genere: Narrativa contemporanea
Vani è una donna molto particolare: ama stare con se stessa,
odia le festività, non ha un buon rapporto con la sua famiglia, ama il suo
stile unico e il vestiario di colore nero, ama la musica ma soprattutto i suoi libri.
Con la passione per la lettura avuta fin da bambina ne crea un lavoro, che non
è quello di scrittrice emergente ma di ghostwriter in una casa editrice
sporgente. Il suo lavoro la fa rimanere nella penombra, ed imparando lo stile
della mano degli scrittori di successo, riesce ad inquadrare una persona solo
tramite un espressione del viso o una parola.
“Deve essere terribile specchiarsi tra
trent’anni negli occhi di mamma e non riconoscervisi. Leggervi è l’amara
verità, e cioè di non poter essere accettati per quel che si è, ma di dover
vivere nella menzogna con la propria stessa madre"
Questa volta, deve scrivere un ricettario dal racconto della
cuoca della grande famiglia torinese: i Giay Marin. Vani non è una donna
pratica con i fornelli, e per questo si fa aiutare dal suo amico (e anche capo)
commissario Berganza; ma soprattutto grazie alle citazioni di vari scrittori, tutto
sembrerebbe andar bene.
“Tace.
Taccio.
- Un ricettario- dico alla fine
Tace ancora.
Taccio ancora.
- Un ricettario -
- Un ricettario narrativo -
- Ma pur sempre un ricettario -
- Già -
- Enrico -
- Sì? -
- Ti stai divertendo?-
La serpe finge di no, ma come attore fa schifo. […]
Il punto è questo: il crotalo sa che, se c’è una cosa al mondo nella quale sono
negata, ma non solo negata, sideralmente negata, clamorosamente,
sconvolgentemente negata, quella è cucinare”
Berganza lascia i fornelli e le indagini
vengono riprese dopo tanti anni, ma qualcosa non quadra e nemmeno Vani riesce a
capirlo subito.
“Scrivere è
un mestiere pericoloso” è un altro libro di Alice Basso autrice del romanzo
“L’imprevedibile piano della scrittrice senza nome” (che spero di leggere
prossimamente). La simpatia di Vani è stata la prima cosa che mi ha colpito fin
da subito, sia in maniera positiva che negativa. Essendo il primo libro, all’inizio
la sua “allegria” esagerata disturbava la mia lettura, ma pagina dopo pagina,
ha iniziato ad attirare la mia attenzione e curiosità, fino a diventare una mia
amica, anzi, la mia migliore amica.
Che dire, me ne sono davvero innamorata!
“Trentanove anni, bello come il sole,
barbetta di tre giorni, capello eternamente scompigliato da bohèmien
nonchalant, e, incidentalmente, mio ex fidanzato. Mollato dalla sottoscritta
dopo una sordida vicenda concernente, fra le altre cose, la simulazione di un
amore travolgente (sua), lo smascheramento (mio) di un’abilissima manovra per
usarmi (sua), e una doverosa eclatante vendetta (mia) […] Ma, per quel che mi
riguarda, una decisione presa, è una decisione presa. La vita è troppo breve
per rileggere lo stesso libro, specie se sai già che finisce di merda”
Altre caratteristiche particolare di questo libro sono i
dialoghi secchissimi, il descrivere con i minimi particolari la scena che si
sta svolgendo e i pensieri troppo ad “alta voce” della protagonista.
“Scruto il profilo di Cinzia, che sta sempre
fissando il monitor.
Fa un sorrisetto affettato, come quando ti
sdilinquisci ostentatamente davanti allo scarabocchio di un bambino per far contenta
sua madre.
- Be’, certamente è un ottimo punto di
partenza, - sorride magnanima.
- Un punto di partenza. -
- Per farlo diventare un libro vero -
La guardo.
Mi guarda.
Sorriso radioso.
Suo.”
Sono sicura che questo libro vi farà trascorrere delle belle serate
allegre, serene e spensierate in compagnia
della protagonista… un po’ troppo… schietta. Vorrei tanto possedere anche io questa qualità ed essere così schietta come
lo è lei!
Buona lettura!